Hai aperto un blog aziendale e qualcuno ti ha consigliato di affidare la redazione degli articoli a un ghostwriter per blog, ma tu non hai idea di che tipo di figura professionale sia? No, non dovrai contattare i Ghostbusters perché catturino l’ectoplasma di Shakespeare, Plinio o Trilussa, e lo costringano a scrivere per te!
Il ghostwriter, come dice il nome, è sì uno scrittore fantasma, ma non in senso letterale. Noto in anche come “scrittore ombra”, questo professionista non si limiterà a scrivere i testi che gli commissionerai, ma te ne cederà tutti i diritti.
In più, affidandoti non a un ghostwriter qualsiasi, ma a uno specializzato in blog, siti internet e, più in generale, scrittura per il web, otterrai contenuti di qualità, SEO oriented, in grado di migliorare il tuo posizionamento sui motori di ricerca e che, senti senti, potrai firmare con il tuo nome!
Per conoscere meglio questa figura professionale e scoprire tutti i vantaggi che otterrai affidando la redazione dei tuoi contenuti a un ghostwriter per blog, continua a leggere.
Ghostwriter: chi è
Il ghostwriter, come abbiamo detto, è a tutti gli effetti uno scrittore che può scrivere articoli, testi per siti internet, social post e persino ebook e libri. Ciò che lo differenzia dai suoi colleghi non ectoplasmatici è il fatto che lui lavora nell’ombra, non firmando mai con il suo nome gli scritti che gli vengono commissionati.
In fase di accettazione dell’incarico, il ghostwriter accetta di cedere tutti i diritti delle sue opere al committente, il quale potrà non solo firmarli con il proprio nome, ma venderli, pubblicarli, ricavarne profitti e persino diritti d’autore.
Una volta ricevuto il compenso pattuito, il quale, in alcuni casi, potrebbe essere superiore rispetto a quello richiesta da chi non cede i diritti dei propri lavori, non potrà avvallare più alcuna pretesa sugli scritti.
La figura del ghostwriter è molto utilizzata in ambito letterario, anche da scrittori noti o da personaggi famosi. Questi ultimi, in particolare, richiedono solitamente le prestazioni degli scrittori ombra perché scrivano al loro posto la loro autobiografia.
Il ghostwriter per blog: la specializzazione
Fin qui abbiamo visto la figura del ghostwriter tradizionale, ma in questo articolo vogliamo parlarti, in particolare, del ghostwriter per blog. Cos’ha lo differenzia dai suoi colleghi più classici? Naturalmente, deve saper scrivere per un blog, quindi deve essere in grado di identificare le caratteristiche del target, redigere un piano editoriale efficace e scrivere contenuti di qualità in ottica SEO.
In più, proprio come un copywriter, deve essere in grado di:
- scrivere in modo accattivante e persuasivo, coinvolgendo a livello emotivo i lettori e spingendoli a compiere un’azione – cliccare su un link, acquistare un prodotto, scaricare un’infografica – facendo loro credere che si tratti di una decisione che hanno preso da soli;
- applicare le regole della buona leggibilità per creare contenuti facili da leggere, che invoglino gli utenti ad arrivare alla fine dell’articolo;
- sfruttare a 360° la lingua che utilizza per redigere l’articolo. Solo così potrà parlare ai tuoi potenziali clienti con il giusto tono e il vocabolario più appropriato.
Perché commissionare articoli a un ghostwriter per blog
Di certo ti starai chiedendo perché dovresti affidare la redazione dei tuoi articoli a qualcun altro e, in particolare, a un ghostwriter per blog. Potresti scriverli tu stesso, certo, oppure potresti affidarne la redazione a uno dei tuoi dipendenti o collaboratori, ma sei sicuro che o tu o lui possediate tutte le competenze necessarie?
Se hai aperto un blog aziendale, il tuo fine non sarà certo quello di tenerlo come se fosse un diario segreto. Probabilmente vuoi raggiungere più persone possibile, in linea con il tuo target, e spingerle a seguirti, ad affezionarsi al tuo brand e ad acquistare i tuoi prodotti o servizi.
