Come Aprire un E-Commerce – Strategie, Piattaforme e Possibili Guadagni

Probabilmente chi si trova a leggere questo articolo ha già piena consapevolezza di quanto sia importante oggi poter fare acquisti comodamente seduti da casa: pochi click, qualche giorno d’attesa ed ecco il corriere con il nostro pacchetto ordinato su Amazon!

Come Aprire un e-Commerce

come aprire un ecommerce

Chiunque abbia velleità imprenditoriali a questo punto potrebbe pensare al commercio on line come una facile opportunità di guadagno alla portata di tutti e soprattutto un’impresa fattibile con un investimento economico davvero ridotto, se non addirittura prossimo allo zero.

Bene, per evitare equivoci occorre partire da un punto fermo: creare e gestire un e-commerce è tutt’altro che un hobby estemporaneo, richiede impegno, perseveranza, investimento sia di denaro che ( soprattutto!) di tempo.

La crescita esponenziale della vendita online negli ultimi anni è sicuramente sintomatica di una tendenza evidente del comportamento d’acquisto della popolazione mondiale che ha accesso a Internet.

Ciò significa che per poter sfruttare al meglio questo trend occorre avere conoscenze e competenze, occorre avere un’idea – per quanto di massima – di cosa fare, come farlo e soprattutto occorre individuare degli obiettivi realmente raggiungibili.

Scopo del nostro articolo sarà pertanto quello di esaminare quali sono tutti i passaggi necessari per poter rendere concreto il vostro progetto di vendita online, per avviare, in altri termini, il vostro e-commerce di successo

 

1. Come creare un E-Commerce da zero: l’importanza strategica dell’idea di partenza

 

Un’ottima ragione a vantaggio di chi intende aprire un e-commerce è la possibilità di vendere prodotti e servizi di qualunque tipo in qualsiasi luogo.

Potersi rivolgere a chiunque è probabilmente il sogno di ogni venditore, ma se la premessa appena formulata è assolutamente vera a livello teorico, lo è molto meno nel concreto, a meno che non vi chiamate Jeff Bezos e siete i proprietari di Amazon.

La ragione principale di questo brusco richiamo alla realtà è piuttosto intuitivo: dato per scontato che la vostra capacità di investimento è limitata, perché in quell’oceano immenso che è la Rete un utente dovrebbe rivolgersi proprio a voi?

Appare evidente che la scelta del prodotto/servizio o dei prodotti/servizi da vendere risulta essere quindi di primaria importanza

Vediamo quindi di tracciare alcuni principi di base che risulteranno utili per chi è alle prime armi con il mondo e-commerce e non sa da dove cominciare:

  • Partire da un ambito che si conosce e verso cui si nutre un interesse è un ottima base di partenza nella scelta del prodotto/servizio perché permette di promuovere in modo più efficace il nostro e-commerce;
  • Risolvere un bisogno, una necessità, un’urgenza del consumatore, ossia considerare l’ABC del marketing;
  • Valutare attentamente il proprio budget a disposizione e tutti quegli elementi fondamentali (costi, previsione delle vendite, punto di pareggio etc) per una corretta gestione finanziaria di qualunque attività;
  • Scegliere un prodotto con pochi competitors è fondamentale per poter entrare in un mercato, “restringendo il cerchio” e focalizzandosi su un numero relativamente limitato di informazioni di cui tener conto;
  • Essere unici, distinguendosi dai concorrent , ovvero individuare il propriovantaggio competitivo che permette di rispondere alla fatidica domanda iniziale: perché scegliere proprio il vostro prodotto?

Bene, una volta scelto il prodotto da vendere, il passaggio successivo è quello di trovare il cliente, fargli sapere che noi esistiamo e che possiamo soddisfare il suo bisogno: facile a dirsi, difficile a farsi…oppure no? Per scoprirlo, non rimane che proseguire nella lettura…

 

2. A chi mi sto rivolgendo: come conoscere il proprio target grazie alle buyer personas

 

Immaginiamo ora di aver trovato il prodotto ideale da vendere per cui il passo successivo è trovare il modo giusto per comunicarlo al cliente: già ma chi è il nostro potenziale cliente?

