Instagram: 4 Microinfluencer Rivelano Quanto Pagano i Brand

Avere milioni di follower non è una condizione necessaria per poter guadagnare grazie ad Instagram.

Sul social network, infatti, sono presenti molti micro influencer che riescono a guadagnare collaborando con numerosi brand.

Quattro micro influencer hanno rivelato quanto riescono a guadagnare grazie alle loro collaborazioni con i brand. Vediamo nel dettaglio cosa hanno raccontato.

Instagram 2

Instagram: chi sono i micro influencer

L’utente medio dei social network è abituato a considerare influencer solo quei personaggi che hanno centinaia di migliaia di follower.

La realtà è ben più complessa. Esistono, infatti, anche influencer con poche migliaia di follower.

Essi, nonostante l’esiguo seguito, sono molto apprezzati dalle aziende perché attirano uno specifico target di pubblico e, solitamente, hanno un engagement elevato.

Influencer
Il grafico ci mostra le varie categorie di influencer che possiamo individuare in base al numero di follower su Instagram.

In line generale possiamo distinguere le seguenti categorie di influencer in base al loro numero di follower su Instagram:

  • Mega influencer – Più di 1 milione di follower
  • Macro influencer – Tra 500.000 e 1.000.000 di follower
  • Mid-tier Influencer – Tra 50.000 e 500.000 follower
  • Micro influencer – Tra 10.000 e 50.000 follower
  • Nano influencer – Tra 1.000 e 10.000 follower

Per molti micro influencer il lavoro sui social network è solo un’attività part-time. Nonostante ciò, essi riescono a guadagnare migliaia di dollari grazie alle sponsorizzazioni.

Un altro metodo molto diffuso per pagare i micro influencer è quello di offrirgli prodotti in regalo o esperienze (viaggi, cene e così via).

Come accennato, i brand amano i micro influencer perché spesso hanno un engagement molto elevato. Essi, inoltre, interagiscono direttamente con il loro pubblico e riescono a fidelizzarlo più facilmente.

Un influencer con un pubblico fidelizzato è oro colato per le aziende che vogliono avviare una collaborazione.

Quanto guadagna un micro influencer su Instagram

Molti micro influencer non riescono a crescere perché non hanno coscienza del potenziale dei loro profili.

Essi, spesso, richiedono cifre basse per delle sponsorizzazioni e non riescono a reinvestire il poco denaro che guadagnano.

In una recente intervista rilasciata a Business Insider, quattro micro influencer hanno spiegato che le cifre che si possono guadagnare sono abbastanza alte. Esse, ovviamente, andrebbero reinvestite in staff e strumentazione in maniera tale da far crescere il proprio profilo.

Vediamo cosa hanno dichiarato questi quattro micro influencer.

Lindy Goodson – 20.000 follower

Lindy Goodson è una ragazza dell’Illinois che subito dopo la laurea si è messa a lavorare a tempo pieno come influencer e creatrice di contenuti.

La Goodson ha iniziato ad avere successo questa estate grazie a TikTok, dove ha accumulato quasi 70.000 follower e 2,7 milioni di like. La ragazza è riuscita ad accumulare 20.000 follower anche su Instagram grazie alla fama ottenuta su TikTok.

La maggior parte dei brand con cui ha collaborato e collabora tuttora l’hanno contattata tramite Direct o email.

I suoi prezzi standard (che variano in base alla quantità di contenuti) sono:



  • Post in-feed su Instagram: 400 dollari
  • Post su TikTok: 150-250 dollari

Da notare come su TikTok, nonostante abbia più follower, chieda meno soldi.

Caitlin Patton – 22.000 follower

Caitlin Patton subito dopo la laurea ha iniziato a lavorare come esperta di marketing in un’azienda di Chicago. Non è passato molto tempo prima che la ragazza si mettesse in proprio trasformando il suo profilo Instagram nella sua principale fonte di reddito.

La Patton guadagna sia dalle sponsorizzazioni che dalla vendita di prodotti tramite affiliate marketing.

Essa, inizialmente, chiedeva 100 dollari ogni 10.000 follower. Nel tempo, però, ha imparato a variare le tariffe in base alle richieste delle aziende, arrivando fino a 1.000 dollari per post.

La ragazza ha dichiarato:

“Avere un ottimo e solido sistema di supporto nel settore è fondamentale. Io sono partita dallo standard di settore finché non ho capito le altre dinamiche in gioco (utilizzo, esclusiva), perché sono questi aspetti a far salire la cifra rispetto alla base di partenza. Penso che le campagne che preferisco, e che hanno più successo, siano quelle che prevedono più post”.

Britney Turner – 27.000 follower

Britney Turner è una micro influencer impegnata nel settore della moda e del lifestyle. Essa, inoltre, aiuta altri piccoli influencer a far crescere il loro profilo e a stringere nuove collaborazioni.

La Turner combatte affinché tutti i piccoli influencer fissino delle tariffe quando collaborano con le aziende. Secondo lei, molte aziende sfruttano i micro influencer pagandoli tramite omaggi dallo scarso valore economico.

La donna, solitamente, comunica ai brand il suo tariffario tramite una email durante le fasi iniziali della collaborazione.

“Nella maggior parte dei casi non devo dire nulla, resto in attesa per vedere se mi propongono loro una tariffa e se è migliore di quella che avrei chiesto io, la accetto”.

Il suo prezzario di base, variabile in base alle richieste, è il seguente:

  • Post in-feed su Instagram: da 500 a 800 dollari
  • Storie su Instagram (abbinate a un post in-feed): da 1.500 a 2.000 dollari
  • Reel su Instagram (e contenuti video su Instagram o TikTok): 2.000 dollari

Come avrete notato, le sue tariffe sono molto più alte rispetto a quelle degli influencer precedenti. Tutto dipende da come un influencer vuole gestire le sue collaborazioni e dalle statistiche che ha sui social.

Ashley Jones – 45.000 follower

Ashley Jones è una studentessa universitaria attiva su Instagram e su YouTube (dove ha raggiunto da poco i 25.000 iscritti).

La ragazza ha deciso solo di recente di concentrarsi sulla sua attività sui social:

“Il cambiamento è avvenuto all’incirca un anno fa. Quando ho davvero iniziato a fare sul serio riguardo alla moda e alle partnership. È stato allora che ho cominciato davvero a svolgere seriamente questa attività e ho anche iniziato a creare contenuti in modo più regolare, inoltre ho cominciato a contattare i brand per possibili partnership”.

Le sue tariffe sono le seguenti:

  • Storie su Instagram: 100 dollari
  • Post in-feed su Instagram: 300 dollari
  • Menzione in un video di due minuti su YouTube: da 300 a 400 dollari
  • Video intero su YouTube: 850 dollari

La Jones ha dichiarato:

“A me sembra che molte persone sbaglino mandando email al servizio clienti delle aziende, o limitandosi a indicare un indirizzo email sulla loro pagina di Instagram. Io cerco di farmi mettere in contatto con un loro rappresentante, oppure provo a contattarli da sola”.

Diventare influencer, a quanto pare, è molto conveniente. Farlo, inoltre, non sembra impossibile, soprattutto se ci si aiuta con servizi esterni come quelli offerti da AdCrescendo.

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About Vincenzo Napolitano

Atletico, salutista, non procrastinatore, sensibile. Vincenzo Napolitano non è nulla di tutto ciò. Scrive cose di marketing (soprattutto digitale) per Notizie.Business.

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