Analisi keyword: cos’è e come farla

L’analisi delle keyword è importante per poter permettere alle pagine del nostro sito web di posizionarsi bene all’interno dei risultati di ricerca.

Essa, infatti, ci permette di trovare quelle parole chiave che hanno tutti i requisiti giusti per portare al successo nella SERP le pagine che le contengono.

In questa guida ti spiegheremo cos’è e come fare un’analisi delle keyword.

Mettiti comodo e riservati qualche minuto per te. Alla fine di questa lettura saprai utilizzare uno strumento fondamentale per avere successo sul web.

analisi keywords

Analisi delle keyword: che cos’è

L’analisi delle keyword è traducibile in italiano come “analisi delle parole chiave“.

Essa serve per trovare quei termini che ci aiutano ad ottenere un buon posizionamento all’interno dei risultati di ricerca.

Se, ad esempio, abbiamo un sito che tratta di elettrodomestici, la parola chiave di una delle pagine del sito potrebbe essere “frullatore”.

L’esempio che abbiamo fatto, chiaramente, è banale. Non basta, infatti, trovare una parola che sia in tema con il contenuto che andiamo ad inserire all’interno della pagina.

Una buona keyword deve avere varie caratteristiche contemporaneamente:

  • Essere in tema
  • Avere alti volumi di ricerca
  • Non avere troppa concorrenza
  • Avere un elevato CPC

Queste sono solo alcune delle caratteristiche che deve possedere una potenziale parola chiave.

Perché è importante

Fare l’analisi delle parole chiave è importante per avere successo sul web.

Solo in Italia, ogni giorno, si connettono ad internet quasi 50 milioni di persone. Il sito web più visitato è Google, che supera il miliardo e mezzo di visite al mese solo in Italia.

Fare una buona analisi delle keyword può permetterci di veicolare parte di tutto questo traffico verso il nostro sito web.

Il miglior traffico in entrata verso un sito web, infatti, è quello organico.

Il traffico organico è quello che si ottiene gratuitamente. Se, ad esempio, un utente clicca su un risultato di ricerca non sponsorizzato, esso verrà conteggiato come visitatore organico.

Il principale vantaggio del traffico organico sta nel fatto che esso, una volta ottenuto, riesce a durare molto nel tempo.

Se, ad esempio, avviamo una campagna pubblicitaria online utilizzando un servizio quale Google Ads o Facebook Ads, otterremo tantissimo traffico in breve tempo. Appena finirà la campagna pubblicitaria, però, questo traffico svanirà nel nulla.

Per ottenere molto traffico organico, bisogna ottimizzare dal punto di vista SEO il nostro sito web.



L’ottimizzazione SEO di un sito web prevede l’utilizzo di una serie di accorgimenti che hanno a che fare con:

  • Parole chiave
  • Link
  • Performance del sito
  • Qualità dei contenuti
  • Posizione dei vari elementi presenti all’interno delle pagine
  • Codice sorgente

Quelli elencati, ovviamente, sono solo alcuni dei tantissimi elementi sui quali bisogna andare ad operare per ottimizzare un sito web dal punto di vista SEO.

Tra questi elementi, come accennato più volte, c’è l’analisi delle keyword.

Trovare le giuste parole chiave può aiutarci a posizionarci meglio all’interno della SERP e ad ottenere molto traffico organico.

I siti web che si riescono a posizionare nella prima pagina di una SERP riescono a generare costantemente elevati volumi di traffico.

Cos’è la SERP

Abbiamo dato per scontato il fatto che tu potessi conoscere il significato della parola SERP. Al fine di essere più chiari, ti spieghiamo cosa indica questo acronimo.

SERP, che è l’acronimo di “Search Engine Result Page“, indica le pagine dei risultati di ricerca.

Se, ad esempio, effettuiamo una ricerca su Google, i risultati che ci verranno restituiti faranno parte di una SERP.

Riuscirsi a posizionare tra i primi risultati di una SERP per una determinata parola chiave, come accennato prima, ci permette di ottenere gratuitamente molto traffico.

Per potersi posizionare bene all’interno di una SERP, bisogna ottimizzare dal punto di vista SEO un sito web e bisogna studiare bene le keyword che vogliamo utilizzare.

keyword

A chi può servire l’analisi delle keyword

L’analisi delle keyword può servire soprattutto a chi vuole migliorare la sua presenza sul web ed utilizza Internet per mandare avanti il suo business.

