Il Decreto Cura Italia è stato adottato per contrastare l’emergenza economica legata a quella epidemiologica da Coronavirus. Tra le tante misure previste, figura anche la sospensione del pagamento delle rate per la Nuova Sabatini, da parte delle imprese beneficiarie.
Ad oggi la sospensione prevista riguarda tutte le rate previste fino al 30 settembre 2020.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Come funziona la sospensione delle rate per la Nuova Sabatini
Tutte le aziende che hanno usufruito della Nuova Sabatini hanno ora la possibilità di continuare a beneficiare del contributo ministerale da parte del Mise, ma sospendendo le rate di rimborso previste fino al 30 settembre.
La Nuova Sabatini prevede un sostegno agli investimenti riguardanti l’acquisto, anche in leasing di:
- macchinari
- attrezzature
- impianti
- beni strumentali ad uso produttivo
- hardware
- software
- tecnologie digitali
La prima condizione prevista dal bando per il finanziamento è che innanzitutto i beni acquistati siano nuovi. Inoltre la durata del rimborso può estendersi ad un massimo di cinque anni ed è possibile richiedere un importo compreso tra 20mila euro e 4 milioni.
Il finanziamento Nuova Sabatini può affiancarsi ad una garanzia da parte del Fondo per le PMI. Il contributo ministeriale dunque va a coprire la parte degli interessi, sia quelli ordinari al 2,75% che quelli al 3,575% previsti da Industria 4.0. Questi ultimi riguardano nella fattispecie l’acquisto di tecnologie digitali, sistemi di tracciamento e pesatira dei rifiuti.
Va sottolineato che il Decreto cosiddetto Cura Italia specifica inoltre che la sospensione dei mutui, e di altri finanziamenti con modalità di rimborso a rate, riguarda anche quelli che nell’eventualità siano ricorsi a cambiali agrarie per perfezionarsi.
Infine, la sospensione del pagamento delle rate fino al 30 settembre riguarda anche i finanziamenti e le operazioni concesse tramite lo strumento del leasing finanziario.
Anche in quest’ultimo caso, nonostante la sospensione dei pagamenti, il versamento del contributo ministeriale rimane invariato.