I 10 Stati con IVA più alta d’Europa

L’IVA è l’Imposta sul Valore Aggiunto e viene applicata, appunto, sul valore aggiunto di ogni fase di produzione o scambio di un bene/servizio.

L’imposta sarà applicata da aziende o privati che forniscono i suddetti prodotti/servizi a clienti residenti nel loro stesso Stato. A pagarla sarà proprio chi acquista.

In Italia l’IVA è pari al 22% del corrispettivo, anche se esistono alcuni casi in cui viene applicata un’aliquota ridotta. Ad esempio viene applicata IVA al 4% sui prodotti definiti di “primaria importanza”. Al 10% invece su prodotti/servizi inerenti al settore turistico, e su alcuni prodotti alimentari.

Dall’anno prossimo potrebbe scattare la clausola IVA di salvaguardia che farà aumentare l’aliquota ordinaria dal 22 al 25,2% e la ridotta dal 10 al 13%. Rischiando di diventare il secondo paese con IVA più alta d’Europa (attualmente undicesimi).

Ogni Stato UE può decidere autonomamente l’aliquota da applicare alla vendita di beni/servizi.

Se ti interessa questo tipo di classifiche e statistiche, leggi anche: “I 10 Stati UE dove le aziende pagano più tasse”.

In questo articolo vi indicheremo i 10 Stati con IVA più alta d’Europa.

10 – Irlanda

La classifica dei 10 Stati con IVA più alta d’Europa si apre con l’Irlanda. L’aliquota è pari al 23%, leggermente più alta di quella italiana. Il Governo aveva anche pensato ad una “IVA” light, ma poi non se n’è fatto più nulla.

IVA: 23%

9 – Polonia

Stessa IVA anche per la Polonia, anche se negli ultimi anni il Paese sta ideando ed applicando nuove riforme fiscali. Il sistema fiscale del paese si sta ristrutturando gradualmente. Tra le ultime novità segnaliamo il regime di patent box al 5% per redditi derivanti da marchi e brevetti.

IVA: 23%

8 – Portogallo

Insieme a Irlanda e Polonia, c’è il Portogallo, anch0esso con IVA pari al 23%. Come per l’Italia, anche in Portogallo esistono vari tipi di aliquote, quelle ridotte sono pari al 6% ed al 13%.

IVA: 23%

7 – Finlandia

Un gradino più in alto troviamo la Finlandia, che nonostante ciò risulta sempre la più conveniente (sul piano IVA) dei Paesi Scandinavi. Le aliquote ridotte sono abbastanza “alte” e si attestano sul 10 e 14%.

IVA: 24%

6 – Islanda

Anche per l’Islanda l’IVA si attesta al 24%. C’è da dire però che il governo dell’isola sta attuando nuove ed importanti riforme al riguardo. Ha infatti già introdotto un sistema fiscale che permette agli acquirenti di ricevere il rimborso dell’IVA (soprattutto riguardo il settore turismo).

IVA: 24%

5 – Grecia

La Grecia non riesce proprio a riprendersi dal default di circa un decennio fa. Per quanto riguarda l’IVA, si attesta al 24% proprio come per Islanda e Finlandia. Segnaliamo il recente taglio dell’IVA su prodotti alimentari, bevande e soggiorni in hotel.

IVA: 24%

4 – Danimarca

La Danimarca è sicuramente uno dei Paesi con IVA più alta d’Europa. Non ci sono nuove riforma fiscali (sull’IVA in corso), e segnaliamo inoltre l’assenza di aliquote ridotte. Qui anche i beni di primissima necessità (ad es. medicinali) vengono venduti con IVA al 25%.



IVA: 25%

3 – Svezia

Sul podio c’è la Svezia, anch’essa con IVA pari al 25%. A differenza della Danimarca però, come quasi tutti i Paesi UE, possiede aliquote ridotte per beni di prima necessità. Stiamo parlando di aliquota al 6 o 12%.

IVA: 25%

2 – Norvegia

Non fa parte della UE, ma essendo geograficamente posizionata nell’Eurozona, abbiamo voluto inserirla in classifica. Come per gli altri paesi Scandinavi, l’IVA in Norvegia è pari al 25%, una delle più alte di tutta Europa. Non finisce qui perché non è previsto in nessun caso il rimborso dell’IVA. Ci sono però le aliquote ridotte, pari al 12 e al 15% (comunque abbastanza alte).

IVA: 25%

1 – Ungheria

E’ indubbiamente lo Stato con IVA più alta d’Europa, pari addirittura al 27%. L’Ungheria sembrerebbe quindi una nazione da evitare sul fronte degli acquisti e degli investimenti, ma invece non è così. Esistono aliquote ridotte pari al 15 o al 5% (una delle aliquote ridotte più basse d’Europa) e numerosi sconti d’imposta (soprattutto per settori in cui sono previsti ricerca e sviluppo). Segnaliamo inoltre una bassissima tassazione dei redditi.

IVA: 27%

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About Vincenzo F

Grande appassionato di economia e finanza, mi piace scrivere su mercati, indici, azioni, investimenti e tutto ciò che riguarda questo settore. Studio costantemente l'andamento dei mercati, e sono sempre alla ricerca di rialzi e ribassi. Ho fatto in tempo a comprare un monolocale e un pc. Tutto il resto l'ho investito.

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