Tale analisi, ad esempio, può essere utilizzata per trovare i termini più ricercati dai nostri potenziali clienti. Individuare tali termini, ovviamente, sarebbe un vantaggio enorme perché avremmo più possibilità di essere trovati tra i risultati di ricerca dal potenziale cliente che è in cerca di un certo prodotto o servizio.

Una buona analisi delle keyword può tornare utile anche ai personaggi pubblici, in particolare coloro che si occupano di politica. Individuare quei termini più ricercati dai nostri potenziali elettori, infatti, ci permetterà di “intercettarli” quando essi effettueranno una ricerca su Google.

Anche le testate online e i blog dovrebbero tenere in seria considerazione l’analisi delle parole chiave.

A differenza degli eCommerce, che possono sostenere economicamente campagne pubblicitarie che gli permettono di aumentare le vendite di un certo prodotto per un certo lasso di tempo, le testate online non sempre possono usare questa strategia.

Esse, infatti, non avendo un prodotto vero e proprio da vendere, devono puntare sulla massimizzazione del traffico organico. Una delle strade per puntare all’aumento del traffico organico, come detto, è l’analisi delle parole chiave.

Quali caratteristiche deve avere una parola chiave

In passato, bastava individuare una qualsiasi parola chiave e ripeterla all’infinito all’interno di una pagina web.

Gli algoritmi dei motori di ricerca non erano ancora intelligenti come quelli attuali e tenevano conto solo del numero di volte che una certa parola chiave si ripeteva all’interno di una pagina.

Questa situazione degenerò al punto tale che molti siti avevano elenchi delle parole chiave più ricercate e le nascondevano all’interno del codice di una pagina, anche se quella pagina trattava un argomento completamente diverso rispetto a quello a cui si riferivano le parole chiave nascoste.

Per intenderci, magari ricercavi su Google “ricetta torta alle mele” e ti venivano restituiti i risultati delle partite di calcio della Serie A.

Fortunatamente, la situazione è cambiata e i motori di ricerca (in questo articolo ci riferiremo in particolare a Google) hanno reso più intelligenti i loro algoritmi.

I comportamenti dianzi illustrati, infatti, ora sono puniti e quella che viene premiata è la qualità di una pagina web e del suo contenuto.

Tralasciando gli aspetti SEO riguardanti alla posizione di una parola chiave, alla sua frequenza e al modo di utilizzarla, andiamo ad analizzare quelle che sono le caratteristiche che deve avere una keyword per essere considerata di qualità. Tra queste caratteristiche ci sono:

  • Volume di ricerca
  • Concorrenza
  • Cost Per Click
  • Conversioni

Prima di iniziare la nostra analisi, però, è giusto specificare che quando parliamo di “parola chiave” non ci riferiamo solamente a parole singole, ma anche a piccole frasi come ad esempio “come ottenere la spunta blu su Facebook”.

Ora possiamo pure proseguire con la nostra analisi.

Volume di ricerca

Il volume di ricerca indica quante volte una certa parola chiave è ricercata dagli utenti.

Generalmente, si considera il volume di ricerca giornaliero, settimanale o al massimo mensile.

Una parola chiave come “Facebook”, ad esempio, ha volumi di ricerca pari a milioni di ricerche giornaliere. Altre parole chiave, come ad esempio “mangime per uccelli”, invece, hanno volumi di ricerca più modesti, solitamente nell’ordine delle centinaia o migliaia di ricerche giornaliere.

Si potrebbe pensare, dunque, che più è alto il volume di ricerca di una parola chiave e che migliore sia quella parola. Ciò non è totalmente vero.



Quando andiamo a valutare il volume di ricerca di una keyword, dobbiamo tenere conto anche della nicchia alla quale essa si riferisce.

Il volume di ricerca di una certa parola chiave, quindi, deve essere alto, ma relativamente alla nicchia di utenza alla quale si riferisce la parola chiave.

Bisogna anche tener conto, inoltre, che keyword con elevati volumi di ricerca hanno una concorrenza maggiore. Questo aspetto lo analizzeremo dopo.

