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Facebook, nel corso degli ultimi anni, ha cercato di migliorare la moderazione automatica dei suoi ads.
Specialmente dopo lo scandalo scoppiato con le elezioni U.S.A. nel 2016, gli sviluppatori del social network hanno cercato di migliorare i sistemi di monitoraggio automatico degli ads.
Una nuova sfida, però, è alle porte. Alcuni annunci contenenti informazioni errate sul COVID-19, infatti, sono riusciti a superare i filtri del social network.
Facebook: il test per pubblicare ads con informazioni errate sul COVID-19
Un giornalista di Consumer Reports, nei giorni scorsi, ha deciso di testare l’efficacia dei filtri per gli ads del social network.
L’uomo ha deciso di pubblicare due annunci con informazioni errate riguardanti il COVID-19. Il primo annuncio consigliava di bere candeggina per uccidere il coronavirus. Il secondo, invece, screditava le misure di distanziamento sociale prese dal governo.
Gli annunci sono stati creati in un pomeriggio e pubblicati con una pagina Facebook creata lo stesso giorno.
Il giornalista ha provato a pubblicare più versioni dei due annunci per valutare la sensibilità dei filtri del social.
Alcune versioni degli annunci erano molto soft e non menzionavano nemmeno il coronavirus. Altre, invece, contenevano bufale palesi sul COVID-19.
Gli annunci sono stati quindi programmati per essere pubblicati nei giorni seguenti (per impedire che fossero effettivamente pubblicati e diffusi), ma rendendoli così soggetti al processo di revisione.
I risultati del test
Facebook ha approvato ogni versione degli annunci.
L’unica versione che non è stata approvata è stata quella con una maschera di un respiratore. Ciò ci fa capire che i filtri delle immagini sono impostati per identificare prodotti fisici per i quali le pubblicità potrebbero non essere consentite.
Fatto il test, il giornalista ha contattato Facebook, che ha disabilitato l’account creatore degli annunci e ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Abbiamo rimosso milioni di annunci e inserzioni commerciali per aver violato le nostre politiche relative al COVID-19. Lavoriamo sempre per migliorare i nostri sistemi di filtraggio per prevenire la diffusione di informazioni errate legate a questa emergenza”.
Perché Facebook non ha bloccato questi ads
Gli annunci pubblicati su Facebook sono decine di migliaia ogni giorno. Pretendere che ognuno di essi sia controllato da un moderatore, purtroppo, è impossibile.
Come la maggior parte delle piattaforme che vendono pubblicità, il social network blu si affida all’intelligenza artificiale.
Una volta richiesta la pubblicazione di un annuncio, dei software lo analizzeranno e decideranno se approvarlo o meno.
I moderatori intervengono solo se chi si è visto rifiutare un annuncio dovesse richiedere un’ulteriore verifica.
Attualmente, Facebook ha a disposizione ben 15.000 moderatori. Molti di essi, a causa della pandemia causata dal coronavirus, però, non stanno lavorando.
A questo disagio si va a sommare il fatto che i software di moderazione non erano preparati per affrontare certi tipi di annunci riguardanti una pandemia.
Cosa ci insegna tutto ciò
Questo test ci insegna varie cose:
- Non fidarsi sempre degli annunci pubblicati su Facebook.
- Non perdere la testa quando vogliamo pubblicare un annuncio su Facebook e abbiamo paura di vedercelo rifiutato.
Molti advisor, infatti, perdono molto tempo nel cercare di pubblicare annunci che rispettino al millimetro le linee guida dei servizi fornitori di ads.
Nella maggior parte dei casi, invece, è sufficiente affidarsi al buon senso ed essere consapevoli che i software di moderazione non sono severi come immaginiamo.
