Facebook Segnalerà agli Utenti le Pagine Web Più Vecchie di 90 Giorni

Facebook sta per aggiornare l’interfaccia utente con una nuova funzione.

Essa aiuterà molto la diffusione di notizie veritiere, ma danneggerà le pagine web più vecchie.

Se una pagina web contenuta in un link col quale interagiremo dovesse essere più vecchia di 90 giorni, infatti, il social network ce lo segnalerà.

Facebook Età Pagine Web
Schermata di esempio che ci mostra come sarà la notifica che ci avvertirà che il contenuto di un link è più vecchio di un anno.

Facebook: notifica ci avvertirà se condivideremo un link “vecchio”

Facebook sta aggiornando la sua interfaccia con un nuovo tipo di notifica, che potrebbe ridurre l’afflusso di traffico verso le pagine web più anzianotte.

In futuro, infatti, il social network avviserà gli utenti quando proveranno a condividere un articolo o una pagina web che ha più di 90 giorni.

La notifica è progettata per dare agli utenti la possibilità di riconsiderare la condivisione dell’articolo. Essi possono tornare alla schermata in cui si trovavano o continuare a condividere la pagina web.

Un esempio di come funzionerà la notifica è presente nell’immagine all’inizio di questo articolo.

90 giorni è la soglia minima di età di una pagina web affinché venga mostrata questa notifica. Il social network, però, segnalerà anche quando un articolo è molto più vecchio.

“Per essere sicuri che le persone decidano in maniera informata cosa condividere su Facebook senza che il contesto delle cose che vogliono condividono sia poco chiaro, verrà visualizzata una schermata di notifica quando esse faranno clic sul pulsante di condivisione su articoli di età superiore a 90 giorni. Non impediremo la condivisione, ma consentiremo alle persone di continuare a condividere una pagina web se esse dovessero decidere che un articolo è ancora rilevante”.

Il perché di questa scelta

John Hegeman, vicepresidente Facebook per quanto riguarda feed e storie, afferma che diversi mesi di ricerca interna hanno rilevato che la contemporaneità di un articolo sia fondamentale quando gli utenti decidono cosa leggere, se fidarsi di cosa hanno letto e condividerlo.

Ci troviamo davanti al classico caso di un aggiornamento con vantaggi indubbi per gli utenti e un impatto negativo sui proprietari dei siti web.

Infatti, ci saranno sicuramente meno condivisioni di “vecchi” articoli sul social network a causa di questo aggiornamento. Esso, quindi, “ruberà” un bel po’ di traffico agli editori.

La situazione, come al solito, è più complessa di quello che appare a prima vista.

In linea generale, infatti, un articolo che ha 90 giorni non è esattamente storia antica. Un esempio sono i tutorial su come finire un videogioco o come cucinare un dolce. Un articolo sul COVID-19 scritto 90 giorni fa, invece, potrebbe essere già gravemente obsoleto.

A parer nostro, il social network dovrebbe lavorare sul riconoscimento del contenuto degli articoli, altrimenti rischia di ridurre drasticamente anche le condivisioni di quegli articoli evergreen.

La scelta del social network, però, non è totalmente campata in aria. Anche molti organi di informazione, in passato, hanno espresso la loro preoccupazione per il ritorno in circolazione di notizie vecchissime ed ormai fuori contesto.

Facebook in un suo comunicato stampa ha dichiarato:

“Gli editori di notizie, in particolare, hanno espresso preoccupazione per la condivisione di notizie molto vecchie.

Alcuni editori di notizie hanno già preso provvedimenti per affrontare questo problema sui propri siti web, etichettando in modo evidente articoli più vecchi per impedire che le notizie obsolete vengano utilizzate in modo fuorviante”.

Sembra che gli editori stiano facendo del loro meglio per impedire la condivisione accidentale di vecchi articoli spacciati come notizie attuali.

Il problema reale: gli utenti condividono senza leggere i contenuti

Come ha detto anche Facebook nella citazione riportata sopra, gli editori stanno facendo di tutto per rendere più visibili le date di pubblicazione degli articoli.

Se gli utenti fossero proattivi sul controllo delle date degli articoli prima della condivisione, questa notifica non sarebbe necessaria.

Sfortunatamente, non è raro che gli utenti condividano contenuti senza prima fare clic sul link ad essi correlato. È chiaro che è impossibile sapere la data di pubblicazione di un articolo, se lo si condivide senza leggerne neanche il contenuto.



Gli utenti, purtroppo, si fermano al titolo!

Questo è diventato un problema enorme sui social media. Twitter, nelle scorse settimane, ha implementato anche esso misure simili.

Twitter, infatti, sta attualmente testando una funzione che avvisa gli utenti quando provano a ritwittare un link su cui non hanno fatto clic e del quale, quindi, non hanno letto il contenuto.

La funzione in test di Twitter è limitata ad Android per il momento.

Non è chiaro quali utenti visualizzeranno questa notifica in questa prima fase di test. Facebook non ha detto nulla circa il fatto che si tratti di un test chiuso o meno.

Il social network testerà molte funzioni simili nei prossimi mesi.

“Per i post con link che menzionano il COVID-19, stiamo considerando di utilizzare una schermata di notifica simile, che fornisce informazioni sulla fonte del link e indirizza le persone al centro informazioni sul COVID-19 per permettergli di reperire informazioni sanitarie affidabili ed ufficiali.

Offrendo un contesto più trasparente e chiaro, il nostro obiettivo è rendere più semplice per le persone identificare i contenuti che sono contemporanei, affidabili e di maggior valore per loro”.

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Atletico, salutista, non procrastinatore, sensibile. Vincenzo Napolitano non è nulla di tutto ciò. Scrive cose di marketing (soprattutto digitale) per Notizie.Business.

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