Il nostro obiettivo è di convertire parte di questi volumi di ricerca in visite organiche verso il nostro sito web.

Per fare ciò dobbiamo affidarci all’ottimizzazione SEO delle nostre pagine web e all’inserimento delle parole chiave in maniera oculata all’interno di contenuti di alta qualità.

Affidarsi ad un copywriter esperto in SEO, solitamente, ci permette di convertire bene tali volumi di ricerca.

Concorrenza

Nel paragrafo precedente abbiamo accennato alla concorrenza.

Nella vita quotidiana, parliamo di concorrenza quando qualcuno vende un nostro stesso prodotto e, quindi, va ad occupare il nostro stesso segmento di mercato.

Quando parliamo di concorrenza nell’ambito dell’analisi delle keyword, invece, ci riferiamo agli altri siti web che utilizzano le nostre stesse parole chiave.

Come scrivevamo, trovare una parola chiave che ha volumi di ricerca elevati all’interno della nicchia di utenza alla quale ci riferiamo sarebbe ottimo. L’altra faccia della medaglia, però, sta nel fatto che grandi volumi di ricerca, generalmente, combaciano con molta concorrenza.

Ciò significa che alcune parole chiave hanno già tante pagine web che le utilizzano e che posizionarsi tra i primi risultati della SERP utilizzandole richiede molti sforzi.

Le parole chiave con molta concorrenza richiedono una perfetta ottimizzazione SEO della pagina e del relativo contenuto in cui sono inserite. Il solo utilizzo di quella parola chiave non sarà sufficiente a sbaragliare la concorrenza.

L’ideale sarebbe trovare una parola chiave con volumi di ricerca elevati, ma al tempo stesso con poca concorrenza.

Fare ciò, ovviamente, non è semplice, ma nemmeno impossibile.

Va sottolineato, inoltre, che l’ottimizzazione SEO va fatta anche se troviamo una parola chiave con alti volumi di ricerca e con poca concorrenza. Nel tempo, infatti, la concorrenza potrebbe aumentare e l’unico modo per tenerla a bada è quello di avere sito e contenuti ottimizzati dal punto di vista SEO.

Cost Per Click

Il Cost Per Click, abbreviato in CPC, è il costo che un inserzionista va a pagare per ogni singolo click generato attraverso un’inserzione a pagamento.

Tale valore si calcola andando a dividere il costo totale della campagna pubblicitaria online per il numero di click effettuati dagli utenti.

Come probabilmente saprai, le pubblicità online sono mostrate agli utenti in base alle ricerche che essi effettuano e ai contenuti che visualizzano. Ciò ha come conseguenza il fatto che determinate parole chiave portano alla visualizzazione di determinate pubblicità.

Se sul nostro sito web abbiamo dei banner che mostrano degli annunci personalizzati in base agli utenti, quindi, è nostro interesse utilizzare quelle parole chiave che permettono di generare un CPC maggiore.

Generalmente, le parole chiave che hanno a che fare con il mondo della finanza sono quelle che offrono dei CPC più alti. Se si passa a beni di consumo come cover per telefono, ad esempio, il CPC può calare anche di molto.

A tal proposito è bene trovare un equilibrio tra concorrenza, volumi di ricerca e CPC.

Tramite l’analisi delle keyword, ad esempio, possiamo trovare una parola chiave che ha bassissimi volumi di ricerca, ma poca concorrenza e un elevato CPC. Questa keyword potrebbe essere di nostro interesse perché, nonostante le poche visite, può garantirci comunque buoni introiti.

Un altro caso è quello di una keyword con un CPC molto basso e con una concorrenza media, ma con elevatissimi volumi di ricerca. Anche questa keyword potrebbe essere interessante, a patto che riusciamo a convertire parte del volume di ricerca che la riguarda.

In poche parole, le parole chiave vanno valutate caso per caso.