Pensando all’immensità della Rete, una risposta istintiva potrebbe essere “Chiunque!” ma sarebbe una risposta errata: pur essendo il nostro sito potenzialmente accessibile a tutti, solo chi è realmente interessato ad un prodotto come il nostro si rivolgerà a Google ( o a qualsiasi altro motore di ricerca) per digitare le parole chiave che lo condurranno al nostro sito.



Quindi, dovremmo impostare la comunicazione del nostro sito rivolgendoci direttamente al nostro cliente-tipo. Già, ma chi è il nostro cliente ideale e soprattutto come facciamo a definirlo?

Qui entra in gioco il concetto di buyer persona(s) dove per buyer persona intendiamo il ritratto del tipo di cliente che noi immaginiamo interessato al nostro prodotto.

Usando un po’ di sana immaginazione dobbiamo pensare all’identikit del nostro cliente tipo, avendo in mente una persona in carne ed ossa, con caratteristiche specifiche, gusti, preferenze etc.

Una serie di domande utili da porsi per individuare la propria buyer persona, potrebbero essere le seguenti:

  • Quanti anni ha? Da dove viene? Che lavoro svolge?
  • Quali sono i suoi valori di riferimento? Quali I suoi interessi? Qual è il suo carattere? Che livello di istruzione ha?
  • Che utilizzo fa di Internet? Quali siti frequenta?

Queste sono domande basilari che chiunque dovrebbe porsi nel momento in cui cerca di individuare il suo target, ma chiaramente a quelle che abbiamo elencate potrebbero aggiungersene altre per sviluppare in modo ancora più dettagliato il prototipo del nostro cliente ideale.

Avere in mente una persona reale con caratteristiche specifiche, permette di focalizzare gli sforzi impostando un tipo di comunicazione coerente con i nostri obiettivi: è proprio questa l’importante funzione delle buyer personas!

3. Imparare da chi è più bravo: uno sguardo ai competitor

 

Abbiamo già accennato all’importanza dei competitors e soprattutto alla necessità di distinguersi dalle loro proposte.

Chiunque abbia dimestichezza con il marketing sa bene che esiste uno strumento efficace che rappresenta il primo passo da compiere per una corretta pianificazione strategica: la SWOT Analysis.

L’acronimo SWOT sta ad indicare quattro aspetti fondamentali di cui tener conto prima di intraprendere qualsiasi azione:

  • Strenghts (Punti di Forza)
  • Weaknesses  (Punti di Debolezza)
  • Opportunities  (Opportunità)
  • Threats  (Minacce)

I primi due punti (forze e debolezze) descrivono fattori interni che riguardano la propria azienda o il proprio business, mentre gli altri due (opportunità e minacce) sono considerati fattori esterni che influiscono in modo rilevante sul business stesso.

La matrice che deriva dall’analisi di ciascuno di questi fattori, permette di chiarire al meglio le caratteristiche del proprio business e del mercato in cui si opera

Grazie alle informazioni raccolte dalla SWOT Analysis, la pianificazione strategica fa un enorme passo in avanti, che porta inevitabilmente a focalizzarsi su alcuni decisivi quesiti chiave:

  • Cosa fanno i competitor che io non faccio?
  • Cosa fanno meglio di me?
  • Cosa non fanno che potrei fare io?
  • Cosa fanno male che io potrei fare meglio?
  • Le opportunità dei miei competitors sono migliori delle mie?
  • Quale minacce di mercato affrontano i miei competitor? Posso approfittarne?

Siamo arrivati quindi ad un punto di svolta nel nostro articolo, perché abbiamo concluso l’analisi di alcuni fondamentali aspetti strategici ( idea di base, target, competitors).

Nella seconda parte , ci occuperemo di analizzare, invece, gli aspetti prettamente tecnici che permettono di avviare il nostro e-commerce iniziando la nostra analisi dalla scelta della piattaforma che lo ospiterà.

