Posizionamento su Google: SEO e Strategie per il 2021

Un buon posizionamento su Google è ormai essenziale affinché un sito web abbia successo.

Per poter riuscire a piazzarsi bene tra i risultati del famoso motore di ricerca, però, bisogna rispettare alcune regole SEO. Esse, purtroppo, cambiano spesso e bisogna aggiornarsi continuamente per restare al passo coi tempi.

Certo, potete affidarvi alla pubblicità online per attrarre visitatori sul vostro sito. Finita la campagna pubblicitaria, però, ritornerete nell’anonimato. Conoscere bene come fare SEO, quindi, è essenziale per avere successo sul web.

In questo articolo andremo a vedere quali sono le regole SEO da rispettare nel 2020 per ottenere un buon posizionamento su Google. Vi diremo cosa non è cambiato rispetto agli scorsi anni e cosa bisogna fare per restare al passo con i tempi.

Mettetevi comodi e prendetevi un po’ di tempo per voi. Questo articolo potrebbe farvi capire come raggiungere ottimi risultati nelle ricerche Google e raggiungere costantemente tantissimi utenti!

posizionamento google

Posizionamento su Google: in cosa consiste? 

Google è, senza ombra di dubbio, il motore di ricerca più importante al mondo.

Essere in prima pagina per una determinata keyword ricercata su Google, nella stragrande maggioranza dei casi, equivale al garantirsi un grande numero di visite al proprio sito.

Per avere un buon posizionamento su Google, però, è necessario conoscere bene le regole del mondo SEO.

Fare SEO, acronimo di “Search Engine Optimization”, vuol dire mettere in pratica una serie di tecniche che ci permetteranno di apparire tra i primi risultati che un motore di ricerca dà ad un utente che effettua una ricerca.

Col passare degli anni, purtroppo, fare SEO è diventato sempre più complicato. Un tempo bastava riempire un testo con la keyword che ci interessava e la presenza in prima pagina era garantita. Ora ciò non è più sufficiente.

L’algoritmo dei motori di ricerca (nel nostro caso Google) diventa ogni anno più “intelligente”. Ogni anno, quindi, bisogna aggiornarsi e capire come Google “ragionerà” quando andrà ad effettuare una ricerca.

Tutta questa fatica, che potrebbe apparire inutile, in realtà è necessaria per garantirci traffico organico.

Traffico organico vs traffico a pagamento

Ottenere un buon posizionamento su Google serve, fondamentalmente, per generare traffico organico.

Quest’ultimo è quel tipo di traffico che si genera in maniera “naturale”. Ad esempio, un utente che cerca su Google “pizza” e clicca su uno dei risultati non sponsorizzati che gli vengono forniti, genera traffico organico per il sito che va a visitare.

Caso contrario è quello dell’utente che clicca su un risultato sponsorizzato o che visita un sito passando attraverso un qualsiasi tipo di pubblicità. In questa caso ci troviamo difronte a traffico a pagamento.

Il tipo di traffico preferito dai gestori di un sito, ovviamente, è quello organico.

Esso, infatti, è generato da utenti che trovano il sito gratuitamente.

Il traffico a pagamento ha il grande vantaggio di generare un gran numero di visite durante il periodo della campagna pubblicitaria. Finita quest’ultima, però, ritorneremo nell’anonimato. Il traffico a pagamento, inoltre, è inutile al fine di ottenere un buon posizionamento su Google.



Avere tanto traffico organico, invece, è indice di un ottimo lavoro dal punto di vista SEO. Il traffico organico, inoltre, “non sparisce “come quello a pagamento alla fine della campagna pubblicitaria. Esso durerà per molto tempo (per sempre, se i parametri SEO non cambiano e quella keyword resta in voga).

In pratica, l’obiettivo di ogni sito è quello di ottenere tanto traffico organico.

Posizionamento su Google: Strumenti e Fattori SEO

Per ottenere traffico organico le strade percorribili sono varie, ma la più importante è una: ottenere un buon posizionamento su Google.

È dimostrato, infatti, che i siti web che appaiono tra i primi risultati di ricerca Google per un determinata keyword sono quelli che generano più traffico organico.

Per ottenere un buon posizionamento su Google bisogna fare un ottimo lavoro dal punto di vista SEO.

Prima di spiegarvi quali sono gli accorgimenti e i trucchetti da sfruttare nel 2020, vi spiegheremo quali sono gli strumenti e le strategie di base che dovrete sfruttare.