Conversioni

  1. Il tasso di conversione, generalmente, ci indica quanti utenti, sul totale che visitano il nostro sito web, compiono un’azione che noi vogliamo. Tra queste azioni possono esserci l’iscrizione ad una newsletter, la vendita di un prodotto, il completamento di un sondaggio e così via.C’è una teoria secondo la quale esistono varie categorie di parole chiave. Ognuna di queste categorie spinge più o meno gli utenti a compiere una certa azione (e a generare, quindi, una conversione).Di seguito, elencate da quelle che convertono di più a quelle che convertono di meno, vi elenchiamo queste categorie:
    1. Brand terms. Si tratta della categoria che contiene tutte le parole chiave legate ad un certo marchio. Se un utente cerca una parola chiave contenente il nome di questo marchio è perché vuole comprare quello specifico prodotto. È la categoria che converte di più. Un esempio potrebbe essere “scarpe da ginnastica Nike”.
    2. Product terms. In questa categoria rientrano quelle parole chiave che descrivono e rispecchiano un prodotto. Un esempio potrebbe essere “scarpe da ginnastica”.
    3. Competitor terms. Questa categoria riguarda l’utilizzo di parole chiave utilizzate anche dalla concorrenza con la speranza di intercettare parte della sua utenza. Un esempio potrebbe essere l’uso nello stesso testo di “scarpe Nike” e “scarpe Adidas”.
    4. Substitute product terms. Categoria che comprende tutte quelle parole chiave che indicano prodotti sostitutivi rispetto a quelli che vendiamo.
    5. Complementary product terms. In questa categoria rientrano quelle parole chiave riguardanti prodotti complementari rispetto a quello che vendiamo noi.
    6. Audience terms. Tutte le parole chiave che non rientrano nelle precedenti categorie.

Come fare un’analisi delle keyword

Abbiamo visto cos’è l’analisi delle keyword e quali sono le caratteristiche delle quali deve godere una parola chiave.

Analizzare a mano tutti i dati necessari a capire il valore di una keyword, però, è davvero impossibile.

Fortunatamente, su Internet ci sono molti tool adatti allo scopo e che possono aiutarci a selezionare le parole chiave che fanno al caso nostro.

Analizziamo rapidamente i più importanti tra questi strumenti.

Keyword Planner di Google

Lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google è uno dei tool più utili per capire il valore di una parola chiave.

Esso è disponibile gratuitamente all’interno della dashboard di Google Ads. Tutto quello che dovremo fare per utilizzarlo è cliccare sulla chiave inglese in alto a destra nella dashboard di Google Ads e poi cliccare su “strumento di pianificazione delle parole chiave”. Ci ritroveremo nella seguente schermata:

Google keyword planner 1
Lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google è estremamente intuitivo.

All’interno di questa schermata, oltre ad una tabella che ci mostra tutti i piani pubblicitari riguardanti determinate parole chiave, ci sono due strumenti:

  • Individua parole chiave
  • Ottieni volume di ricerca e previsioni

Cliccando sul primo di questi due strumenti, ci verrà mostrata la seguente schermata:

Analisi delle keyword google 1

All’interno di essa potremo utilizzare il filtro per domini e la ricerca per parole chiave. All’interno della ricerca per parole chiave, a titolo di esempio, abbiamo inserito le parole “scarpe da ginnastica”.

Ci è stata restituita la seguente schermata:

Google keyword planner 3
Schermata dei risultati del Keyword Planner di Google.

Al suo interno sono indicati tutti i dati essenziali da conoscere per valutare la parola chiave che abbiamo cercato e le parole chiave correlate. Tra questi dati c’è la media di ricerche mensili, la concorrenza, il CPC per i vari tipi di annunci riguardanti queste parole chiave.

Sulla destra ci sono anche delle schermate a tendina che ci aiutano a perfezionare una parola chiave.

Lo strumento “ottieni volume di ricerca e previsioni” ci restituirà una versione ridotta della schermata dianzi illustrata.

Analisi delle keyword google 2

Il vantaggio principale del Keyword planner di Google sta nel fatto che esso è facile da usare e totalmente gratuito.

Ubersuggest

Ubersuggest è uno strumento che ci permette di analizzare sotto vari aspetti domini e parole chiave che gli sottoponiamo. A titolo di esempio, riprendiamo la parola chiave “scarpe da ginnastica”.

Inserita la keyword all’interno dello strumento di analisi di Ubersuggest, ci verrà restituita la seguente pagina:

Ubersuggest analisi delle keyword 1
La schermata dei risultati dell’analisi di Ubersuggest è molto intuitiva.