Per ottenere i risultati desiderati, i testi dovranno essere redatti in modo tale da:
- farsi trovare dai motori di ricerca
- ottenere da questi ottime valutazioni
- essere considerati utili e di qualità.
In questo modo, Google e gli altri motori li posizioneranno ai primi posti della SERP, relativamente alle parole chiave più appropriate, e i tuoi potenziali clienti ti troveranno con maggiore facilità.
Il ghostwriter per blog possiede tutte le competenze e le capacità necessarie per farti scalare il posizionamento fino ai primi posti? Certo che sì! Ma quali sono queste competenze? Vediamolo subito.
Competenze del ghostwriter per blog
Per aiutarti a raggiungere gli obiettivi che stabilirete insieme, il ghostwriter per blog al quale ti rivolgerai dovrà essere in grado di:
- studiare il tuo target di riferimento: per scrivere contenuti in grado di attirare le persone giuste, è importante capire cosa desiderino leggere, quali ricerche effettuino sul web, quali interessi o curiosità abbiano, in che modo comunichino;
- redigere un piano editoriale completo: dopo l’identificazione corretta del target, il professionista dovrà stabilire un calendario di contenuti che preveda sia quali contenuti pubblicare, sia quando pubblicarli. Non solo l’argomento, ma anche il giorno della settimana, l’ora e la frequenza sono determinanti per la riuscita del progetto;
- scrivere articoli in ottica SEO: ottimizzare gli articoli per i motori di ricerca richiede numerose competenze, tra cui la ricerca delle parole chiave e il loro inserimento all’interno del testo, la lunghezza migliore per frasi e paragrafi, e la capacità di mettere in atto una strategia di link building;
- scrivere articoli di qualità: chi si improvvisa scrittore per il web, può trovare difficile conciliare l’ottimizzazione per i motori di ricerca con la qualità degli articoli. Un ghostwriter per blog sa come fare per creare contenuti interessanti, ben scritti, grammaticalmente corretti e coinvolgenti, che siano al contempo SEO oriented.
Analizziamo più nel dettaglio due delle competenze fondamentali che il ghostwriter per blog deve possedere per redigere testi per il web: l’ottimizzazione in ottica SEO – acronimo di Search Engine Optimization – e la leggibilità.
Come fa il ghostwriter per blog a ottimizzare gli articoli?
Quando il ghostwriter per blog crea dei contenuti per il web, questi dovranno rispettare una serie di regole e rispondere a certi requisiti che ne favoriranno non solo l’indicizzazione, ma anche il posizionamento nella SERP.
La SERP è la pagina dei risultati nei motori di ricerca, in inglese Search Engine Result Page. Per potersi dire ben posizionati, articoli e pagine web devono comparire fra i primissimi risultati della ricerca organica. Se hai già pubblicato sul blog aziendale qualche articolo scritto da te e lo hai trovato in terza o quarta pagina per le parole chiave scelte, sappi che il tuo risultato non è dei migliori.
Certo, per far sì che un sito o un blog raggiungano la vetta della classifica possono volerci settimane o mesi, ma è fondamentale ricordarsi questo: la maggior parte degli utenti, quando cerca qualcosa su Google, non va oltre la prima pagina. Qualche volta viene consultata anche la seconda, ma i risultati situati dalla terza pagine in poi avranno un livello di visite davvero molto basso, se non inesistente.
Quindi: cosa può fare il ghostwriter blog per aiutarti a migliorare il posizionamento del tuo blog e a farlo trovare dalle persone giuste? Il primo passo, naturalmente, consiste nell’avere qualcosa di interessante da comunicare e nel dirlo nel modo migliore possibile. Fatto questo però sarà fondamentale:
- formattare il testo secondo le regole della leggibilità per il web e
- sfruttare le tecniche SEO on-page per aiutare i robot dei motori di ricerca a trovare le pagine e a capire di cosa parlano.
Regole di leggibilità usate dal ghostwriter per blog
Scrivere per il web non è come scrivere per la carta stampata. Grammatica, ortografia e sintassi naturalmente non mutano: chi si dedica alla realizzazione di contenuti scritti deve conoscere in modo approfondito la lingua nella quale scrive.