Il fattore SEO più importante? La Link Building 

Nelle prime righe dell’articolo, vi abbiamo anticipato che l’algoritmo di Google analizza sempre più parametri prima di assegnare una posizione nelle ricerche ad un sito.

Uno dei parametri più importanti in assoluto sono i backlinks.

Essi consistono, nella pratica, a dei links che riconducono al nostro sito, ma che si trovano e provengono da siti esterni.

Immaginiamo di voler far ottenere un buon posizionamento su Google ad una pagina del nostro sito tramite link building.

Dovremo fare in modo che su pagine di altri siti, già ben posizionate su Google, compaia un link che riconduca alla nostra pagina (questo link in entrata verso il nostro sito viene chiamato backlink).

Parliamo di pagine già ben posizionate su Google per un motivo preciso!

Il famoso motore di ricerca, infatti, tende ad assegnare una sorta di autorità dal punto di vista SEO ai vari siti.

Più sarà alta questa SEO authority (detta anche, a seconda dei tools, Page Authority, Trust Flow, Zoom Authority, “web reputation”, etc), più il backlink presente su quella pagina sarà efficiente.

Le pagine su cui faremo posizionare i nostri backlink, inoltre, dovranno trattare un tema simile (quindi avere un contenuto attinente e pertinente) a quello della pagina a cui porta il backlink.

Se su un sito di ricette vado a piazzare un backlink che porta ad un sito di abiti da cerimonia, chiaramente, il backlink non renderà al massimo.

I modi di fare link building sono due e ve li illustriamo di seguito.

Contattare altri siti (sconsigliato)

Il modo basico di fare link building consiste nel contattare altri siti web e proporre ad ognuno di essi una collaborazione.

A questi siti, solitamente, potrai offrire denaro o la possibilità di posizionare i loro backlink sul tuo sito (assolutamente sconsigliato visto che, ultimamente, lo scambio links è penalizzato da Google).

Questo modo di agire, però, richiederà moltissimo tempo e non sempre potrai verificare bene se i siti ai quali ti rivolgi hanno una buona SEO authority. Ma soprattutto, non hai esperti SEO che ti scrivono gli articoli appunto in ottica SEO e che te li “spingono” dopo averli pubblicati.

Il nostro consiglio, quindi, è quello di avviare una strategia di Link Building già collaudata e che viene svolta interamente da esperti SEO.

Parliamo, ad esempio, di una campagna SeoMilitia

SEOMilitia (consigliato)

Grazie a SEOMilitia, potrai migliorare il tuo posizionamento su Google in brevissimo tempo.

SEOMilitia è uno strumento di web marketing offerto da AdCrescendo.com, azienda italiana leader nel settore SEO. Esso consente ai suoi utilizzatori di migliorare la web reputation e il posizionamento organico su Google dei loro siti.

I primi risultati con SEOMilitia si ottengono già dopo qualche settimana (in alcuni casi giorni) dall’avvio della campagna.

Ciò è possibile grazie ai seguenti quattro passaggi:

  1. Scrittura di un numero di articoli compreso tra i 10 e i 120. Gli articoli saranno di almeno 500 parole e saranno ottimizzati dal punto di vista SEO e delle immagini. Gli articoli, chiaramente, tratteranno un tema simile a quello della pagina a cui ricondurranno i backlink;
  2. Articoli pubblicati su un minimo di 10 e un massimo di 120 blog. Tutti questi blog sono di proprietà di AdCrescendo.com, hanno un ottimo posizionamento su Google ed hanno un’ottima Web Reputation e Trust agli occhi di Google;
  3. Campagna di posizionamento su Google degli articoli. A differenza dei semplici Gust Post, ogni articolo SeoMilitia oltre ad essere scritto in ottica SEO e ad essere pubblicato, verrà sottoposto a una mini-campagna di posizionamento su Google. Una piccola campagna SEO per ogni articolo pubblicato;
  4. Inserimento di backlink in ogni articolo. I backlink, ovviamente, ricondurranno al sito di chi si è affidato a SEOMilitia. In questo modo il sito guadagnerà posizioni su Google e migliorerà la sua Web Reputation grazie all’ottima campagna di link building.

Il servizio SEOMilitia è ideale per tutti quei siti web che hanno bisogno di attirare traffico organico.

I vantaggi offerti dal servizio SEOMilitia sono vari:

  • Ottimo posizionamento su Google del nostro sito
  • Miglioramento SEO authority del nostro sito
  • Campagna permanente: una volta conclusa la campagna, articoli e link non saranno rimossi, ma resteranno per sempre sul web!

