Focals: Acquisita da Google la Società di Occhiali per Realtà Aumentata

Google ha appena annunciato di aver acquistato Focals, compagnia impegnata nel settore della realtà aumentata. In particolare, essa sviluppa occhiali per la realtà aumentata.

Questa operazione potrebbe rappresentare un nuovo punto di svolta per il motore di ricerca.

Nei prossimi anni, infatti, le ricerche degli utenti potrebbero spostarsi su dispositivi che supportano la realtà aumentata. Un po’ come è accaduto in passato con la navigazione mobile.

Focals

Focals: acquisizione da parte di Google

Google ha provato a lanciare i suoi occhiali per la realtà aumentato, ma hanno fallito.

Gli occhiali di Google erano ingombranti ed abbastanza imbarazzanti. Google voleva, essenzialmente, portare un laptop sui nostri visi. La fotocamera integrata era davvero troppo evidente e non piaceva alle persone. Addirittura, molte aziende come bar e ristoranti ne vietarono l’uso per proteggere la privacy degli altri clienti.

Focals by North, invece, è un prodotto incentrato sull’essere discreto e utile.

Gli occhiali non sono il computer (come nel caso di Google). La potenza di calcolo è tutta nel cellulare degli utenti.

Gli occhiali sono collegati al telefono cellulare tramite Bluetooth e funzionano come controller e display.

Inoltre, gli occhiali Focals sono decisamente più eleganti, in contrasto con la goffaggine di Google Glass.

Un altro fattore che li ha resi migliori dei Google Glass è che il loro funzionamento è abbastanza buono e raramente si verificano bug e disturbi simili.

Probabilmente sono questi i motivi che hanno portato Google ad acquistare questo specifico prodotto. Se non riesci a creare qualcosa, acquistala!

Cosa significa ciò per il marketing

Per il mondo del marketing l’ecosistema dal quale solitamente si raccolgono dati è internet. Tale ecosistema, sino ad ora, si è sempre basato su pagine web visualizzate su dispositivi fissi e mobili.

Come tutte le cose, però, tale ambiente continua a evolversi. L’evoluzione più recente riguarda gli assistenti vocali, che riescono a monitorare le nostre preferenze tramite quello che diciamo tutti i giorni.

5 anni fa ciò sarebbe sembrato assurdo ed estremamente invasivo. Oggi, invece, è una realtà concreta.

La tecnologia, ormai, fa sempre più parte delle nostre vite. Essa fa da sfondo alla maggior parte dei nostri momenti. Ciò è quello che viene definito ambient computing.

Ecco cosa dice Google circa il futuro del mondo online:

“Dai 10 link blu su un PC, a Maps sul tuo telefono cellulare, a Google Nest Hub che detta una ricetta in cucina, Google ha sempre cercato di aiutare le persone nella loro vita quotidiana. Stiamo andando verso un futuro in cui ciò di cui hai bisogno è tutto intorno a te, in cui tutti i tuoi dispositivi lavorano insieme e la tecnologia si trova sullo sfondo.

Noi chiamiamo questo ambient computing”.

In parole povere, queste lenti potrebbero essere solo il primo passo verso un futuro in cui la raccolta dei dati degli utenti potrebbe rivoluzionarsi completamente.

Non ci sembra tanto assurdo immaginare gli utenti divisi in base a quali colori preferiscono di più osservare, in base agli oggetti che guardano e così via.

Per qualcuno questa potrebbe essere una vergognosa violazione della privacy. Per qualcun altro, invece, potrebbe essere una grande opportunità ed un passo in più verso il futuro.



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About Vincenzo Napolitano

Atletico, salutista, non procrastinatore, sensibile. Vincenzo Napolitano non è nulla di tutto ciò. Scrive cose di marketing (soprattutto digitale) per Notizie.Business.

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