Imprese in più sedi? Ecco come richiedere online la cassa integrazione

Nuovi dettagli sono stati diffusi dall’Inps per la cassa integrazione imprese plurilocalizzate e con richieste da poter eseguire direttamente sul sito dell’Inps. Da pochi giorni, infatti, è operativo un servizio online che permette un più facile inserimento delle domande per erogazioni dei pagamenti più veloci anche per le imprese in più sedi.

domande online

Le precedenti normative per le imprese operanti in più regioni del territorio italiano

Chi ha imprese plurilocalizzate ovvero collocate in più sedi, può presentare la domanda per cassa integrazione in modo abbastanza agile. Tuttavia, è da seguire per bene le varie direttive Inps contenute sul suo sito ufficiale e relative soprattutto a queste realtà.

Per questo mese di Giugno, due sono le principali comunicazioni da tenere a mente rispetto a quella precedente del 07 maggio. La prima è sul messaggio numero 2328 del 04 giugno 2020. E prevedeva la possibilità di inviare una unica richiesta tramite Pec per presentare la domanda di cassa integrazione in modo più semplificato, con riferimento alle varie imprese in più sedi sul territorio nazionale.

La seconda, è sul messaggio numero 2503 del 18 giugno 2020. Quest’ultima, riguarda le modalità operative con cui da oggi è possibile presentare una domanda per cassa integrazione tramite procedura online.

Come presentare domanda online di cassa integrazione per imprese in più sedi

Come funziona la nuova procedura online per la presentazione delle domande di cassa integrazione per imprese plurilocalizzate? Sul portale dell’Inps è presente una apposita opzione dal nome Cig e Fondi di solidarietà nella classica sezione “sui servizi per aziende e consulenti”.

Al suo interno, l’impresa potrà poi inserire la domanda in relazione alle singole unità produttive. Tale procedura, vale anche nel caso in cui l’Inps abbia comunque autorizzato con apposito Decreto la concessione della cassa integrazione per tutte le unità operative presenti sul territorio.

In questo modo, sarà possibile una maggiore interazione con il loro status del relativo monitoraggio del tempo massimo concesso dall’ultimo Decreto del Governo e rispetto alle settimane massime concesse per questo provvedimento valide proprio per singola unità produttiva dell’impresa.

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