In primo piano ci appariranno le seguenti voci:

  • Volume di ricerca. Ci indica le ricerche effettuate utilizzando quella keyword nell’arco di un mese.
  • SEO Difficulty. Più questo valore è alto e più alta sarà la concorrenza per quanto riguarda l’ottenimento di traffico organico tramite questa parola chiave.
  • Paid Difficulty. Più sarà alto questo valore e più sarà difficile ottenere click grazie a questa parola chiave nelle campagne pubblicitarie a pagamento.
  • CPC. Ci indica quanto viene pagato in media un click per un annuncio legato a questa parola chiave.

Scorrendo nella pagina, oltre a poter visualizzare un grafico riguardante i volumi di ricerca, ci ritroveremo davanti ai seguenti dati:

Ubersuggest 2
Ubersuggest ci suggerisce anche altre idee per le keyword.

Si tratta di parole chiave correlate (con relativi dati) e di dati relativi agli utenti che effettuano ricerche utilizzando la parola chiave che abbiamo analizzato.

Continuando a scorrere nella pagina, ci verranno mostrati anche dei link che riconducono a pagine che già usano la parola chiave che abbiamo analizzato:

Ubersuggest analisi delle keyword 3
I link che riconducono alle pagine che includono la keyword che abbiamo analizzato sono molto utili per studiare la concorrenza.

Per sfruttare al massimo Ubersuggest, purtroppo, dovremo attivare un piano di abbonamento. Il servizio che offre la piattaforma, però, è buono e semplice da usare, quindi considerare di attivare un piano di abbonamento potrebbe non essere una cattiva idea.

SEOZoom

SEOZoom è uno dei migliori strumenti all in one per analizzare parole chiave e siti web. Esso viene utilizzato da moltissimi esperti SEO in tutto il mondo.

Come detto, tra le funzioni che offre c’è quella di analisi delle keyword.

Una volta recatici nella home di SEOZoom, inseriamo la parola chiave che vogliamo analizzare, ad esempio “scarpe da ginnastica”. Ci verrà restituita la seguente schermata:

SEOZoom Keyword
L’interfaccia di SEOZoom è molto pulita ed è abbastanza intuitivo capire come consultarla.

All’interno di questa schermata ci sono vari dati, che ci indicano quanta concorrenza c’è per la keyword che abbiamo analizzato, quali sono i volumi di ricerca nell’ultimo periodo, in quante pagine è presente questa keyword e qual è il CPC pagato dagli inserzionisti per questa parola chiave.

Tra gli altri dati interessanti che ci restituisce l’analisi delle keyword di SEOZoom ci sono la stagionalità della parola chiave e l’ultima SERP disponibile relativamente alla parola chiave analizzata.

La stagionalità è particolarmente interessante per quelle parole che hanno successo in determinati periodi. La parola chiave “albero di Natale”, ad esempio, ha più successo durante il periodo natalizio. Questo strumento, quindi, è particolarmente utile a programmare le parole chiave in base alla loro stagionalità.

SEOZoom permette di analizzare gratuitamente solo un numero limitato di parole chiave ogni giorno. Per avere ricerche illimitate a disposizione e poter accedere a più dati, dovremo attivare uno dei piani di abbonamento della piattaforma.

Ahrefs

Un’altra piattaforma molto famosa tra gli esperti SEO di tutto il mondo è Ahrefs. Tra i numerosi servizi che offre, ovviamente, c’è anche quello di analisi delle keyword.

Per analizzare una keyword, non dovremo fare altro che inserirla all’interno della seguente schermata:

Analisi keyword ahrefs
L’analisi delle keyword di Ahrefs offre una feature molto interessante: quella di analizzare le parole chiave in base al motore di ricerca sul quale vogliamo siano ricercate.

Una delle cose interessanti del Keyword Explorer di Ahrefs sta nel fatto che possiamo analizzare le keyword in base al motore di ricerca sul quale ipotizziamo verranno ricercate. Se, ad esempio, siamo degli youtuber, questo servizio di analisi delle keyword è adatto alle nostre esigenze, cosa che non possiamo dire dei servizi precedentemente analizzati.

Ad ogni modo, avviando l’analisi di una keyword ci verrà restituita una schermata del genere:

keyword ahrefs
Anche la schermata dei dati di Ahrefs è molto intuitiva.