4. Come scegliere la piattaforma più adatta alle vostre esigenze: le migliori piattaforme online

 

Sono due le opzioni principali per coloro che intendono aprire un e-commerce:

  1. Utilizzare piattaforme gratuite e già completamente configurate: questa soluzione è consigliata per coloro che hanno esigenze basilari,e magari intendono “farsi le ossa” prima di passare ad un e-commerce maggiormente professionale;
  2. Installare un CMS (Content Management System), ovvero un software professionale che permette di configurare un e-commerce in ogni suo aspetto

Sulla prima soluzione ci soffermeremo brevemente, mentre daremo maggiore spazio alla seconda opzione, andando ad analizzare nel dettaglio i CMS più utilizzati per l’apertura di un e-commerce.

Per chi non ha particolari conoscenze tecniche ( vedremo in seguito quali), ha esigenze limitate oppure semplicemente sta muovendo i primi passi nell’ambito e-commerce, è consigliabile l’utilizzo di piattaforme gratuite come One Minute Site, Jimdo o Wix.

Le piattaforme che abbiamo appena citato hanno alcune caratteristiche in comune, che le rendono particolarmente utili e apprezzate per chi non ha grandi esigenze:

  • Permettono di aprire gratuitamente il proprio shop online;
  • Basta una semplice registrazione per accedere alla configurazione guidata;
  • Offrono anche servizi aggiuntivi ( a pagamento) per personalizzare e migliorare il proprio negozio

Chiunque invece intende fare sul serio da subito, è inevitabile che si rivolga ai cosiddetti CMS: vediamo ora quali sono quelli più diffusi.

  • Magento: è uno dei migliori CMS, disponibile in diverse lingue, con molteplici funzionalità ( tra cui l’integrazione con e-Bay ) che lo rendono assolutamente completo e professionale. Di contro, è un gestionale complesso che richiede uno studio approfondito per essere utilizzato al meglio. Non per tutti;
  • Prestashop:  ottimo CMS, considerato dagli utenti più semplice da utilizzare rispetto a Magento, anche grazie ad un pannello di amministrazione decisamente intuitivo. Ottima anche l’assistenza garantita dalla community di utenti. Aspetto negativo è la necessità di installare diverse estensioni, la maggior parte a pagamento;
  • WooCommerce: questo CMS è in realtà un’estensione di WordPress    ( nota piattaforma che permette di creare in primis blog) usata per l’e-commerce. Accessibile a tutti, WooCommerce permette di creare un e-commerce di buon livello, facilmente gestibile anche da utenti non particolarmente esperti.Anche in questo caso un limite può essere rappresentato dalla necessità di estensioni a pagamento;
  • Joomla: ancora una voltaci troviamo di fronte ad un CMS piuttosto intuitivo e semplice da utilizzare ( anche se meno rispetto a WooCommerce), con un’ottima community di utenti a far da supporto.Un problema ricorrente è numero relativamente alto di errori a livello codice, che risulta però aperto e quindi accessibile agli esperti di programmazione;
  • Drupal: infine, abbiamo un CMS particolarmente amato dagli utenti più esperti che hanno una minima padronanza di programmazione, perché è altamente personalizzabile e garantisce ottime performance. Sicuro, veloce e all’avanguardia, Drupal viene utilizzato per la creazione di e-commerce di grandi dimensioni. Il grande vantaggio dell’avere numerose funzioni personalizzabili è chiaramente un limite per utenti alle prime armi, che non possono fruire di questo vantaggio se sprovvisti di adeguate competenze tecniche

Una piccola precisazione prima di concludere questa sezione: tutti questi software sono utilizzabili gratuitamente nella loro versione base ( che varia in funzioni da CMS a CMS) ma – come più volte sottolineato – le estensioni sono praticamente sempre a pagamento.

5. Tutti i principali aspetti tecnici di cui tener conto per progettare e gestire al meglio il proprio negozio on line

 

Ora che abbiamo la piattaforma, manca tutto il resto … quindi, cosa fare? Senza ulteriori indugi, andiamo ad analizzare quali sono gli altri aspetti fondamentali che permetteranno al nostro e-commerce di essere attivo e fruibile a tutti

5.1 Scelta del dominio

Quale parola scelgo per il dominio del mio e-commerce?

