Le novità approvate di recente su contanti e Pos fanno finalmente il loro esordio nella giornata di oggi primo luglio 2020. Si tratta, di importanti provvedimenti che favoriscono una maggiore tracciabilità dei pagamenti tra professionisti e aziende. Inoltre, permettono di ricevere diverse agevolazioni per queste realtà che adotteranno a partire da questo mese queste nuove misure.
Le principali regole sul limite dei contanti per imprese e professionisti
Per quanto attiene il limite dei contanti, è valida dalla data di oggi primo luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, una nuova soglia per i pagamenti con tale modalità nei confronti di un professionista o di una impresa.
In particolare, non bisognerà superare la cifra di 2000 euro. La suddetta regola, vale anche nei confronti del professionista o dell’impresa che devono eseguire dei pagamenti e scelgono la modalità del contante.
Laddove la cifra sia superiore all’attuale soglia dei 2000 euro, si potrà comunque procedere regolarmente al pagamento optando però per un sistema tracciabile. Tra i principali ammessi, carta di credito e bonifico bancario al fine di garantire una tracciabilità dell’operazione.
Credito di imposta tramite Pos attivo da questo primo luglio 2020
Scatta a partire sempre da questo primo luglio 2020, anche la possibilità per i professionisti o per le aziende di attivare i pagamenti elettronici tramite Pos. Oltre ai vantaggi appena esaminati sulle nuove modalità del limite del contante per una maggiore tracciabilità, con l’utilizzo del Pos tali figure potranno ricevere anche una importante agevolazione fiscale.
In pratica, si potrà ricevere un credito di imposta del 30% sulle commissioni addebitate per le varie transazioni eseguite con carte di debito, credito o prepagate. Si avrà diritto al suddetto credito di imposta anche per le commissioni addebitate per l’utilizzo di altri strumenti elettronici che assicurano comunque la relativa tracciabilità.
Per quanto attiene i requisiti, è poi da considerare che devono essere riferite a prestazioni di servizi verso consumatori finali. Inoltre, non bisogna aver superato una soglia di 400.000 euro sui ricavi o i compensi del precedente anno di imposta.