Social Network: Microsoft su TikTok, Minorenni Hacker e Censure Turche

Questa prima settimana di agosto inizia decisamente con il botto per il mondo dei social network.

Microsoft, infatti, sembrerebbe interessata all’acquisto di TikTok, che sta affrontando sempre più controversie con vari governi nel mondo.

L’attacco subito da Twitter la scorsa settimana, inoltre, avrebbe alle spalle un hacker minorenne, che ora rischia grossissimo.

Infine, la Turchia ha appena emanato una legge che mette in serio pericolo l’indipendenza dei social.

TikTok Social Network

Social network: Microsoft vuole comprare TikTok. A Trump piace la cosa

TikTok, in queste ultime settimane, sta affrontando molte controversie in vari Paesi del mondo.

L’India, ad esempio, ha già bloccato circa 58 app cinesi (tra cui TikTok). Esse, infatti, sono state ritenute un pericolo per la sicurezza nazionale.

Dello stesso parere sono gli U.S.A., che vedono in TikTok una fonte di pericolo per la sicurezza nazionale. Il presidente Trump, infatti, è deciso a bloccare l’applicazione sul suolo statunitense.

Questa scelta, però, non è stata ancora presa grazie all’intervento di Microsoft. Il colosso di Redmont, infatti, ha palesato il suo interesse per l’acquisto del social network.

Microsoft, attualmente, non ha nessun social network tra le mani. L’acquisto di TikTok sarebbe un bel colpo da parte della società di Bill Gates.

Sul suo blog, Microsoft ha dichiarato:

“Microsoft apprezza pienamente l’importanza di rispondere alle preoccupazioni del presidente.

La società si impegna ad acquisire TikTok e a sottoporlo a una completa revisione della sicurezza per fornire benefici economici adeguati agli Stati Uniti, compreso il Tesoro degli Stati Uniti”.

L’acquisizione, ad ogni modo, sarebbe soltanto parziale. Microsoft, infatti, avrebbe il controllo sulla app solo negli U.S.A., in Canada, in Australia e in Nuova Zelanda. Nel resto del mondo, TikTok resterebbe di proprietà di ByteDance.

Quest’ultima, ovviamente, continua a sottolineare che la sua applicazione è sicura e tutela i dati degli utenti.

Twitter

Attacco hacker a Twitter: minorenne nei guai

L’attacco hacker subito qualche settimana fa da Twitter è stato tra i più incredibili della storia dei social network. In pochi minuti, infatti, ha messo in crisi l’intera piattaforma e ha fatto perdere centinaia di migliaia di dollari agli utenti truffati.

Le indagini congiunte di FBI, dei servizi segreti statunitensi, della polizia della Florida e dell’IRS (Internal Revenue Service, una sorta di Agenzia delle Entrate) sembrano aver trovato i colpevoli.

Si tratta di tre ragazzi di 17 (americano), 19 (inglese) e 22 anni (americana).

Il primo ad essere arrestato è stato il minorenne. Egli è considerato ideatore e principale autore materiale della truffa e dell’attacco hacker. Gli altri due giovani sono solo in stato di fermo. Gli investigatori stanno cercando di delineare meglio la loro posizione.

Il più giovane degli indagati ha sul capo ben 30 capi di accusa. Egli, grazie ad una legge della Florida sui reati di natura finanziaria, verrà giudicato come un adulto. La sua situazione, quindi, è la peggiore e rischia di passare il resto dei suoi giorni in carcere.

Il diciannovenne inglese rischia fino a 20 anni di carcere e $ 250.000 di multa per frode telematica e riciclaggio di denaro.



La ventiduenne americana, invece, è quella che potrebbe cavarsela con meno danni. Essa, infatti, rischia fino a 5 anni di carcere e $ 250.000 di multa.

Come è stata messa in atto la truffa

Inizialmente si credeva che l’attacco fosse stato condotto dal PC di uno dei dipendenti di Twitter. Si pensava che qualcuno fosse riuscito ad utilizzarlo in un momento di distrazione del dipendente.

Le indagini hanno poi rivelato che, in realtà, si è trattato di un attacco phishing. Tramite alcune email, i tre sarebbero riusciti a rubare le credenziali di accesso di alcuni dipendenti di Twitter e a portare scompiglio sul social network.

I tre sono stati intercettati perché hanno utilizzato le loro patenti di guida per autorizzare le transazioni di denaro dei bitcoin venduti verso i loro conti reali. Una mossa non molto furba da parte di chi è riuscito a creare tutto questo scompiglio.

La fretta, purtroppo per i truffatori, li ha portati ad essere scoperti.

Il procuratore dello Stato della Florida ha rilasciato delle dichiarazioni, parlando soprattutto del minorenne a capo della banda:

“I crimini di questo individuo sono stati perpetrati usando i nomi di personaggi famosi e celebrità con lo scopo di rubare denaro a migliaia di americani in tutto il Paese. Non solo: quest’azione avrebbe potuto destabilizzare i mercati finanziari in tutto il mondo, minando la politica e la diplomazia internazionale”.

Le indagini sono ancora in corso per scoprire possibili altri complici.

Turchia: le mani di Erdogan sui social network

Camuffata da misura precauzionale contro il bullismo, una nuova legge turca rischia di limitare l’indipendenza dei social network.

La proposta di legge, ora approvata dalla commissione giustizia del parlamento turco, era stata fatta dalla deputata Ozlem Zengin, facente parte del partito di Erdogan (AKP). Tale legge doveva servire per

prevenire e punire reati come insulti, parolacce, abusi sessuali, oscenità, giochi d’azzardo, frode, propaganda terroristica, notizie false e disinformazione”.

A partire da ora, tutti i social con sede al di fuori della Turchia e con più di un milione di utenti dovranno nominare un responsabile di nazionalità turca. Egli avrà il compito di gestire indagini e procedimenti legali relativi ai vari punti sopracitati. Egli, inoltre, potrà rimuovere tutti quei contenuti non graditi.

Gli attivisti turchi di opposizione, che usano molto i social per comunicare, potrebbero, quindi, ritrovarsi con le ali tarpate a causa di questa forma subdola di censura.

I social che non rimuoveranno entro 48 ore i contenuti segnalati come sgraditi riceveranno multe pari fino a 1,5 milioni di dollari.

Il partito di opposizione sta valutando la possibilità di fare ricorso presso la corte costituzionale turca.

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