Per rispondere a questa domanda bisogna partire escludendo i domini già registrati, scegliendo un dominio che l’utente facilmente possa associare al nostro negozio on line: solitamente è buona prassi scegliere o il nome legale della propria attività, oppure – meglio ancora –  un nome composto da parole chiave legate agli oggetti/servizi che intendiamo vendere.

Come vedremo meglio in seguito ( quando ci occuperemo di SEO ), la scelta di alcune parole chiave piuttosto che altre va pensata in modo funzionale alle ricerche dei nostri possibili clienti

Una volta scelte le parole chiave, e verificata la disponibilità del dominio stesso ( tramite appositi servizi web come DomainsBot) occorre infine acquistarlo tramite una delle numerose aziende online ( Register, Siteground, Aruba,GoDaddy etc.)

che offrono questo servizio

5.2 Gestione del catalogo

Come per qualsiasi attività di vendita – sia online sia off line – è di primaria importanza la scelta dei prodotti che il cliente può trovare in catalogo,possibilmente nel modo più facile possibile.



Per fare ciò, occorre curare in primis la scheda prodotto di ogni articolo, completa di foto e descrizione esaustiva delle caratteristiche del prodotto stesso.

Inoltre, è buona prassi associare un codice univoco ad ogni prodotto, in modo da non avere problemi nel momento della spedizione.

5.3 Gestione magazzino e spedizioni

La gestione del magazzino e delle spedizioni sono aspetti di primaria importanza per qualunque forma di commercio, quindi anche per le-commerce.
Una strategia molto comune nel commercio elettronico è il cosiddetto dropshipping. su cui focalizzeremo la nostra attenzione.

In cosa consiste il dropshipping? Tramite questa strategia è possibile delegare la gestione del magazzino a terzi, che si occupano di far transitare la merce fino al cliente finale: in questo modo l’unico aspetto di cui occorrerà occuparsi in prima persona sarà quello di ricevere gli ordini tramite il proprio e-commerce e trasmetterli al fornitore che si occuperà di far arrivare gli ordini a destinazione.

I vantaggi del dropshipping sono innegabili, sia in termini di spese ( basti pensare all’assenza di merce invenduta!), sia in termini di tempo ( e grattacapi!) risparmiati.

Probabilmente il principale difetto del dropshipping riguarda le tempistiche d’attesa delle consegne, che inevitabilmente rischiano di allungarsi

5.4 Metodi di pagamento

Affinchè il cliente arrivi a completare i suoi acquisti sul nostro e-commerce, occorre che sia facilitato al momento del pagamento:questo significa che più modalità di pagamento riusciamo ad offrire, più alta sarà la possibilità che l’ordine si concluda positivamente.
Bonifico bancario,contrassegno alla consegna,  carte prepagate, PayPal sono i più diffusi metodi di pagamento di cui ogni buon negozio elettronico che si rispetti deve essere fornito.

In particolare PayPal è l’ideale per le transazioni on line visto che è stato pensato appositamente per questo: la sua peculiarità infatti consiste nel garantire gli acquisti online, anche tramite il rimborso nel caso di eventuali truffe

5.5 Cura dei contenuti e della Seo

La cosiddetta SEO (Search Engine Optimization) permette a qualunque sito di essere rintracciabile tramite i motori di ricerca, per cui appare evidente come risulti fondamentale occuparsi di questo aspetto.

L’argomento sarebbe veramente lungo e complesso da affrontare in modo appropriato, per cui ci limiteremo a trattare brevemente solo uno degli aspetti che Google premia in termini di posizionamento sul suo motore di ricerca: la qualità dei contenuti.

Alcune domande chiave possono aiutare ad orientarsi:

  • Sono contenuti appropriati, coerenti ed interessanti?
  • Sto rispondendo alle domande dei miei clienti?
  • Le descrizioni dei prodotti sono incisive? Aiutano a vendere il mio prodotto?
  • I miei clienti sono motivati ad ultimare l’acquisto?
  • Espongo chiaramente come si utilizza il mio prodotto?

