Una delle documentazioni più importanti per le imprese come il Durc, è stata oggetto negli ultimi mesi di diversi interventi normativi. Tra i primi, il Decreto Cura Italia che ne prevedeva una nuova proroga. Con il Decreto Rilancio prima e con gli ultimi chiarimenti Inps dopo, l’argomento è stato nuovamente ripreso. Tante le novità che esamineremo nel dettaglio in questo articolo e sulla proroga della validità del suddetto documento al 15 giugno 2020.
A cosa serve il Durc e cosa prevedeva in origine il Decreto Cura Italia sulla sua validità
Il Durc, è il documento unico di regolarità contributiva. Attesta, per le imprese in modo ufficiale, la corretta regolarità nel versamento dei contributi fiscali nei confronti degli principali enti.
Può essere richiesto online collegandosi con le proprie credenziali personali sul sito dell’Inps o dell’Inail per la creazione di un documento che ne accerta la regolarità contributiva della impresa. E vale, nei confronti di tutti gli enti e fino ad una scadenza indicata all’interno dello stesso documento.
In questo periodo di emergenza per il Covid-19 e in prima battuta con il Decreto Cura Italia, si è quindi deciso di intervenire rispetto a questo documento e in generale ai vari adempimenti previsti dalle imprese, stabilendo una prima proroga sulle scadenze.
Come? Approvandone una validità fino al 15 giugno 2020 di tutti i certificati, attestati, permessi e similari, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020.
Le ultime novità sul Decreto contributivo nel Decreto Cura Italia e nel Decreto Rilancio
Sul Durc, non sono mancati anche nuovi interventi da parte dell’ultimo Decreto Rilancio pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 maggio 2020.
“Tutti i certificati, attestati, permessi e similari in scadenza tra il 31 gennaio e il 31 luglio 2020. hanno una validità per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza”, questo il testo contenuto nel Decreto Rilancio citato.
Nello stesso tempo, è entrato ancora più nel merito sul Durc, definendo che per tale documento con scadenza compresa tra il 31 gennaio 2020 e il 15 aprile 2020, vale la validità del 15 giugno 2020 come termine ultimo di validità.
Ulteriori chiarimenti sull’argomento, anche con un messaggio pubblicato sul sito ufficiale dell’Inps, il numero 2103 del 21 maggio 2020.
Tra l’altro, oltre ai riferimenti normativi sul Durc presenti nel Decreto Cura Italia e nel Decreto Rilancio, l’Inps specifica che sul suo portale online sarà possibile la consultazione sia del Durc online in corso di validità e sia di quelli che avranno scadenza al 15 giugno 2020 nella voce “scadenze di validità”.