Franchising Palestre – Investimenti, Guadagni e Migliori Aziende

Il tuo sogno è quello di avviare una tua attività nel settore del benessere e del fitness? Stai pensando di aprire una palestra in franchising ma non sai da dove iniziare? Ti stai guardando in giro e ti sembra di non capirci più nulla? Allora questo articolo è quello che fa al caso tuo. Nel corso dei prossimi paragrafi, infatti, andremo a scoprire tutti i dettagli che stanno dietro all’apertura di un centro fitness.

franchising palestre

Nel corso degli ultimi anni abbiamo potuto vedere un cambiamento radicale nel settore delle palestre. Se fino a qualche decennio fa il numero dei locali in cui fare sport era alquanto limitato e lo spazio all’interno riusciva ad ospitare una manciata di macchinari per la sala pesi, nell’ultimo periodo abbiamo potuto assistere ad un cambiamento di tendenza davvero radicale.

Molti sono stati i centri fitness che hanno aperto nelle nostre città. Alcuni più piccoli e altri più grandi. Qualcuno con servizi più di nicchia mentre qualcun’altro che punta tutto su un abbonamento mensile dalle cifre irrisorie. Ma come si sceglie tra tutte le offerte che propone il mercato?

Perché aprire una palestra in franchising

Aprire una palestra in franchising è la scelta più immediata per chi vuole avviare una propria attività nel settore fitness. In un mercato come quello attuale, in cui la concorrenza in alcuni casi è davvero spietata e rischierebbe di far chiudere i battenti nell’arco di pochi mesi, appoggiarsi ad un brand già noto può essere un ottimo punto di partenza.

Quando parliamo di franchising, ci riferiamo ad un’attività in cui il proprietario firma un contratto con il franchisor (ossia l’azienda che detiene il marchio). Un’operazione come questa potrebbe sicuramente limitare in qualche modo la tua libertà di scelta nell’acquisto dei macchinari, piuttosto che i servizi da proporre ai clienti. Ma anche alla decisione su quale colore dare alle pareti.

Tuttavia, non devi dimenticare che, affidarsi ad un tipo di proposta commerciale del genere, consente di avviare al meglio la propria attività, posizionandosi immediatamente all’altezza dei competitor presenti nei dintorni. Non solo. Permette di acquisire anche delle informazioni e del know-how utili per ottenere ottimi ricavi in questo settore.

L’investimento richiesto 

Quando parliamo di aprire un’attività, dobbiamo andare a valutare molteplici aspetti. Uno di essi riguarda l’investimento iniziale. Purtroppo, non esiste una cifra che vada bene in ogni situazione. Anzi. Ogni contesto deve essere valutato in modo a sé stante. 

Aprire una palestra in franchising significa innanzitutto sostenere dei costi prima dell’apertura. Le spese, quindi possono variare molto in base alla tipologia di centro fitness che si ha intenzione di andare ad aprire. E, ovviamente, anche al contratto di franchising che propone il brand di riferimento.

In linea di massima, tuttavia, le spese per l’avvio dell’attività sono le seguenti:

  • costituzione della società ed eventuali interventi da parte di professionisti (es: notaio, avvocato, etc): dai 5.000 ai 10.000 euro;
  • spese di ristrutturazione dei locali, apertura delle utenze a nome della nuova società: dai 15.000 in su (l’importo, ovviamente, varia molto in base alla situazione in cui verte l’immobile al momento della locazione);
  • costi per l’impianto di riscaldamento e condizionamento: dai 20.000 euro (anche in questo caso dipende se sono già previsti degli allacciamenti oppure bisogna iniziare da zero);
  • costi per le attrezzature: dai 20.000 euro in su (da valutare eventualmente la possibilità di richiedere dei leasing);
  • varie ed eventuali: 25.000 euro 

L’ultima voce non viene richiesta all’interno di nessun contratto, ma vi consigliamo di prenderla in considerazione ugualmente. Quando si vuole avviare un’attività che richiede ristrutturazioni o sistemazioni agli impianti, è buona norma calcolare un “importo cuscinetto” con cui sostenere spese non previste di qualsiasi genere o sorta.

Cosa fare se non si hanno i soldi per l’investimento 

Come abbiamo potuto vedere nel paragrafo precedente, l’apertura di una palestra in franchising richiede l’anticipo di somme importanti. In molti casi superiori addirittura ai 100.000 euro. E l’investimento in questione deve essere effettuato ancora prima di iniziare la campagna di abbonamenti.

In poche parole, significa che il capitale che bisogna avere a disposizione da spendere ancora prima di vedere l’ombra di un cliente è importante. E come si può fare se la liquidità necessaria non è sufficiente per sostenere le spese necessarie all’avvio dell’attività? La risposta è aprire un finanziamento

Per finanziarsi, in questi casi, è possibile valutare tra le seguenti opzioni:

  • chiedere un mutuo ad una banca: basterà fissare un appuntamento con il funzionario preposto dall’istituto di credito, portare il business plan e dare delle garanzie che riescano a coprire l’importo richiesto;
  • trovare un socio di capitali: basterà cercare una persona che abbia intenzione di acquistare delle quote della società come investimento puro e a cui non interessa prendere posizioni in merito alla gestione pratica dell’attività. In questo caso non bisogna dimenticare che a lui si dovrà rendere conto di ogni tipo di investimento;
  • avere un socio di gestione: si tratta di una persona che, oltre ad intervenire con i capitali, prenderà parte alle decisioni aziendali grazie anche alla sua professionalità.