L’efficacia e l’efficienza di SEOMilitia è testimoniata dai numerosi premi che ha vinto, tra cui:

  • Miglior strumento di web marketing 2016
  • Strumento SEO più venduto nel 2016
  • Strumento con la più alta soddisfazione da parte dei clienti

Costi SEOMilitia

Il rapporto qualità/prezzo di SEOMilitia è davvero alto. Rispetto ai servizi che offre, infatti, ha un prezzo molto basso.



Riassumiamo rapidamente i servizi che offre SEOMilitia:

  • studio delle parole chiave (e cioè delle stringhe di ricerca che i tuoi potenziali clienti utilizzano abitualmente sul web per cercare i tuoi prodotti/servizi);
  • studio della migliore strategia di comunicazione per non ottenere solo un beneficio SEO ma anche un campagna di visibilità che porti traffico;
  • pianificazione temporale della pubblicazione degli articoli (gli articolo verranno pubblicati e rilasciati gradualmente nel tempo)
  • redazione in ottica SEO degli articoli
  • pubblicazione su siti ben posizionati su Google degli articoli
  • campagna SEO autonoma per ogni singolo articolo
  • report dettagliato

Il tutto è offerto ad un prezzo estremamente vantaggioso. Potrete selezionare tra i seguenti 3 pacchetti:

Lumen.Farm

Oltre agli articoli SeoMilitia, puoi comprare guest post su Testate Giornalistiche e Siti presenti su Google News tramite Lumen.Farm.

Tramite Lumen.Farm, infatti, puoi selezionare chirurgicamente i singoli siti su cui andranno a finire i tuoi articoli.

Avrai a disposizione oltre 500 siti fra testate giornalistiche, siti presenti su Google News e blog tradizionali, potendo scegliere per metriche SEO, settore, zona, etc.

Il servizio include:

  1. redazione dell’articolo in ottica SEO scritto da copywriter esperto;
  2. pubblicazione del guest post sulla testata giornalistica/blog;
  3. articoli satelliti (link building) con link in uscita verso l’articolo comprato per amplificarne la portata SEO;
  4. servizio di invio comunicati stampa (ufficio stampa) ad oltre 500 giornali online. Questo ti permetterà, se l’argomento è di interesse, di ottenere ulteriori articoli su diverse testate… gratuitamente.

Ecco una piccola panoramica della piattaforma Lumen.Farm (della sezione relativa agli articoli SEO):

 

Scrittura in ottica SEO

Il testo contenuto in una pagina web, purtroppo o per fortuna, non è più l’unico strumento che possiamo utilizzare per migliorare il nostro posizionamento su Google. Ciò, però, non vuol dire che possiamo trascurarlo.

Il nostro consiglio, quindi, è quello di ottimizzare in ottica SEO i testi contenuti nelle pagine del tuo sito. Per fare ciò dovrai prendere una serie di accorgimenti.

Innanzitutto, dovrai fare in modo che il testo sia corretto grammaticalmente e piacevole alla lettura. Anche se non sembra, Google presta molta attenzione a questo aspetto.

Altra cosa a cui stare attenti è la densità nel testo della keyword che stiamo utilizzando. Essa, infatti, dovrà ripetersi in maniera abbastanza frequente, ma non innaturale. Google, infatti, si accorge di testi artificiosi e scritti con il solo fine di ripetere all’infinito la stessa keyword.

Al fine di controllare il testo possiamo utilizzare un’infinità di programmi presenti sul web, anche gratuitamente. Il più importante, a parer nostro, è Yoast SEO, disponibile come plugin per WordPress. Esso ci permette di verificare la leggibilità e l’ottimizzazione SEO del nostro testo. Inoltre, grazie a questo plugin potremo personalizzare anche lo snippet della nostra pagina che apparirà come risultato su Google .

Infine, bisogna prestare attenzione ai media che si inseriscono nel testo. Immagini e video, infatti, possono influenzare il modo in cui viene valutato il nostro sito per il posizionamento su Google.

I media, in generale, devono:

  • Essere delle dimensioni adatte al layout del nostro sito
  • Non essere troppo pesanti dal punto di vista della memoria
  • Essere originali e non “rubati” da Google immagini
  • Contenere un “alt test” che contiene la keyword utilizzata (il testo alternativo che appare al posto del media in caso questo non caricasse)

Per gestire i media dal punto di vista della memoria possiamo comprimerli. Per comprimerli possiamo utilizzare Photoshop o uno dei numerosi plugin per WordPress (segnaliamo l’ottimo EWWW Image Optimizer).