Questi sono chiaramente solo degli esempi, ma tali quesiti hanno la funzione di aiutare a pensare “come pensa il cliente”, in modo da poter proporre dei contenuti davvero interessanti e pertinenti, che invoglino il cliente a rimanere con piacere nel sito, prima di completare l’acquisto

5.6 Come promuovere il sito: il sempiterno marketing al tuo servizio

Nella complessa gestione del nostro negozio elettronico, non dobbiamo mai dimenticare che il fine ultimo di un e-commerce è vendere, e in tale direzione devono convergere tutti i nostri sforzi.

Questo significa che più traffico portiamo nel nostro e-commerce, più aumenteranno le possibilità di vendita dei nostri prodotti, soprattutto se il tipo di utenti che visiteranno il nostro sito rappresentano un target di qualità, ovvero di utenti disposti a convertire le loro visite in acquisti.

Affinchè ciò avvenga, bisogna veicolare i clienti attraverso tutti i canali di marketing a nostra disposizione. Nella fattispecie:

  • Campagne pubblicitarie a pagamento come Google Adwords
  • Social media (Facebook, Youtube etc.)
  • Forum tematici
  • Email Marketing 
  • Blog 
  • Network di affiliazione
  • Motori di comparazione dei prezzi

Chiaramente bisognerà fare una scelta iniziale di quali canali usare ( in base agli obiettivi) e quanto investire su ognuno.

6. Puntare alla vetta si può: alcuni suggerimenti utili per un e-commerce di successo

Bene, siamo quasi giunti al termine del nostro lungo articolo, dove abbiamo visto alcuni dei numerosi aspetti da prendere in considerazione per avviare un e-commerce.

Siamo sicuri che il nostro intraprendente lettore avrà già cominciato a mettere in pratica le nozioni apprese finora: non ci rimane quindi che salutarlo con un piccolo cadeau finale, ovvero cinque utili consigli per rendere il proprio negozio on line un e commerce di successo!

  1. Il segreto del successo….sono le persone! Diviene quindi fondamentale saper scegliere i collaboratori giusti che vi affiancheranno. Web developer, User Experience Designer, Seo Specialist, Social Media Manager sono solo alcune delle figure chiave per far decollare il vostro progetto… budget permettendo!
  2. Curare la user experience, ovvero la semplicità di navigazione del sito stesso. L’utente non dovrebbe mai perdersi in un sito troppo complesso per cui i pulsanti della home page, delle varie sezioni e del carrello devono essere sempre visibili e a portata di click!
  3. Il tempo è denaro, soprattutto nel processo d’acquisto! Per cui diventa fondamentale calcolare i passaggi e il tempo necessari per ultimare l’acquisto. E’ piuttosto intuitivo che un processo d’acquisto troppo complesso e farraginoso spazientisca il cliente, portandolo ad uscire dal nostro sito.
  4. Curare la propria immagine on line vuol dire fare attività di branding, farsi riconoscere, distinguersi dai competitors. Per questo occorre attentamente monitorare come si viene percepiti su social e forum, ed utilizzando gli stessi social in modo opportuno e pertinente. Proprio in virtù di ciò, ha acquisito grande importanza il ruolo del social media manager.
  5. Monitorare costantemente il sito ovvero utilizzare Google Analytics , il servizio gratuito di Google per monitorare il proprio sito web.

Tramite tale servizio sarà possibile analizzare le statistiche e i dati relativi agli accessi degli utenti nel vostro sito internet: numero di visite, numero di utenti, pagine con maggior numero di visite, area geografica da cui sono stati effettuati gli accessi, in che modo gli utenti hanno trovato il sito etc.

Consiglio bonus: learning by doing! Ad alcuni potrà sembrare retorico, ma non ci stancheremo mai di ripetere l’importanza fondamentale della formazione continua.

La grande fortuna di chi intende intraprendere un percorso come quello che abbiamo descritto nel nostro articolo, sta nel poter accedere a tutte le informazioni utili in modo completamente gratuito tramite il web stesso. Chiaramente leggere dei libri a tema non può far che bene, ma allo stesso tempo la possibilità di reperire tutte le risorse necessarie via web è una straordinaria opportunità accessibile a chiunque.

Per cui il senso del nostro consiglio finale ( forse un po’ paternalista, lo ammettiamo!) si può racchiudere in due semplici parole: studiate e smanettate!

 

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