Qualche errore può scappare, è normale, motivo per cui i testi, prima di venire pubblicati, dovrebbero sempre passare sotto lo sguardo attento e scrutatore di un editor professionista; un conto è però l’errore di battitura o la disattenzione, un altro è la totale ignoranza delle regole grammaticali, ortografiche o sintattiche della lingua usata.
Se tali regole non mutano, cosa cambia quando si scrive per il web?
La formattazione
In primo luogo, la formattazione del testo. Tenendo presente che gli articoli potranno essere letti sia sul monitor di un computer o su un tablet di medie dimensioni, sia sui piccoli schermi degli smartphone, sarà importante:
- creare frasi brevi e non complesse. La lunghezza consigliata è compresa fra le 25 e le 30 parole;
- andare a capo spesso per non creare “muri” di testo;
- suddividere il contenuto in paragrafi e sottoparagrafi che non superino le 250 parole di lunghezza;
- identificare i vari paragrafi con titoli e sottotitoli chiari, in grado far capire al lettore quale argomento tratta la parte di testo che sta per leggere;
- utilizzare il grassetto per mettere in evidenza sia le parole chiave sia i termini o le frasi in grado di aiutare l’utente a orientarsi nel testo e identificare subito gli argomenti di suo interesse;
- per lo stesso fine, inserire elenchi puntati, ottimi per sintetizzare i contenuti di un paragrafo e mettere in evidenza gli elementi fondamentali.
Lo stile
Le regole di leggibilità per il web, ben note ai ghostwriter per blog, includono anche alcuni consigli riguardanti lo stile del testo; in particolare:
- preferire frasi scritte in forma attiva – ad esempio: “Il ghostwriter cede i diritti dei suoi scritti” – a quelle scritte in forma passiva – “I diritti degli articoli sono ceduti dal ghostwriter”. Questo accorgimento rende i contenuti più semplici da leggere e comprendere;
- evitare le ripetizioni, soprattutto a inizio frase;
- sfruttare quando possibile le cosiddette “parole di transizione”, ossia quelle che permettono di creare collegamenti fra le frasi: quindi, allora, o, perciò…
Terminata la redazione del testo, sarà possibile verificarne il livello di leggibilità e comprensione utilizzando uno strumento apposito. Ad esempio, se si ha un blog WordPress, si può utilizzare Yoast SEO, il quale mette a disposizione, tra le altre cose, un’utile funzione che valuta la leggibilità e prende il nome di Flesh Reading Ease.
Altri fattori di leggibilità sono l’indice Gunning Fog, il Coleman Liau e l’ARI.
Ghostwriter per blog e contenuti SEO oriented
Scrivere contenuti ottimizzati per i motori di ricerca è molto importante se si vuole che il proprio sito o blog diventi competitivo.
Le tecniche SEO permettono innanzitutto ai motori di ricerca di trovare e capire di cosa parlano siti web, pagine, articoli e persino contenuti multimediali. In secondo luogo, abbinate ad altri fattori, permettono di migliorare la valutazione che Google & company attribuiranno loro.
Tra i fattori che incidono sulla valutazione vi è anche il gradimento da parte degli utenti: se molti utenti, pur trovando i vostri articoli e accedendovi per leggerli, li abbandonano dopo pochi secondi, il valore del vostro sito diminuirà e potreste perdere posizioni.
Quindi è sì importante creare contenuti SEO friendly, ma senza intaccarne la qualità. Non si deve quindi abusarne: ad esempio, la pratica di inserire forzatamente parole chiave sgrammaticate all’interno dei testi potrebbe non rivelarsi la mossa vincente. I lettori, infatti, dopo poche frasi, stanchi di leggere un contenuto mal scritto e poco interessante, potrebbero abbandonare la pagina e rivolgersi a uno dei vostri competitor.
Dunque: SEO sì, ma con consapevolezza.
Quali sono i parametri da prendere in considerazione? Vediamoli subito.
Le parole chiave
Hai già sentito parlare di “parole chiave”, ma non hai ben capito cosa sono? Te lo spieghiamo subito.