Certificato SSL

Una cosa che chi è alle prime armi spesso trascura è rimediare un certificato SSL al proprio sito.

Gli stessi dipendenti di Google hanno dichiarato che un certificato SSL migliora il posizionamento su Google di un sito web.

La buona notizia è che va bene qualsiasi certificato SSL per Google e, quindi, potremo utilizzarne anche uno gratuito (tra i più famosi certificati gratuiti c’è quello di Let’s Encrypt).

È essenziale che tutti gli URL delle pagine del nostro sito siano precedute da https, altrimenti non beneficeranno del certificato SSL.

In caso avete molte pagine già pubblicate, ma senza certificato SSL, vi sconsigliamo di modificarne a mano gli URL. O vi affidate a qualche programma apposito oppure ad un esperto del settore o lasciate perdere e utilizzate il certificato SSL solo per le pagine future.

Attivare l’https

Gran parte dei siti hostati su server linux condivisi ha il certificato Let’s Encrypt abilitato di default.

In caso il certificato non dovesse essere attivo, recatevi sul vostro pannello Cpanel o Plesk ed attivatelo.

Su WordPress il tutto è ancora più semplice, dato che vi basterà andare in Impostazioni > Generali e inserire l’URL del vostro sito con https al suo interno.

Posizionamento su Google: SSL

Frequenza di rimbalzo

Google non ha mai dichiarato se la frequenza di rimbalzo influisca sul posizionamento su Google dei siti web, ma sembra proprio di sì.

La frequenza di rimbalzo è data dalla percentuale di visitatori di una nostra pagina che abbandonano la pagina per visitare un altro sito e non altre pagine del nostro sito. Al di sopra del 70%, dobbiamo iniziarci a preoccupare della frequenza di rimbalzo.

Per ridurre la frequenza di rimbalzo, dobbiamo offrire agli utenti dei contenuti accattivanti. Per fare ciò dobbiamo fare in modo che i nostri testi siano di qualità, che i media siano gradevoli e che il sito sia piacevole da utilizzare.

Tra gli elementi che contribuisco di più all’aumento della frequenza di rimbalzo, infatti, ci sono proprio i siti che “stressano” l’utente. Solitamente sono quei siti molto lenti.

Velocità di caricamento del sito

Un sito molto lento, infatti, viene abbandonato in brevissimo tempo dagli utenti.

Recenti statistiche hanno evidenziato che gli utenti, solitamente, abbandonano un sito se entro 3 secondi la pagina che stanno visitando non carica.

Un sito lento, inoltre, tende ad avere un posizionamento su Google peggiore.

Per evitare ciò, possiamo prendere alcuni accorgimenti, tra i quali:

  • Ottimizzare i media
  • Non inserire script troppo pesanti
  • Ridurre le pubblicità
  • Ottimizzare il codice del sito

Tra gli strumenti migliori per analizzare la velocità di un sito segnaliamo PageSpeed Insights.

Questo strumento ci è fornito direttamente da Google ed è del tutto gratuito.

Esso, oltre a dirci quale è la velocità del nostro sito sia in versione mobile che desktop, ci fornisce anche suggerimenti su come risolvere gli eventuali rallentamenti.

Posizionamento su Google: PageSpeed

Posizionamento su Google: PageSpeed

In caso sia necessario modificare il codice del sito e avete dubbi su come procedere, vi suggeriamo di contattare un programmatore web, altrimenti potreste fare danni.

Suggerimenti per il posizionamento su Google nel 2020

Come abbiamo già scritto, l’algoritmo che gestisce il posizionamento su Google dei risultati si fa ogni anno più intelligente.

Questo 2020, secondo la maggior parte della comunità SEO, Google sta tentando di far diventare il suo algoritmo sempre più simile ad un essere umano.

Inoltre, quasi tutte le keyword hanno una grande concorrenza.

Come fare, quindi, ad emergere grazie alla SEO in questo 2020? Ecco un paio di consigli.

Ricerche vocali

Gli assistenti vocali, ormai, ci circondano. Negli ultimi mesi, si è notato che le ricerche vocali stanno aumentando a discapito di quelle fatte via testo.

