Facebook: Test delle Pubblicità Video Skippabili

Facebook ha confermato che ha avviato dei test relativi alla possibilità di saltare le pubblicità che appaiono durante i video.

La funzione, a quanto pare, sarà molto simile a quella presente su YouTube, che consente di skippare molte pubblicità dopo 5 secondi.

Vediamo i motivi che ci sono dietro a questa novità.

Facebook Ads

Facebook: pubblicità video skippabili

Il social network ha confermato che sta testando una nuova funzione relativa agli annunci che compaiono durante i video.

Questi annunci, come è noto a molti di noi, durano circa 15 secondi e, attualmente, devono essere visualizzati per intero prima di poter continuare a guardare il video nel quale sono inseriti.

La nuova funzione in fase di test, invece, permetterà di saltare questi annunci dopo 5 secondi di visualizzazione. Essa, quindi, sarà molto simile alla funzione di skip degli annunci presente su YouTube.

Gli annunci che saranno soggetti a tale novità, a quanto pare, non dovranno rispettare nessun requisito diverso da quelli già richiesti dal social per poter pubblicare un annuncio video.

Le pubblicità che saranno coinvolte in questo test saranno quelle che compaiono a circa metà dei video o durante gli streaming.

Gli sviluppatori del social hanno commentato:

“Stiamo testando gli annunci skippabili e valutando se questo tipo di annunci sarà conveniente per i brand e per gli utenti.

Decideremo in futuro se espandere o meno la funzione”.

Pubblicità durante le dirette

Facebook sta testando anche varie configurazioni per rendere quanto meno fastidioso l’inserimento delle pubblicità durante le dirette.

I test, attualmente, coinvolgono un piccolo gruppo di streamer. Essi potranno scegliere tra:

  • Mostrare le pubblicità appena un utente visualizza il loro streaming.
  • Far apparire le pubblicità in maniera casuale durante lo streaming.

A prescindere dalla soluzione scelta, quando apparirà una pubblicità, lo streaming si sposterà in una finestra più piccola e l’annuncio andrà ad occupare gran parte dello schermo.

Questi test ci fanno pensare a tutto ciò come una possibile nuova fonte di guadagno per i creatori di contenuti.

Essi, attualmente, possono guadagnare solo tramite le donazioni fatte da chi li segue. La possibilità di gestire le pubblicità, invece, avvicinerebbe Facebook a piattaforme come YouTube e Twitch, mettendole in seria difficoltà!

Non mancano le preoccupazioni di inserzionisti e creatori di contenuti, che hanno paura di possibili blacklist che porterebbero gli uni ad escludere gli altri.

Perché tutte queste novità?

Il social network ha fatto delle mosse per provare spingere gli utenti a preferire contenuti video di lunga durata (tra i quali gli streaming), ma sino ad ora ha parzialmente fallito.

Gli analisti hanno guardato il lancio della loro funzione Watch, curiosi di vedere se avrebbe rubato quote di mercato a YouTube. Sfortunatamente non ci è riuscita, con Facebook che non ha rilevato un aumento degli introiti dai video.

Tuttavia, ciò non ha scoraggiato gli sviluppatori, che hanno testato altri metodi per monetizzare i video e la maggior parte di essi ricorda molto le funzioni presenti su YouTube.

Le speculazioni sul fallimento di Watch sono state fatte sin dal suo lancio. Molti credono che la mancanza di un’app standalone o la possibilità di trasmettere in streaming su una TV siano parte del suo problema.



Zuckerberg ha anche risposto alle lamentele sul mancato aumento degli utili provenienti dalle pubblicità video:

“Dovete vedere questi contenuti video come un modo per attirare nuove persone all’interno di questa esperienza. Non stiamo costruendo un servizio di abbonamento o qualcosa del genere intorno ai video”.

La debolezza di Watch, inoltre, è stata inoltre aggravata dal mancato boom di IGTV (dove vengono mostrati i video di durata più lunga di Instagram), che fatica a crescere.

Gli sviluppatori, a parer nostro, si sono resi conto che è inutile continuare ad investire unicamente sulla modifica di funzioni già esistenti. Per spingere le persone ad utilizzare quelle funzioni, infatti, bisogna offrirgli contenuti di qualità.

Con queste nuove funzioni, che probabilmente andranno a remunerare gli streamer, la qualità dei contenuti dovrebbe aumentare.

La possibilità di skippare gli ads, inoltre, dovrebbe aumentare la qualità dell’esperienza degli utenti.

Tutto ciò potrebbe aprire un nuovo mercato pubblicitario sul quale investire e potrebbe dare nuova linfa vitale a Facebook.

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