John Mueller, Webmaster Trends Analyst presso Google, ha rilasciato un’intervista nella quale ha spiegato che acquistare tonnellate di backlink di bassa qualità non serve per posizionarsi meglio tra i risultati di ricerca.
L’analista, inoltre, ha lasciato intendere che altri fattori potrebbero essere molto più importanti per posizionarsi bene sul famoso motore di ricerca.
Google: serve acquistare tanti backlink?
Partiamo da un presupposto: i backlink influiscono sul posizionamento di una pagina su Google. Essi, però, devono essere fatti bene e provenire da contenuti di qualità e con strategie di link building mirate.
Lo stesso Mueller ha confermato la cosa, ammettendo che i backlink vengono utilizzati come fattore di classificazione. Esistono, però, molti altri fattori che vengono presi in considerazione dall’algoritmo del famoso motore di ricerca. L’uomo, infatti, ha dichiarato:
“Utilizziamo i link nei nostri algoritmi di classificazione. Usiamo, però, anche molti altri fattori. Quindi, i link non sono l’unica cosa che farà apparire il vostro sito web tra i primi risultati di ricerca”.
Tutto ciò ha effettivamente senso. Un backlink, infatti, può certamente aiutare il motore di ricerca a capire se la pagina alla quale porta tratta un certo argomento. Quello che conta di più, però, è se la pagina in questione corrisponde a ciò che l’utente sta ricercando.
Un errore commesso da tanti siti
Mueller, poi, ha osservato quanto spesso i siti web mettano in pratica tattiche SEO che non influiscono minimamente sul posizionamento. Ciò, purtroppo, accade con tanti siti appartenenti alle più svariate nicchie.
Quello che succede è che i vari siti si imitano l’un l’altro. Ciò potrebbe dare l’impressione di essere iper-competitivi, ma può mascherare la propria debolezza dal punto di vista dell’innovazione. Il fallimento di questa tattica si manifesta quando nessun sito è in grado di dominare i risultati di ricerca in maniera definitiva.
Mueller ha dichiarato:
“A causa di questo modo di fare, molti siti fanno cose che non sono realmente necessarie per il loro posizionamento su Google. Essi vanno a comprare un sacco di link. Ciò, però, viene fatto anche dai siti concorrenti. Il risultato sarà che ignoreremo tutti quei link.
Solo perché vedi le persone fare qualcosa che sembra strano, non significa necessariamente che ne traggano effettivamente beneficio. Con ciò voglio intendere che ci sono molte ragioni per cui i siti possono classificarsi bene nei risultati di ricerca. E non sempre copiare alla lettera i propri concorrenti serve per ottenere buoni risultati”.
Google: l’importanza di altri fattori oltre ai link
Le parole di Mueller sono estremamente chiare. Esse ci fanno intuire che i backlink non sono più un fattore di primo livello per classificarsi bene tra i risultati di ricerca.
Mueller, poi, ha spiegato che lo stesso si è verificato con le keyword e con i testi nascosti (un tempo molto usati). Il loro abuso ha portato Google a diminuirne il peso come fattori per la classificazione di una pagina internet.
L’analista ha spiegato che, a volte, con il suo team analizza alcune pagine con un buon posizionamento. Nella maggior parte dei casi scopre che esso non è dovuto ai backlink o alle keyword, ma ad altri fattori.
Come comportarsi
Acquistare backlink, quindi, resta solo uno dei tanti modi per migliorare di qualche punto il posizionamento su Google.
Oltre ai backlink, infatti, ci sono tantissimi altri fattori che vengono presi in considerazione per il posizionamento di una pagina.
Google, ovviamente, non li rivelerà mai per evitare che qualcuno raggiri il loro algoritmo. Tutto quello che possiamo fare è sperimentare, dando un occhio di riguardo anche a ciò che sino ad ora abbiamo sempre trascurato.