Le parole chiave o keywords sono quei termini o brevi frasi che gli utenti digitano su Google quando effettuano una ricerca. Affinché i tuoi articoli funzionino, devono contenere i termini:
- più ricercati dal tuo target di riferimento
- relativi all’argomento trattato nell’articolo, il quale viene a sua volta ricavato dalle parole chiave principali, e ai tuoi prodotti o servizi;
La ricerca delle parole chiave più efficaci può essere fatta utilizzando alcuni strumenti online, come SEMRush, Google Adwords, SEO Zoom; anche Google Trends può fornirti qualche utile suggerimento.
Le parole con il volume di ricerca più elevato sono anche quelle che più difficilmente ti faranno raggiungere posizioni elevate nella SERP, in quanto molti dei tuoi competitor le utilizzeranno a loro volta.
Un buon ghostwriter per blog saprà scegliere le parole giuste e, soprattutto, saprà inserirle nell’articolo in modo ottimale, ossia:
- nel titolo principale, meglio se all’inizio;
- nel primo paragrafo;
- nei sottotitoli, con una densità che può andare dal 30% al 75%;
- nel testo, con una densità di circa il 3%.
Quanto dev’essere lungo un testo?
Sulla lunghezza ottimale dei testi esistono molti pareri diversi. C’è chi ritiene che non debbano essere troppo lunghi e chi, al contrario, pensa che articoli con meno di 2000 parole non vengano ben valutati dai robot dei motori di ricerca.
In realtà, non esiste una lunghezza massima perfetta. Il testo dev’essere esaustivo, mai forzato, interessate e completo. Per questo, se un argomento può esaurirsi in 600 parole, non è necessario, anzi è proprio controproducente, forzare la mano e aggiungere argomenti superflui per allungarlo.
Allo stesso modo, un argomento ricco di sfaccettature, che necessita di approfondimento, può tranquillamente superare le 3000 parole.
Al contrario, è fortemente sconsigliato pubblicare articoli di meno di 300 parole.
I titoli
Scegliere i giusti tag html è fondamentale per aiutare i motori di ricerca a comprendere la struttura del testo e a capirne l’argomento principale. Nel caso non lo sapessi, l’html, oggi arrivato alla versione 5, è il linguaggio di markup utilizzato per strutturare le pagine web.
I titoli vengono identificati con i tag <h1>, <h2>, <h3> e così via. Quando il ghostwriter scrive un testo oppure lo carica su WordPress o su un altro CMS, deve prestare attenzione al corretto utilizzo dei tag title:
- <h1>, secondo l’opinione più diffusa, deve essere utilizzato una sola volta, per il titolo principale. Secondo alcuni professionisti, in caso di articoli molto lunghi ed elaborati, è possibile utilizzare pi <h1> per identificare l’inizio della trattazione di argomenti correlati a quello principale;
- <h2> è il primo sottotitolo, sottoposto al principale. Può essere ripetuto tutte le volte che si vuole;
- <h3>, <h4>… sono ulteriori sottotitoli che devono essere annidati in ordine numerico.
Quindi, se in una sezione, identificata con un titolo in <h2>, il ghostwriter per blog riterrà necessario inserire un sottoparagrafo ad essa correlato, dovrà utilizzare il tag <h3>.
I link
Per migliorare il posizionamento di un articolo, è importante che esso:
- contenga link interni., ossia che rimandino ad altre pagine del blog;
- contenga link esterni di qualità, ossia che rimandino a siti o blog esterni, dotati di una buona web reputation;
- abbia link in entrata provenienti dal sito;
- abbia link in entrata provenienti da siti esterni di qualità.
Ottimizzare i contenuti multimediali
Gli articoli del blog, per risultare più interessanti e coinvolgenti, devono contenere immagini, video, PDF e audio, in particolare podcast, i quali oggi,se ben fatti, attirano molte visite.
Tutti i nomi dei file dovranno essere attinenti all’argomento trattato, magari contenenti la parola chiave principale o una correlata, e in grado di far capire di che tipo di contenuto si tratta.