Ciò vuol dire che chi vuole fare SEO nel futuro si dovrà adattare sempre di più al modo di parlare delle persone.

L’algoritmo di Google, come detto, sta cercando di avvicinarsi sempre di più agli esseri umani. È assodato, infatti, che i vari dispositivi che ci circondano, con il nostro consenso, registrano continuamente quello che diciamo. Ciò sta portando Google ad ottimizzare il posizionamento dei siti nelle sue ricerche basandolo sul modo di parlare delle persone.

Non è ancora chiaro come ciò andrà a modificare il modo in cui dovremo scrivere. Noi crediamo che ciò ci porterà a redigere testi molto specifici in base al settore che trattiamo.

Ad esempio, se Google sente che molte persone quando cercano informazioni su un attore vogliono sapere la sua data di nascita, probabilmente favorirà quei siti che all’interno dei loro articoli inseriranno una data di nascita.

Altro consiglio che possiamo darvi, questo più pratico, è ottimizzare le vostre pagine affinché possano essere lette dagli assistenti vocali. Non tutti i siti, infatti, possono essere letti agli utenti dagli assistenti vocali.

Immaginate di dire al vostro Google Home: “ehy, Google, come si cucina la pasta?”. L’assistente vi leggerà la prima pagina web che è in grado di leggere, anche se essa non è in prima posizione su Google per le ricerche testuali.

Comprenderete che questa cosa di ottimizzare le pagine per gli assistenti vocali, specialmente in Italia, è una possibilità enorme per far avere successo al vostro sito, dato che è sfruttata ancora da poche persone.

Short URL

Con gli anni, a quanto pare, le persone si sono stufate di leggere URL troppo lunghi. Google, ovviamente, si è adattato a loro.

URL non troppo lunghi, a quanto pare, favoriscono nel posizionamento su Google le pagine web.

Ciò non è stato confermato da Google, ma secondo recenti statistiche la maggior parte dei siti che si trovano in prima pagina Google utilizza degli URL con un numero di caratteri compresi tra 50 e 55.

Opportunity keyword

Come detto, la maggior parte delle keyword gode di molta concorrenza. Se a ciò ci andiamo ad aggiungere tutti i menu che Google aggiunge prima dei risultati veri e propri di una ricerca, la frittata è fatta.

Posizionamento su Google: Opportunity Keyword
Esempio di pagina con pochi menu di Google

Una opportunity keyword è una parola chiave che ha un traffico organico elevato. Essa è caratterizzata dal fatto che la pagina di Google sulla quale appare non presenta troppi menu ed è, quindi, più facilmente raggiungibile.

Una opportunity keyword diventa perfetta quando, oltre che evitare i menu di Google, ha anche poca concorrenza.

Falsi miti

Il mondo della SEO, purtroppo, è pieno di falsi miti. Molti di questi, fortunatamente, sono stati sfatati.

Per quanto riguarda il posizionamento su Google, ci teniamo a parlarvi di due farli miti.

Google Ads (Adwords) non influisce sulla SEO

Il famoso servizio di pubblicità di Google, Google Ads, non influisce sul posizionamento del vostro sito su Google.

Esso può essere di aiuto per quanto riguarda l’aumento del traffico a pagamento, ma, conclusa la vostra campagna pubblicitaria, si ridurranno drasticamente anche le visite.

Utilizzare Google Ads per migliorare il proprio posizionamento su Google, quindi, è completamente inutile.

Se Google Ads non influisce sul posizionamento è anche vero il contrario: il posizionamento organico (e l’ottimizzazione SEO) del tuo sito sito web influisce sulle sponsorizzate a pagamento che fai su Google Ads.

Se, infatti, il tuo sito ha una buona autorevolezza SEO (migliorata con una buona campagna di link building come ad es. una campagna SeoMilitia™)  anche il punteggio di qualità dei tuoi annunci Google Ads migliora.

Questo si traduce in un cpc (costo per click) minore e in un posizionamento degli annunci sponsorizzati prioritario (a parità di costo – se non a costi inferiori – il tuo annuncio si posiziona prima di quello dei tuoi competitors).

Parola chiave nel nome del sito

In passato, c’era la convinzione che utilizzare una keyword molto specifica nel nome di un sito fosse perfetto.

Salvo casi eccezionali, però, sconsigliamo di utilizzare una parola chiave troppo specifica all’interno del nome del nostro sito.

Essa, inizialmente, potrebbe esserci utile, ma poi rischierebbe di danneggiare tutte le altre pagine del nostro sito dove utilizziamo keyword diverse.