Nella schermata potremo ammirare i seguenti dati in primo piano:

  • Concorrenza sulla parola chiave
  • Volume di ricerca
  • Click generati (divisi in organici e a pagamento)
  • CPC
  • Volumi di ricerca divisi per Paese

Ahrefs, come altre piattaforme, ci suggerirà anche parole chiave correlate.

Altri strumenti

Ti abbiamo mostrato solo alcuni degli strumenti utilizzabili per compiere un’analisi delle keyword. Sul web, ovviamente, ce ne sono molti altri. Tra di essi, ad esempio, ci sono:

  • Moz
  • Semrush
  • Google Trends

Gli strumenti sono davvero tanti, ma i migliori, purtroppo, sono a pagamento.

Nonostante l’ampia disponibilità di strumenti per trovare parole chiave e per analizzare quelle a nostra disposizione, per migliorare la propria presenza sul web non basta unicamente utilizzare delle keyword di qualità.

Per aumentare il traffico organico verso il nostro sito web, infatti, c’è bisogno di conoscere approfonditamente tutto l’ampio ventaglio delle tecniche SEO.

Fortunatamente esistono dei servizi che possono fare ciò per noi.

Servizi di supporto all’analisi delle keyword

Come abbiamo accennato, avere un’ottima parola chiave non è più sufficiente per posizionarsi in alto all’interno della SERP.

Anche la concorrenza, infatti, conosce gli strumenti e le tecniche che ti abbiamo illustrato sino ad ora e li utilizza meglio che può.

Alla ricerca e all’utilizzo di un’ottima parola chiave, quindi, vanno affiancate altre tecniche che permetteranno alle pagine del nostro sito web di posizionarsi tra i primi risultati di ricerca. Queste tecniche devono puntare ad aumentare l’autorevolezza SEO del nostro sito web in maniera tale da farlo sembrare agli occhi dei motori di ricerca migliore rispetto ad altri siti web.

Aumentare da soli l’autorevolezza SEO di un sito, però, non è facile. Abbiamo individuato, quindi, due servizi che possono migliorare la SEO Authority del tuo sito web al posto tuo. Essi sono:

  • Lumen.Farm
  • SeoMilitia

Vediamo nel dettaglio come utilizzare questi due servizi per aumentare l’autorevolezza SEO del nostro sito web.

Logo Lumen.Farm

Lumen.Farm

Lumen.Farm è una piattaforma all in one che ci permette di migliorare la nostra presenza su Internet.

Essa offre una serie di servizi che ci permettono di raggiungere un pubblico vasto e di far crescere il nostro business sul web.

Tra i servizi offerti dalla piattaforma troviamo:

  • Gestione social network
  • Creazione di articoli ottimizzati sotto l’aspetto SEO
  • Creazione e gestione di campagne di ads online, di influencer marketing e di telemarketing
  • Servizio di copywriting
  • Aiuto nella registrazione dei marchi

I servizi offerti da Lumen.Farm ci permetteranno di aumentare l’autorevolezza SEO del nostro sito web e, quindi, il posizionamento delle nostre pagine nelle prime posizioni della SERP.

Un servizio di Lumen.Farm che ci può aiutare molto nell’aumentare la nostra SEO Authority è quello riguardante la redazione di articoli SEO.

Tramite questo servizio, Lumen.Farm può redigere e pubblicare per noi guest post contenenti backlink al nostro sito web. In questo modo, l’autorità SEO del nostro sito web crescerà molto rapidamente.

Vediamo nel dettaglio come utilizzare questo servizio.

Come migliorare la SEO Authority con Lumen.Farm

Per poter acquistare dei guest post contenenti dei backlink su Lumen.Farm, dovremo innanzitutto accedere alla piattaforma.

Una volta effettuato l’accesso, ci ritroveremo nella dashboard di Lumen.Farm. Nel menu sulla sinistra clicchiamo su “Articoli SEO“. Ci ritroveremo nella seguente schermata:

Schermata 1 Lumen.Farm

All’interno di questa schermata clicchiamo su “dove vorresti pubblicare il tuo articolo?“. Comparirà sullo schermo un menu a tendina:

Schermata 2 Lumen.Farm Guest Post

Il menu a tendina ci permetterà di selezionare su quale tipo di sito web vogliamo pubblicare l’articolo SEO.

