Google ha rilasciato un aggiornamento per la ricerca tramite immagini.
Esso, probabilmente, permetterà ai proprietari di siti web di generare più traffico dalla ricerca immagini.
L’aggiornamento, infatti, affianca alle immagini alcune informazioni correlate provenienti dai vari siti web.
Google: aggiornamento della ricerca immagini
Google sta aggiungendo informazioni contestualizzate alle immagini dei risultati di ricerca.
Ciò è una novità non da poco. L’aggiunta di link a siti esterni, infatti, aumenterà i modi con i quali i proprietari di siti web possono generare traffico organico.
La funzione sbarcherà nella ricerca immagini nel corso della settimana.
Le informazioni su persone, luoghi o cose relative all’immagine che abbiamo cercato vengono trovate direttamente dal motore di ricerca e visualizzate sotto le foto.
Vicino alle informazioni correlate, inoltre, troveremo anche dei link che ci reindirizzeranno ai siti web dai quali provengono tali informazioni.
Ciò significherà davvero più traffico?
Google ha dichiarato che questo aggiornamento intende aiutare gli utenti a scoprire gli argomenti in modo più dettagliato. Ed uno dei modi con i quali gli utenti possono scoprire gli argomenti in modo più dettagliato è visitando la pagina web in cui è presente l’immagine che hanno trovato.
È probabile, inoltre, che le informazioni correlate possano spingere gli utenti a cliccare più facilmente sulle immagini. È come se Google aggiungesse meta descrizioni ai risultati della ricerca di immagini.
Tuttavia, non è esattamente la stessa cosa, dato che le immagini e le informazioni che compaiono sotto di esse possono provenire da fonti diverse.
I risultati in Google Immagini provengono dai siti web di tutto il mondo, ma le informazioni corrispondenti a ciascuna immagine vengono estratti da Knowledge Graph.
Negli esempi condivisi da Google, possiamo vedere come l’immagine proviene dal sito web in cui è ospitata mentre le informazioni aggiuntive sono prese da un’altra fonte.
Ciò, ovviamente, offre ai proprietari di siti un controllo limitato sulle informazioni visualizzate sotto le loro immagini nei risultati di ricerca.
D’altra parte, Google sta fornendo agli utenti ulteriori informazioni sulle immagini, che potrebbero potenzialmente generare più clic verso la fonte dell’immagine.
Forse la parte migliore di questo aggiornamento è che non richiede alcuna azione da parte dei proprietari dei siti. Il motore di ricerca farà tutto il lavoro sporco per noi.
Ovviamente, a partire da oggi converrà scegliere delle immagini il più accattivanti possibile. Gli utenti, infatti, cliccheranno con più facilità su delle immagini di loro gradimento e, di conseguenza, visualizzeranno tutte le informazioni correlate.
Una nuova opportunità di traffico
Se sei abbastanza fortunato da avere contenuti inclusi in un Knowledge Graph di Google, allora ora avrai più opportunità di ricevere traffico grazie alla ricerca immagini.
Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, Wikipedia non è l’unica fonte di informazioni per Knowledge Graph. Google attinge da centinaia di siti sul web per compilare gli ormai famosi riquadri che appaiono per alcune ricerche.
Dopotutto, ci sono oltre 500 miliardi di informazioni riguardanti circa cinque miliardi di entità in Knowledge Graph. Tutte queste informazioni non possono provenire tutte da Wikipedia.
Una pagina sul sito ufficiale di Google afferma:
“Le informazioni di Knowledge Graph provengono da una varietà enorme di fonti. Oltre alle fonti pubbliche, ci facciamo anche fornire informazioni quali punteggi sportivi, prezzi delle azioni e previsioni meteorologiche.
Riceviamo anche informazioni direttamente dai proprietari dei contenuti in vari modi. Ad esempio, prendiamo informazioni da quei webmaster che suggeriscono modifiche ai pannelli di Knowledge Graph che hanno rivendicato”.
Come dice Google, i proprietari dei siti possono inviare informazioni a Knowledge Graph rivendicando un pannello di conoscenza.
Non è qualcosa che tutti possono fare, tuttavia, poiché per fare cià bisogna essere o rappresentare un’entità descritta in uno dei pannelli.
Ma vale comunque la pena menzionare questa possibilità poiché è comunque un’opportunità per coloro che hanno i requisiti per richiedere l’assegnazione di un pannello e non l’hanno ancora fatto.
Rivendicare un pannello di conoscenza per la tua attività è una cosa da fare assolutamente, se non l’hai già fatto.
In questo modo i brand riusciranno a trarre il massimo da questo aggiornamento della ricerca immagini. Ciò vale soprattutto se un’attività pubblica moltissime immagini sul web.
Il mondo del marketing (specialmente per quanto riguarda la SEO), quindi, dovrà darsi da fare con Knowledge Graph e con le immagini.