Dai nuovi chiarimenti dell’Agenzia sulle misure fiscali del decreto Cura Italia, tanti importanti dettagli per le imprese ed i lavoratori autonomi. Tra questi, ti ricordiamo la sospensione dei principali versamenti dovuti per questo periodo. Inoltre, si è intervenuti anche su un altro importante e delicato tema sui canoni di locazione e sull’introduzione di un credito di imposta del 60%.
Le ipotesi sui canoni di locazione e la decisione finale per imprese e lavoratori autonomi
Nei giorni che precedevano l’emanazione del decreto Cura Italia, sono state diverse le teorie promosse per aiutare le tante imprese costrette a chiudere per l’emergenza del Coronavirus. Tra le principali, sospensione o riduzione dei canoni di locazione comunque dovuti anche in caso di chiusura dell’attività produttiva. Con l’entrata in vigore del suddetto decreto, invece, il Governo Italiano si è pronunciato stabilendo una misura più precisa. In particolare, è intervenuto in relazione ad un credito di imposta del 60% da poter utilizzare in fase di compensazione all’atto del pagamento dell’F24.
All’articolo 65 del Decreto Cura Italia, i dettagli relativi ai beneficiari di questo provvedimento. Questi ultimi, tra l’altro, potranno visionare il tutto anche nel documento realizzato dall’Agenzia delle Entrate sulle nuove misure fiscali in atto.
Chi e come si può richiedere il credito di imposta?
Chi può richiedere il credito di imposta? Innanzitutto, sul vademecum dell’Agenzia delle Entrate, è riportato che il credito di imposta a favore di imprese e lavoratori autonomi è relativo al solo mese di Marzo 2020. Per quanto attiene gli immobili a cui far riferimento, sono da considerare tutti quelli inclusi a titolo catastale nella categoria C/1.
Quest’ultima, tra l’altro, è una voce specifica e riferita appunto a negozi e botteghe. E per le attività incluse? In questo caso è da fare riferimento a tutte quelle attività che non sono comprese negli allegati 1 e 2 del Decreto emanato dal Governo Conte l’11 marzo 2020. A titolo esemplificativo, tra le attività più rilevanti che non rientrano in tale misura i supermercati, i negozi di ferramenta, le farmacie e servizi alle persone come lavanderia.
In tutti quei casi in cui le attività continuano ad essere erogate e restano regolarmente aperte, non sarà applicata questa misura. Infine, è da considerare che non parliamo di una cifra monetaria a favore di imprese e lavoratori autonomi che stoppano la loro attività e che saranno comunque tenuti al pagamento del canone di locazione per il mese di Marzo 2020. Successivamente, in fase di pagamento dell’F24, potranno poi richiedere in fase di compensazione, l’applicazione del credito di imposta al 60% se rientranti nei requisiti di legge.