Selezionata la voce che fa al caso nostro, comparirà l’opzione “elenco siti“. Essa ci permetterà di accedere al seguente menu a tendina:

Schermata 3 Lumen.Farm

In questo menu potremo selezionare i siti specifici sui quali pubblicare i guest post e i backlink contenuti al loro interno.

Effettuata la selezione del sito che ci interessa, potremo indicare anche su quale parola chiave puntare, qual è il link da inserire nell’articolo, l’urgenza con la quale abbiamo bisogno dell’articolo e l’eventuale materiale che vogliamo allegare all’articolo.

Schermata 4 Lumen.Farm Backlinks

A questo punto non dovremo fare altro che cliccare su “invio ordine“.

Vantaggi di Lumen.Farm

L’utilizzo di Lumen.Farm per ottenere backlink e guest post offre numerosi vantaggi.

Il primo vantaggio riguarda l’autorità SEO dei siti sui quali verranno pubblicati i guest post. Essi godono tutti di una SEO Authority elevata e, quindi, influiscono positivamente anche sull’autorità SEO del sito al quale riconducono i backlink.

Altro vantaggio sta nel team di professionisti di Lumen.Farm. Esso è composto da copywriter, informatici ed esperti SEO, che sanno come scrivere testi di qualità e, al tempo stesso, migliorare il posizionamento nella SERP dei siti web.

Un vantaggio da non trascurare è che Lumen.Farm, facendo aumentare la nostra autorevolezza SEO, ci permetterà di ottenere traffico organico, che è duraturo nel tempo.

Infine, ma non per importanza, un altro vantaggio di Lumen.Farm è quello di farci ottenere grandi risultati risparmiando molto tempo!

SeoMilitia

SeoMilitia, similmente a come avviene con Lumen.Farm, ci permette di aumentare la nostra autorità SEO attraverso guest post e backlink. Questo servizio, però, è caratterizzato dagli alti volumi di backlink che riesce a generare in poco tempo.

SEOMilitia 1

Gli esperti di SeoMilitia, infatti, provvederanno a redigere un numero di articoli compreso tra 10 e 120 e a pubblicare questi articoli su un numero di siti che varia tra 10 e 120.

Tutto, naturalmente, dipenderà da come vorrai far impostare la campagna di guest posting.

Ognuno di questi articoli, inoltre, conterrà un backlink che riconduce ad un sito da te indicato.

Gli articoli, ovviamente, saranno ottimizzati sotto l’aspetto SEO e, quindi, saranno premiati dai motori di ricerca.

I siti web sui quali saranno pubblicati gli articoli, inoltre, godranno di una ottima SEO Authority.

SEOMilitia 2

SeoMilitia promette risultati nel giro di 24 / 72 ore. In questo lasso di tempo, il tuo sito inizierà a rilevare già i primi miglioramenti per quanto riguarda il posizionamento nella SERP.

I pacchetti a disposizione di chi vuole usufruire di SeoMilitia sono vari:

Vantaggi SeoMilitia

I vantaggi offerti da SeoMilitia sono notevoli.

Il servizio, innanzitutto, ci permetterà di migliorare il nostro posizionamento nella SERP in un tempo davvero breve.

Il traffico che si andrà a generare usufruendo del servizio, inoltre, sarà organico. Ciò significa che esso durerà nel tempo e non svanirà nel nulla come con le campagne pubblicitarie a pagamento.

SeoMilitia, inoltre, può contare su un ricco team di copywriter e di esperti SEO che saranno sicuramente in grado di migliorare l’autorità SEO del tuo sito web.

Conclusioni

Una attenta analisi delle keyword può aiutarci ad individuare parole chiave di alto valore. Il solo utilizzo di una buona parola chiave, però, non ci permetterà di posizionarci bene tra i risultati di ricerca.

È importante, quindi, aumentare l’autorevolezza SEO del nostro sito web, magari utilizzando servizi quali Lumen.Farm o SeoMilitia!

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About Vincenzo Napolitano

Atletico, salutista, non procrastinatore, sensibile. Vincenzo Napolitano non è nulla di tutto ciò. Scrive cose di marketing (soprattutto digitale) per Notizie.Business.

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