Per quanto riguarda le immagini, fondamentale è inserire nell’ALT tag, corrispondente al testo visualizzato quando la foto non viene caricata, una descrizione chiara e sintetica dell’immagine. In tale descrizione è importante inserire la parola chiave.
La meta-description
Corrispondente al testo che compare in SERP, la meta-description deve far capire in poche parole di cosa parla l’articolo e deve riuscire a persuadere l’utente in target a cliccare sul link per leggerlo.
Non più lunga di 160 caratteri, deve contenere la parola chiave principale.
Dove trovare un ghostwriter per blog
Finalmente hai capito quanto sia importante rivolgersi a un professionista della scrittura per web se si vuole ottenere visibilità sul web e, di conseguenza, trovare nuovi clienti e aumentare le vendite.
Ti sei anche reso conto che, a differenza del classico copywriter, la scelta migliore per te è proprio il ghostwriter, in quanto ti permetterà di firmare gli articoli con il tuo nome e di venderli e pubblicarli dove e quando vorrai.
Adesso però ti stai chiedendo come e dove trovare un ghostwriter per blog che possieda tutte le competenze necessarie.
Dal freelance che opera in autonomia ai marketplace, fino a soluzioni più innovative e organizzate come la piattaforma Lumen.Farm, le alternative davvero non mancano. Vediamole insieme.
Lumen.Farm
La soluzione numero uno è Lumen.Farm: piattaforma di marketing semplice da usare, rapida e innovativa, che ti permette di consultare le offerte e i prezzi in tempo reale, così da non avere sorprese.
Per richiedere i servizi dei loro ghostwriter per blog non devi fare altro che registrarti gratuitamente al sito e andare alla sezione “Copywriting”. Se desideri acquistare degli articoli per il tuo blog, devi selezionare “Articoli SEO”; tra le altre opzioni disponibili vi sono le schede prodotto, nel caso in cui volessi arricchire di professionalità il tuo e-commerce, pagine web e landing page.
Per aiutarti a promuovere gli articoli o, più in generale, il tuo blog o sito, i professionisti di Lumen.Farm mettono a tua disposizione interessanti pacchetti di campagne marketing, dalle campagne di link building a quelle di influencer marketing e di Advertising.
Dietro a Lumen.Farm c’è una squadra completa, la quale si dividerà i vari compiti per fornirti un prodotto curato nei minimi dettagli e di sicura efficacia.
Melascrivi, Textbroker e altri marketplace di contenuti
Una soluzione piuttosto economica, ma un po’ rischiosa, consiste nell’affidare la redazione dei tuoi articoli ai ghostwriter per blog iscritti ai content marketplace.
Dopo esserti registrato, dovrai semplicemente caricare il brief, scegliere la qualità degli articoli e aspettare che qualcuno accetti la commissione.
Tra i pro di questa soluzione, c’è sicuramente il prezzo, solitamente molto basso, che dovrai spendere per i tuoi articoli.
Tra i contro, l’impossibilità di conoscere le skill delle persone che redigeranno i tuoi testi. Molto spesso i ghostwriter che operano su queste piattaforme hanno scarse conoscenze in fatto di SEO e leggibilità. In più, considerando i compensi molto bassi, cercano di prendere più commissioni possibili e di consegnarle in tempi brevissimi. Questi fattori influenzano negativamente la qualità degli elaborati.
Ghostwriter freelance
Lavorare con un professionista, ti permette di avere un rapporto diretto e di poter verificare le sue competenze e le sue capacita. Potrai concordare con lui il prezzo, solitamente più alto rispetto alle altre soluzioni, i tempi di consegna e potrai tenere sott’occhio lo sviluppo del lavoro.
I contro? Sicuramente il fatto che tutto il carico sarà nelle mani di una sola persona, la quale potrebbe non possedere tutte le competenze fondamentali a far crescere la visibilità del tuo blog. Per ovviare questo inconveniente, potresti dover contattare altri professionisti, come editor e SEO specialist, per colmare le inevitabili lacune.
Per trovare ghostwriter freelance puoi utilizzare i siti di annunci oppure piattaforme come Fiverr e Freelancer, le quali creano un ponte diretto fra chi offre lavoro e chi il lavoro lo cerca.