Questo sito, ad esempio, si chiama “notizie.business”. Questo nome è perfetto, perché ci permette di spaziare su vari argomenti del mondo business utilizzando keyword diverse e senza alcuna penalizzazione.

Se ci fossimo chiamati “franchising.qualcosa”, molte delle keyword che abbiamo utilizzato per gli articoli per il mondo web non sarebbero mai state perfette per ottenere un buon posizionamento su Google.

Il nostro consiglio, quindi, è quello di evitare nomi contenenti keyword troppo specifiche all’interno dell’URL.

Strumenti per controllare il posizionamento su Google

Fortunatamente, sul web sono presenti tantissimi strumenti per controllare il nostro posizionamento nelle ricerche.

La maggior parte di questi strumenti, almeno per quanto riguarda le funzioni base, sono gratuiti e vi consigliamo di usarli.

Dato che ora stiamo parlando di posizionamento su Google, vi consiglieremo proprio gli strumenti del famoso motore di ricerca.

Google Analytics

Il primo strumento che vi suggeriamo di utilizzare è Google Analytics.

Esso, una volta registrato il nostro sito, ci fornirà tutti i dati relativi alle interazioni che gli utenti hanno avuto con la nostra pagina.

Tra i dati più importanti che ci verranno forniti segnaliamo:

  • Numero di visitatori unici
  • Frequenza di rimbalzo
  • Durata media della sessione

Oltre a queste informazioni, abbastanza essenziali, potremo vedere anche l’età media dei nostri utenti, il sesso, la provenienza geografica, il dispositivo utilizzato e così via.

I servizi offerti da Google Analytics sono davvero sterminati e vi consigliamo di provarli in prima persona.

Google Analytics

Google Search Console

Molto simile a Google Analytics sotto certi aspetti, se ne discosta completamente per altri.

Google Search console è lo strumento ideale per gestire al meglio il posizionamento su Google del nostro sito.

Esso ci fornisce dati sul numero di ricerche effettuate per le nostre keyword, sul posizionamento medio delle nostre keyword e su quanto traffico hanno generato.

Search Console, inoltre, ci segnala anche eventuali errori nelle pagine del nostro sito (errori di link, di codice e così via).

Altra servizio essenziale offerto da Google Search Console consiste nel raccogliere la sitemap del nostro sito.

Aprendo il menu della piattaforma, infatti, sarà sufficiente cliccare su “sitemap” e caricarla. Nel giro di pochi giorni potremo accedere ai primi dati relativi al nostro sito.

Google Search Console

SiteKit

Entrambi i servizi di Google che vi abbiamo appena illustrato richiedono l’inserimento di linee di codice sul nostro sito o, comunque, lo svolgimento di operazioni che potrebbero confondere i più.

Se il vostro sito è in WordPress, però, potrete semplificarvi di molto la vita scaricando SiteKit.

Quest’ultimo è un plugin di Google che ci permette di svolgere molte operazioni complesse con un semplice click. Tra queste operazioni complesse, per la nostra gioia, ci sono anche l’attivazione di Google Search Console e Google Analytics.

Conclusioni

Per avere un buon posizionamento su Google nel 2020, dunque, vi consigliamo di utilizzare le strategie che vi abbiamo consigliato.

Vi raccomandiamo di strizzare un occhio all’innovazione (ricerche vocali, ad esempio), ma di non scordare le tecniche classiche. Fare un’ottima link building grazie a tanti backlink (vi consigliamo di affidarvi a SEOMilitia), infatti, resta uno dei metodi più potenti per migliorare il proprio posizionamento su Google.

Conquistare la prima pagina di Google potrebbe cambiarvi la vita dal punto di vista economico, rendendovi liberi di realizzare i vostri sogni!

Ti è piaciuta questa risorsa? Premiaci!
[Totale: 2 Media: 5]
ADV - Articolo con scopo pubblicitario

About Vincenzo Napolitano

Atletico, salutista, non procrastinatore, sensibile. Vincenzo Napolitano non è nulla di tutto ciò. Scrive cose di marketing (soprattutto digitale) per Notizie.Business.

Leggi Anche

analisi keywords

Analisi keyword: cos’è e come farla

L’analisi delle keyword è importante per poter permettere alle pagine del nostro sito web di …

Un Commento

  1. Grazie per questa grande informazione. Questo articolo è molto utile per molte persone come me che stanno lottando con la SEO.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *