Imparare come fare link building è importantissimo. Questa tecnica SEO, infatti, permette alle pagine di un sito web di posizionarsi tra i primi risultati di ricerca.
Posizionarsi in alto all’interno delle varie SERP è il modo migliore per generare traffico organico (e quindi gratuito) verso il proprio sito web.
In questo articolo ti forniremo una guida più che esaustiva su come fare link building e migliorare il posizionamento del tuo sito nei risultati di ricerca.
Mettiti comodo e prenditi qualche minuto tutto per te. Alla fine di questo articolo potresti aver scoperto come sfruttare una delle tecniche SEO più potenti in assoluto.
Indice dei Contenuti
Cos’è la link building
La link building è una delle tecniche SEO più importanti in assoluto.
Essa, fondamentalmente, punta ad aumentare il numero e la qualità dei link esterni che puntano verso uno specifico sito web.
Utilizzare bene questa tecnica SEO ci permette di far posizionare le pagine dei nostri siti web tra i primi risultati di ricerca.
In passato era molto facile fare link building.
I motori di ricerca, infatti, consideravano validi tutti i link esterni che puntavano ad un sito web. Per applicare questa tecnica, quindi, bastava ottenere quanti più collegamenti possibili in entrata verso il nostro sito web.
Col tempo, però, gli algoritmi che generano le varie SERP dei motori di ricerca sono diventati più intelligenti.
Essi assegnano un determinato valore ad ogni link in entrata verso un sito web.
Ottenere backlinks (link su siti di terzi che puntano al nostro sito web) in maniera indiscriminata, puntando solo sulla quantità, quindi, non è più un buon modo per sfruttare questa tecnica SEO.
Al giorno d’oggi bisogna puntare sulla qualità dei backlinks, che dipende dai numerosi fattori che nei prossimi paragrafi analizzeremo.
I fattori tenuti in conto dai motori di ricerca per analizzare i link, al giorno d’oggi, sono centinaia. Molti di questi fattori sono sconosciuti, mentre altri sono noti.
Prima di analizzare tutti i fattori che vanno ad influire sulla qualità di un backlink, analizziamo tre elementi fondamentali quando si parla di link building:
- SERP
- SEO Authority
- Web Reputation
Vediamo nel dettaglio cosa sono e perché sono strettamente legati alla link building.
SERP
SERP è l’acronimo di “Search Engine Results Page“, che in italiano indica la pagina dei risultati di un motore di ricerca.
Ogni volta che effettuiamo una ricerca su Google (o su un qualsiasi altro motore di ricerca) otterremo una pagina con una serie di risultati ordinati in un certo modo. Quella pagina, in pratica, è una SERP.
I risultati mostrati all’interno di ogni singola SERP sono disposti in maniera ordinata. Quell’ordine non è casuale, ma è frutto di una classificazione fatta dall’algoritmo di classificazione dei risultati che si cela dietro il motore di ricerca che abbiamo utilizzato.
Posizionare le pagine del proprio sito web nelle prime posizioni della SERP è il modo migliore per ottenere traffico organico.
Il traffico organico è quel flusso di visite che il nostro sito web ottiene in maniera gratuita e che, quindi, si distingue dal traffico a pagamento (solitamente ottenuto attraverso campagne pubblicitarie a pagamento).
Il traffico organico ottenuto attraverso l’ottimizzazione SEO è duraturo e non svanisce nel nulla come il traffico ottenuto in via temporanea con le campagne pubblicitarie.
Fare bene link building è uno dei modi migliori per migliorare il posizionamento del nostro sito web all’interno della SERP.
Per sfruttare bene questa tecnica, però, bisogna conoscere argomenti quali la SEO Authority e la Web Reputation.
Queste due cose, infatti, vanno ad incidere molto sulla qualità dei backlink e, quindi, devono essere assolutamente conosciute da chi vuole fare link building.
SEO Authority
L’autorità SEO (“SEO Authority”) è data dall’insieme di tutte quelle metriche che ci indicano quante possibilità un sito web ha di ottenere un buon posizionamento all’interno della SERP.
Questa metrica è misurata da molte piattaforme presenti sul web. Per misurarla, ognuna di queste piattaforme ha sviluppato un suo algoritmo proprietario.
Tra le piattaforme più importanti che misurano la SEO Authority, ad esempio, c’è SEOZoom. La piattaforma chiama questa metrica con il nome di “Zoom Authority“.
La prima piattaforma a misurare la SEO Authority, però, è stata fornita da Moz. In questo caso, la SEO Authority prende il nome di “Domain Authority” (solitamente abbreviata in “DA”).
Ogni sito può ottenere una Domain Authority che va da 1 a 100. Più alto è questo valore e più probabilità avrà il sito di posizionarsi tra i primi risultati di una SERP.
L’algoritmo di Google che assegnava una certa SEO Authority ad ogni sito è simile a quelli sopracitati e prendeva il nome di “PageRank“. I fattori sui quali si basa per assegnare una certa autorità SEO ai siti web, ovviamente, sono in gran parte sconosciuti ed oggi Google non ha più una metrica ufficiale.
Una buona link building va ad influire sulla SEO Authority del nostro sito web e dipende dalla SEO Authority dei siti sui quali sono inseriti i nostri backlink.
Ottenere tanti backlink di qualità, infatti, aumenterà la nostra autorità SEO e, quindi, avremo più possibilità di vedere le pagine del nostro sito posizionate tra i primi risultati di una certa SERP.
Inoltre, un backlink per essere considerato di qualità, tra le altre cose, deve trovarsi su un sito web con una SEO Authority alta.
I backlink, infatti, vedono il valore assegnatogli dall’algoritmo di Google strettamente collegato alla autorità SEO dei siti sui quali sono pubblicati.
Web Reputation
Le aziende, al giorno d’oggi, devono curare la propria reputazione online per numerosi motivi.
Innanzitutto, le persone prima di acquistare un prodotto o affidarsi ad un’azienda, solitamente, effettuano una ricerca su Internet. I consumatori tengono molto in considerazione le opinioni sul web che riguardano aziende e prodotti.
Anche i motori di ricerca, inoltre, riescono a riconoscere quelle realtà che hanno una Web Reputation elevata e le premiano posizionando in alto nella SERP le pagine dei loro siti Internet.
Ottenere un backlink all’interno di un sito appartenente ad una realtà che gode di una ottima reputazione online, ad esempio, è meglio che ottenerne uno in un sito di un’azienda con una cattiva reputazione online.
In quest’ultimo caso, infatti, il link non farebbe altro che danneggiare anche la nostra reputazione.
Facciamo un esempio pratico. Gestiamo un negozio online che vende prodotti per neonati. Un famoso sito di medici pediatri inserisce in uno dei suoi articoli un link ad un nostro prodotto. Questo backlink, oltre ad essere di elevata qualità dal punto di vista SEO, migliora anche la nostra reputazione online perché inserito su in sito molto stimato gestito da medici pediatri.
Volendo sintetizzare tutto il discorso su SEO Authority e Web Reputation, la qualità e la reputazione dei siti sui quali compaiono backlinks al nostro sito web sono importantissime. Non basta inserire backlink a caso su siti di scarsa qualità, sui social network, nei forum e così via. La qualità e la reputazione sono fondamentali!
Caratteristiche dei link analizzate dai motori di ricerca
Come già accennato, i protagonisti dell’attività di link building sono proprio i link.
I collegamenti che andremo a creare devono godere di una serie di caratteristiche per essere giudicati di qualità dagli algoritmi dei motori di ricerca.
Google, in passato, ha svelato alcuni dei fattori di cui tiene conto quando deve giudicare i backlinks. Analizziamo quelli più importanti.
Età del dominio su cui è inserito il backlink
Tra i fattori di cui Google tiene conto quando valuta un backlink, c’è l’età del dominio sul quale è pubblicato.
Più anni ha il dominio e più alto sarà il valore del backlink.
Numero di siti contenenti i tuoi backlink
La quantità di siti che contengono backlink verso il tuo sito web è davvero importante.
Recenti studi, infatti, hanno dimostrato che le pagine che hanno un numero elevato di backlink in entrata si trovano molto frequentemente in prima posizione all’interno della SERP.
IP unici dai quali provengono i backlink
I motori di ricerca riescono ad accorgersi se i backlink in entrata sul nostro sito web provengono da siti che condividono lo stesso IP. Ciò farà supporre all’algoritmo di classificazione un tentativo maldestro di aumentare in maniera artificiosa i backlink in ingresso verso il nostro sito web. In questo caso, i motori di ricerca considereranno come di scarsa qualità tali backlink e potrebbero addirittura penalizzarci.
Caso diametralmente opposto è quello che riguarda la provenienza dei backlink da siti con IP unici, differenti tra loro. In questo caso i link saranno considerati di qualità e premiati.
Anchor text usato per i backlink
L’anchor text utilizzato per inserire un link all’interno di un contenuto è importante. In linea generale deve essere una keyword che ha a che fare con il contenuto al quale riconduce il link.
Alt Tag per le immagini contenenti link
Anche le immagini possono essere utilizzate per contenere backlink.
A differenza del testo, però, esse non sempre sono riconosciute in maniera precisa e contestualizzata dai motori di ricerca.
Per questo motivo è importante utilizzare un Alt Tag per ogni immagine contenente un link. Questo tag serve per fornire ai motori di ricerca una descrizione del contenuto dell’immagine.
Il consiglio, quindi, è quello di utilizzare immagini che hanno a che fare con il tema trattato nella pagina alla quale ci ricondurrà il link inserito al loro interno e descriverle in maniera appropriata.
Numero di pagine contenenti lo stesso backlink
Se uno stesso backlink si trova su tante pagine diverse di vari siti, esso è visto in maniera positiva dagli algoritmi di classificazione della SERP.
Autorità SEO delle pagine contenenti i backlink
Oltre alla SEO Authority, esiste anche l’autorità delle singole pagine (chiamata in gergo “PageRank“).
Ovviamente, più è alto questo valore e più saranno considerati di qualità i backlink inseriti all’interno di queste pagine.
È importante sapere dell’esistenza del PageRank perché esistono casi nei quali la SEO Authority è alta, ma il PageRank è basso e viceversa.
Backlink da siti concorrenti e da siti noi
Gli algoritmi di classificazione della SERP riescono anche a capire se un backlink è pubblicato da un sito noto in un certo settore o da un sito che è nostro diretto concorrente.
Tale tipo di backlink, ovviamente, ha un valore molto alto perché significa che attori molto importanti di una certa nicchia hanno voluto citarci nonostante siano molto famosi o siano nostri diretti concorrenti.
Tag dei link
Se un backlink è frutto di una palese sponsorizzazione, è meglio se ad esso facciamo assegnare il tag “rel = sponsored” o “rel = UGC“. In alcuni casi potremmo anche chiedere di usare il tag “rel = nofollow” per indicare ai motori di ricerca di non seguire quei link.
Le ragioni dietro tali scelte possono essere tante. L’importante è che ad ogni backlink venga assegnato il tag giusto. Tale comportamento, infatti, è premiato dai motori di ricerca.
Contestualizzare i link
Contestualizzare i link all’interno di una pagina web è importante al fine di fargli ottenere una valutazione positiva.
Se, ad esempio, un link che riconduce ad un sito di torte è inserito all’interno di un articolo che parla di dolci, esso avrà più valore rispetto ad un link inserito a caso in una pagina vuota.
Lo stesso vale per le parole vicine al backlinks, che aiutano i motori di ricerca a capirne il contenuto.
Se, ad esempio, inserisco un link sull’anchor text “Apple“, altre parole vicine quali iPad, iPhone e Mac potrebbero aiutare i motori di ricerca a capire che quel backlink ha a che fare con una società di elettronica e non con un frutto.
Posizione dei backlink
Anche la posizione dei backlink all’interno della pagina influisce sul valore che gli viene assegnato dai motori di ricerca.
Un backlink posizionato nella parte più alta di un contenuto, ad esempio, ha più valore rispetto ad uno posizionato nel fondo del contenuto o all’interno dell’header o del footer.
Velocità dei link
La velocità dei link si divide in due tipi di velocità:
- Velocità positiva, con la quale intendiamo il numero di link in ingresso ricevuti in un certo periodo di tempo.
- Velocità negativa, con la quale intendiamo la perdita di link in ingresso in un certo periodo di tempo.
Una buona velocità positiva è considerata un fattore indice di qualità del sito web che ne gode.
Al contrario, una forte velocità negativa porta i motori di ricerca a considerare negativamente un sito web.
Ottenere un buon numero di backlink, quindi, è essenziale per godere di una velocità positiva.
Età dei backlink
I backlink più “anziani” sono considerati di maggior valore rispetto a quelli più recenti.
Ciò significa che prima inizi a fare link building e prima i tuoi backlink invecchieranno e avranno più valore.
Backlink reciproci
Gli algoritmi di classificazione si accorgono se scambi link reciproci con altri siti web.
Ciò significa che non potrai accordarti con altri siti per pubblicare backlink a vicenda, dato che questa pratica danneggerebbe il tuo sito dal punto di vista SEO.
Lunghezza e qualità dei contenuti
La lunghezza dei contenuti all’interno dei quali sono inseriti i backlink è importante.
Un link inserito all’interno ad un contenuto di più di 1.000 parole, ad esempio, è considerato di maggior valore rispetto ad un link inserito in un contenuto brevissimo di 30 parole.
I contenuti all’interno dei quali devono essere inseriti i link, inoltre, devono essere di qualità. Un testo sgrammaticato, di difficile lettura, con la punteggiatura messa male influenzerà in maniera negativa i link che contiene.
Errori da non fare quando si fa link building
Abbiamo visto quelli che sono i principali fattori che vanno ad influenzare sulla qualità dei backlink. Conoscerli è essenziale per fare una link building di qualità.
Leggendo alcuni dei fattori che abbiamo elencato, però, si potrebbe credere che esistano delle scorciatoie per fare in maniera facile e veloce attività di link building.
Chiariamo quali sono questi errori che si potrebbero commettere.
Tecniche sbagliate per aumentare i backlink
La maggior parte degli errori che si commettono quando si fa in maniera autonoma link building riguarda l’utilizzo di tecniche sbagliate per aumentare il numero di backlinks in entrata verso il nostro sito web.
Ecco quali sono gli strumenti che non servono o che potrebbero danneggiarci se li utilizziamo per aumentare i nostri backlink.
Non fare link building con i Social Network
Chi è inesperto, potrebbe pensare che per aumentare il numero dei backlinks in entrata verso il suo sito basti spammare sulle varie piattaforme social i suoi link.
Tale comportamento, in realtà, è solo una grande perdita di tempo.
Nonostante i motori di ricerca riescano a rilevare i link presenti sui social network, essi non gli assegnano un gran valore.
Solitamente, non li valutano proprio e non li tengono in considerazione come fattore positivo dal punto di vista SEO.
I social network, chiaramente, restano un ottimo strumento per raggiungere un grande pubblico, soprattutto se si scelgono gli influencer e le pagine giuste.
Se, però, avevi intenzione di inondare Facebook o qualsiasi altro social con i link del tuo sito web, purtroppo, dobbiamo dirti che questa attività è completamente inutile per la link building.
Gli unici links provenienti da Social che Google prende un pò più in considerazione sono i backlinks provenienti da un video Youtube (quelli che si mettono nella descrizione del video). Semplicemente perché i video youtube si indicizzano sempre più nella SERP di Google e perché Youtube, del resto, è sempre parte di Google.
Non fare link building con le Ads
Creare campagne di annunci online è una buona tecnica per aumentare temporaneamente il traffico verso il proprio sito web o per riuscire a vendere rapidamente dei prodotti.
I link contenuti negli annunci, però, non sono considerati come backlink veri e propri.
Se l’annuncio è creato tramite qualche servizio di vendita inserzioni (ad esempio Google Ads), nella maggior parte dei casi il link dell’ads avrà il tag “nofollow” e non sarà considerato dall’algoritmo di classificazione dei motori di ricerca.
Lo stesso dovrebbe avvenire per gli annunci creati a mano, magari tramite un post pubblicitario su qualche sito web. Anche in questo caso i link contenuti dovrebbero avere il tag “nofollow”.
Quando l’algoritmo di classificazione rileva il tag nofollow, in teoria, non dovrebbe seguire quel link e, quindi, non considerarlo dal punto di vista SEO. In realtà, in alcuni casi vengono tenuti in conto anche questo tipo di link.
Il ragionamento usato dagli algoritmi di classificazione, come detto, non è del tutto chiaro a nessuno. L’importante è sempre utilizzare tutti i tag corretti e rispettare i fattori di classificazione noti.
Se, ad esempio, l’algoritmo si rende conto che un link che non ha il tag “nofollow” è inserito all’interno di un articolo pubblicitario, potrebbe penalizzare dal punto di vista SEO il nostro sito web.
Non fare link building con le firme nei forums
In passato, gli algoritmi di classificazione non erano intelligenti come quelli esistenti al giorno d’oggi.
Essi, infatti, consideravano come backlink valido qualsiasi link che puntasse al nostro dominio e che fosse inserito su un sito di terza parti.
Le persone non tardarono a capire la cosa e la sfruttarono a loro vantaggio inserendo link che riconducevano al loro sito web all’interno delle firme dei forum.
Inutile dire che questa tecnica permise a moltissimi siti di ritrovarsi con una eccellente link building, almeno per i tempi.
Le cose, fortunatamente, sono cambiate. Attualmente, infatti, gli algoritmi di classificazione si rendono conto se una firma contiene un backlink e lo ignorano.
Caso più grave è quello in cui il backlink è inserito all’interno di messaggi veri e propri sul forum. In quel caso, l’algoritmo potrebbe rilevare l’intenzione dell’utente di spammare i propri link e potrebbe penalizzarlo.
Utilizzare i forum come scorciatoia per fare link building in maniera autonoma, quindi, è altamente sconsigliato.
Affidarsi a domini stranieri
Pagare dei domini con un’estensione diversa da .it o .com per inserire al loro interno dei backlink al tuo sito, non ti aiuterà dal punto di vista SEO.
Se il tuo sito si rivolge ad un pubblico italiano, infatti, i backlink di maggiore qualità saranno quelli pubblicati da altri siti italiani o, al massimo, con l’estensione .com.
In realtà il discorso non è tanto sull’estensione del dominio (che ormai non incide più di tanto), quanto sulla lingua dei contenuti.
Affidarsi a domini stranieri che per pochissimi soldi pubblicheranno i tuoi backlink, quindi, non serve e potrebbe danneggiarti dal punto di vista SEO.
Spammare nella sezione commenti dei siti web
Molti siti web offrono una sezione commenti per ogni articolo che pubblicano (tutti i siti, ad esempio, fatti su WordPress).
Inutile dire che queste sezioni dei commenti vengono prese di mira soprattutto da bot e da persone che hanno l’obiettivo di spammare i link dei loro siti web.
Partendo dal presupposto che nel 99% dei casi c’è un moderatore che blocca questi messaggi di spam alla fonte, gli algoritmi di classificazione penalizzano fortemente dal punto di vista SEO i siti ai quali riconducono tali link.
Credere di fare link building spammando nella sezione commenti dei siti web, quindi, è tra le cose più sbagliate possibili da fare.
Utilizzare web directories
Le web directory sono degli aggregatori di siti web. Esse classificano i siti web in categorie e rendono più facile agli utenti la fruizione di informazioni.
In linea generale, gli algoritmi di classificazione della SERP vedono le web directory come contenitori di siti e, in molti casi, le considerano spam.
I link contenuti al loro interno, quindi, non solo non ci aiuteranno dal punto di vista SEO, ma potrebbero addirittura danneggiarci!
Affidarsi ad un PBN
Con l’acronimo di PBN si indicano i Private Blog Network (in italiano “rete privata di blog“).
Questa rete di blog, generalmente, è formata da siti che sfruttano domini scaduti che in passato hanno avuto un posizionamento di qualità dal punto di vista SEO.
L’unico scopo di questa rete e inserire in ognuno dei suoi siti dei backlink che riconducono ad un sito principale.
I motori di ricerca, chiaramente, si accorgono in poco tempo di queste PBN e nella maggior parte dei casi le giudicano negativamente.
C’è da dire che esistono anche PBN costituite da reti di siti di alta qualità, che hanno un punteggio SEO elevato ed ottenuto in maniera naturale.
Capire a quale PBN affidarsi, però, non è semplice ed è per questo che ti sconsigliamo di farlo in autonomia. Se dovessi affidarti alla PBN sbagliata, rischieresti solo di penalizzare il tuo sito web.
Come fare link building: migliori tecniche e piattaforme
Abbiamo fatto una panoramica più che esaustiva su quelli che sono i principali fattori di classificazione dei backlink e su quali sono gli errori da non commettere quando si fa link building.
Passiamo ora a vedere quali sono le migliori tecniche su come fare link building. Vedremo se conviene farla in autonomia e ti mostreremo anche due piattaforme che ti renderanno semplicissimo l’utilizzo di questa potente tecnica SEO.
Fare link building in autonomia
Una prima soluzione per poter far link building, ovviamente, è quella di procedere in autonomia.
Per poter percorrere questa strada dovrai:
- Contattare centinaia di siti.
- Analizzare questi siti dal punto di vista SEO.
- Preparare i testi che dovranno pubblicare.
- Ottimizzare i testi dal punto di vista SEO.
- Controllare che i centinaia di fattori che influenzano il posizionamento bella SERP dei siti ai quali ti affidi siano tenuti in conto dai relativi proprietari.
- Gestire in maniera ottimale i tempi di pubblicazione dei link.
I punti elencati poco sopra rappresentano solo una piccolissima parte di tutto ciò a cui dovrai prestare attenzione se vorrai fare link building da solo.
Cercare da solo dei siti con i quali collaborare e creare tutto il materiale necessario per portare avanti la collaborazione, ti porterà via tantissimo tempo.
Inoltre, dovrai verificare in maniera attenta se i siti ai quali ti rivolgerai sono davvero di qualità o se sono specchietti per le allodole.
A parer nostro, se vuoi fare una campagna di link building fatta bene, la soluzione migliore è quella di affidarsi a dei professionisti del settore.
Online puoi trovare davvero tante piattaforme e studi di professionisti che svolgono da anni questa attività e che hanno portato avanti con successo centinaia di campagne di link building.
Tra le tante piattaforme presenti sul web, noi te ne suggeriamo due:
Analizziamole nel dettaglio e cerchiamo di capire perché esse possono essere la soluzione ideale per le tue campagne di link building.
Comprare Guest Post su Lumen.Farm
Lumen.Farm è una delle migliori piattaforme presenti sul web per avviare una campagna di link building.
La piattaforma offre davvero tanti utili servizi, che permettono a chi li utilizza di farsi notare sul web in maniera rapida, ma al tempo stesso sana e naturale.
Tra i servizi offerti dalla piattaforma segnaliamo:
- Redazione e pubblicazione di articoli ottimizzati dal punto di vista SEO su Testate Giornalistiche e Blog Google news (il modo migliore per fare link building)
- Creazione e gestione di campagne di influencer marketing
- Creazione e gestione di campagne di pubblicità online (Ads)
- Fornitura di servizi di copywriting
- Creazione e gestione di campagne di telemarketing
- Supporto per la registrazione di marchi
I servizi offerti da Lumen.Farm, in estrema sintesi, ti aiutano a migliorare il tuo posizionamento su Google e a farti conoscere da un pubblico quanto più vasto e in target possibile!
Nel nostro caso, dato che parliamo di come fare link building, il servizio che più ci interessa è quello relativo agli articoli SEO. Analizziamolo nel dettaglio.
Fare link building con Lumen.Farm
Per fare link building utilizzando Lumen.Farm, dobbiamo sfruttare il suo servizio di redazione articoli ottimizzati dal punto di vista SEO.
Dovremo, quindi, recarci sulla home della piattaforma ed iscriverci ad essa.
Una volta effettuata l’iscrizione, dovremo effettuare l’accesso. Ci ritroveremo nella schermata principale di Lumen.Farm.
Sulla sinistra ci sarà un menu dal quale potremo scegliere di quale servizio vogliamo usufruire. Per fare link building, dobbiamo cliccare su “Articoli SEO“. Ci ritroveremo nella seguente schermata:
Giunti in questa schermata, dovremo cliccare sul riquadro di fianco a “dove vorresti pubblicare il tuo articolo?“. Una volta cliccato, apparirà il seguente menu a tendina:
Potremo scegliere se pubblicare l’articolo su:
- Un blog
- Una testata giornalistica
- Un blog presente su Google News
Una volta che abbiamo scelto l’opzione che preferiamo, ci verrà mostrata la voce “elenco siti“. Cliccando su di essa, comparirà il menu a tendina che potete vedere nella prossima schermata:
Da questo menu a tendina potremo scegliere tra una serie di siti sui quali pubblicare l’articolo che stiamo commissionando a Lumen.Farm. Di fianco ad ogni sito è indicata la sua autorità SEO.
Selezionato il sito che preferiamo, non ci resterà che indicare entro quanto tempo vogliamo far pubblicare l’articolo, quale parola chiave utilizzare e allegare eventuale materiale da inserire nell’articolo.
Inoltre, potremo inserire un link a nostro piacimento all’interno di ogni articolo. In questo modo potremo fare link building attraverso il servizio offerto da Lumen.Farm.
Vantaggi offerti da Lumen.Farm
Il vantaggio principale offerto dall’usare Lumen.Farm per fare link building sta nel fatto che riusciremo a risparmiare tantissimo tempo e ad ottenere un servizio di altissima qualità.
Lumen.Farm, infatti, si occuperà della redazione degli articoli e li pubblicherà solo su siti ottimizzati dal punto di vista SEO. Lo stesso varrà anche per il testo stesso degli articoli, che sarà scritto da copywriter professionisti ed ottimizzato al massimo sotto l’aspetto SEO.
Inutile dire che sarà prestata attenzione anche a tutti i fattori noti che incidono positivamente sulla valutazione dei backlink da parte degli algoritmi di classificazione dei motori di ricerca.
La tua campagna di link building fatta attraverso Lumen.Farm, quindi, sarà estremamente efficiente e non rischierai di prendere delle fregature come potrebbe capitarti se volessi procedere in autonomia.
Lumen.Farm, inoltre, ti fornirà gratuitamente il servizio di ufficio stampa.
Ciò significa che la piattaforma invierà un comunicato stampa in automatico al suo esclusivo elenco di contatti (oltre 400 testate online), che potrebbero pubblicare l’articolo anche sui loro siti ed aumentare ulteriormente l’efficienza della tua campagna di link building.
Infine, come se non bastasse, Lumen.Farm pubblicherà l’articolo anche su dei siti satellite rispetto a quello che hai selezionato per la pubblicazione i quali avranno dei backlinks verso l’articolo acquistato.
Tutto ciò, ovviamente, è compreso nel prezzo e non dovrai pagare un solo euro extra!
Avrai capito, quindi, che Lumen.Farm ti permette di fare link building in maniera velocissima ed estremamente efficace.
Il tuo sito web, se userai i servizi di Lumen.Farm, migliorerà moltissimo dal punto di vista SEO e i risultati saranno tangibili in poche ore!
SEOMilitia
Come detto, sul web puoi trovare tante piattaforme e servizi che ti permettono di portare avanti una campagna di link building con successo. Uno di essi è SEOMilitia.
SEOMilitia è un prodotto di web marketing offerto da AdCrescendo.com.
Questo prodotto ci permette di migliorare la tua presenza sul web, permettendoci di raggiungere un pubblico vastissimo attraverso la SEO.
Vediamo come funziona il servizio.
Come funziona SEOMilitia
SEOMilitia come sua attività principale sfrutta la link building per migliorare il posizionamento del tuo sito su Google.
I professionisti di SEOMilitia svolgono questo lavoro in maniera così certosina che, spesso, i risultati di una loro campagna si possono notare dopo appena 72 ore dall’avvio della stessa.
Riassumiamo cosa fa SEOMilitia:
- Scrittura di un numero di articoli compreso tra 10 e 120. Questi articoli saranno ottimizzati dal punto di vista SEO, conterranno immagini anche esse ottimizzate sotto l’aspetto SEO, saranno di almeno 500 parole e parleranno di un argomento indicato da te. Essi, ovviamente, saranno scritti da copywriter professionisti.
- Pubblicazione degli articoli su un numero di blog compreso tra 10 e 120, tutti di proprietà di SEOMilitia. Tutti questi blog, ovviamente, sono ottimizzati sotto l’aspetto SEO.
- Ogni singolo articolo pubblicato verrà sottoposto ad una campagna di posizionamento su Google, in maniera tale da rendere ancora più efficiente il servizio di SEOMilitia.
- Inserimento di un link in ogni singolo articolo. Ogni singolo articolo vedrà l’inserimento di un link da te indicato. In questo modo la tua campagna di link building sarà estremamente efficiente!
Chi può usare SEOMilitia
SEOMilitia è adatto a tutte quelle realtà che vogliono migliorare il loro posizionamento su Google.
Il servizio riesce a garantire grandi quantità di articoli pubblicati in maniera tale da risultare più naturali possibili agli occhi degli algoritmi di classificazione. Ciò permetterà al sito linkati all’interno dei singoli articoli di ritrovarsi con una campagna di link building di livello altissimo fatta nel giro di pochi giorni.
Questo servizio può interessare a tutte quelle realtà che hanno un sito web e voglio aumentare il loro traffico organico e la loro reputazione online:
- Aziende
- Professionisti
- Associazioni ed enti
- Privati cittadini
- Artisti
- Influencer, youtubers e così via!
Vantaggi di usare SEOMilitia
I vantaggi che si celano dietro l’utilizzo di SEOMilitia sono davvero tanti.
Anche se non è semplice, proviamo a riassumerli:
- Indicizzazione e posizionamento su Google nel giro di 24/72 ore. Un lasso di tempo così breve per essere indicizzati da Google e migliorare il proprio posizionamento non si trova tutti i giorni. Può essere considerato un vero e proprio tempo record.
- Posizionamento su Google in base a specifiche parole chiave. Grazie a SEOMilitia riusciremo a posizionarci in ottime posizioni su Google in base a specifiche parole chiave. Ciò significa che se una persona cercherà la parola chiave che hai chiesto di usare negli articoli a SEOMilitia, molto probabilmente nei risultati di ricerca nelle prime posizioni troverà il tuo sito!
- Link building inclusa. Come detto già innumerevoli volte, l’inserimento di un backlink che reindirizza al nostro sito web in ognuno di questi articoli ci permetterà di beneficiare dei vantaggi della link building in brevissimo tempo.
- Miglioramento della Web Reputation. La pubblicazione di centinaia di articoli che parlano bene di noi, ovviamente, comporterà un miglioramento della nostra reputazione sul web. Un effetto diretto della cosa sarà l’aumento di fiducia degli utenti nei nostri confronti.
- Risultati duraturi. A differenza delle classiche campagne di ads online, che comunque sono utili in determinate situazioni, i risultati di SEOMilitia sono permanenti. Il traffico in entrata che otterremo col servizio, infatti, sarà traffico organico e sarà duraturo nel tempo. Ciò significa che il numero di visitatori verso il nostro sito rimarrà alto anche dopo la fine della campagna SEOMilitia e non calerà come avviene per le campagne pubblicitarie online.
Prezzi
I prezzi di SEOMilitia, rispetto a quelli della concorrenza, sono estremamente bassi, nonostante il servizio di altissima qualità.
Di seguito tre dei pacchetti offerti da SEOMilitia:
- Bundle 10 articoli > 299€ + iva (29,9€ ad articolo)
- Soluzione 30 articoli > 599€ + iva (19,96€ ad articolo)
- Pacchetto 80 articoli > 1.199€ + iva (14,98€ ad articolo)
Come fare analisi dei backlinks?
Per poter analizzare la qualità di un sito web e dei link al suo interno, sul web sono presenti numerose piattaforme.
Questa non è di sicuro la sede per analizzare nel dettaglio queste piattaforme, dato che una spiegazione circa il loro funzionamento richiederebbe molto tempo, ma te ne indichiamo qualcuna che potrebbe tornarti utile durante la tua attività di link building:
- Moz. La piattaforma offre una serie di strumenti utili per analizzare parole chiave, siti web, backlink e tutto ciò che riguarda il mondo della SEO.
- Semrush. È una delle piattaforme per analisi SEO più famose e potenti al mondo. Permette di analizzare domini, keyword, URL e così via. La piattaforma è utilizzata da aziende come Apple, Tesla, P&G, IBM, Walmart, Nike, Decathlon e tante altre!
- SEOZoom è una delle eccellenze italiane per l’analisi SEO. Anche questa piattaforma offre dei validissimi strumenti per effettuare un’analisi più che esaustiva dei backlink.
Uno strumento sul quale vogliamo soffermarci un attimo di più è Google Search Console.
Questo strumento permette di capire quanti backlink verso il nostro sito sono riconosciuti dal motore di ricerca. Inoltre, tramite esso, potremo rinnegare quei backlink non di nostro gradimento.
Google Search Console per rimuovere i backlink sgraditi
Delle volte, Google potrebbe iniziare a penalizzare il nostro sito web per vari motivi.
Dietro queste penalizzazioni potrebbero esserci server spenti per lunghi periodi, malware nei file del sito o, addirittura, dei backlink di scarsa qualità.
Innanzitutto, andando su Search Console, nella sezione “link” dovremo cliccare sulla voce “siti con link principali“. La pagina che ci comparirà davanti ci mostrerà tutti i backlink riconosciuti da Google e che, quindi, hanno un’influenza nei confronti del nostro sito web.
Anche se Google ne sconsiglia l’utilizzo da parte di chi non se ne intende, esistono delle tecniche per l’eliminazione dei backlink nocivi. Queste tecniche, in gergo, vengono chiamate “tecniche di disavow“, tecniche di rinnegamento.
Per utilizzare questa tecnica, bisogna caricare un file contenente tutti gli URL che vuoi rifiutare. L’operazione è complessa ed è descritta al seguente link.
Conclusioni
Fare link building da soli non è semplice, ma fortunatamente esistono piattaforme come Lumen.Farm e servizi come SEOMilitia che ci aiutano nel farla.
Essa è essenziale per migliorare il proprio posizionamento su Google e non possiamo fare altro che consigliarvi di mettere in pratica questa potentissima tecnica SEO.