Fee di ingresso e royalties: cosa sono e condizioni

Prima di firmare un contratto di franchising con qualsiasi brand è opportuno valutare l’importo delle fee di ingresso e delle royalties. Prendere sotto gamba questi due aspetti, potrebbe rivelarsi essere un problema soprattutto nel lungo periodo. Ma vediamo di seguito i particolari.

Le fee d’ingresso sono delle somme che vengono richieste dal franchisor per aderire alla rete di punti vendita già avviata. Si tratta di un investimento necessario per avere accesso al know-how del marchio, ma anche per dare il via all’attività in fase di start up. Viene corrisposto solo una volta, generalmente in concomitanza della firma del contratto.

Le royalties, invece, sono un corrispettivo economico che deve essere corrisposto dall’affiliato in seguito all’avvio dell’attività. L’importo in questo caso può essere fisso o variabile, in base al contratto sottoscritto. Questa caratteristica permette di godere continuativamente nel tempo sia del marchio che dei servizi. Viene corrisposto mensilmente di solito.

Le spese da sostenere prima dell’apertura 

Nei paragrafi precedenti abbiamo parlato dei costi necessari per aprire una palestra in franchising. Perchè sono così indispensabili? Sono da sostenere tutti oppure c’è la possibilità di risparmiare da qualche parte? Ecco qualche specifica, caso per caso:



  • il commercialista: un’attività come quella della palestra richiede l’apertura di una società. E’ indispensabile, quindi, affidarsi ad un professionista che si occupi della contabilità e del calcolo di imposte e tasse. Fare da sé in questi casi non è mai la scelta consigliata: potresti rischiare di ritrovarti dopo il primo anno a pagare more e conguagli che non ti aspettavi;
  • la ristrutturazione: da valutare per ogni singolo caso. I costi dipendono molto dalle condizioni dell’immobile una volta a tua disposizione. Non dimenticare, inoltre, che trattandosi di locali commerciali a destinazione pubblica, dovrai essere sicuro che gli impianti siano a norma e che i materiali usati siano ignifughi;
  • gli arredi: spesso vengono imposti dal franchisor, quindi non avrai tanta possibilità di scelta. Conviene controllare se il brand propone forme di pagamento mensile da corrispondere nel periodo successivo all’apertura della palestra;
  • apertura utenze: prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro di ristrutturazione è necessario aprire i contratti di utenza per acqua, luce e gas da intestare alla società che hai appena costituito. Il costo di questo servizio può variare in base all’operatore scelto.

Quanto guadagna una palestra in franchising?

Il guadagno nel mondo del franchising palestre può dipendere da un’incredibile varietà di fattori. La visibilità della location è solo uno di questi aspetti. Se, ad esempio, avete scelto di posizionare la vostra attività in una città dalle grandi dimensioni ma che ha visto un boom di attività, con tutta probabilità dovrete fare i conti con i numerosi competitor che cercheranno di portarvi via i clienti.

Un altro aspetto da non trascurare è il tipo di abbonamenti proposti. Se il prezzo rappresenta un buon compromesso con la qualità e la quantità dei servizi offerti, il flusso di clientela sarà costante e via via sempre in crescendo.

Una buona campagna di pubblicità o di web marketing in grado di promuovere i corsi proposti ai clienti, aiuta ad aumentare la visibilità dell’attività e a farti ottenere un bel po’ di liquidità, soprattutto nei momenti dell’anno in cui, magari, è prevista poca affluenza.

In base al contesto geografico in cui deciderai di aprire la palestra in franchising e, ovviamente, anche al franchisor con cui avrai deciso di firmare il contratto, potrai comunque considerare un guadagno di almeno 400 euro di abbonamento annuale per cliente. Il prezzo di acquisto, ovviamente, può variare molto in base ai piani di sottoscrizione che vengono proposti dal brand. Questo significa che, con un numero di iscritti abbastanza buono stimato attorno ai 200, potrai avere la possibilità di ottenere dei ricavi annuali di circa 80.000 euro. Solo dagli abbonamenti.

Al ricavo ottenuto dalla vendita delle tessere, inoltre, sarà possibile aggiungere anche delle entrate extra che possono riguardare, ad esempio, la vendita di abbigliamento o accessori per il fitness con il logo del centro fitness. Ma anche la vendita di alimenti e bevande energetiche. E, perchè no, anche l’istituzione di corsi speciali. Per non parlare, infine, di servizi plus come:

  • spa;
  • bagno turco;
  • personal training;
  • dietologo;
  • lampade abbronzanti;
  • centro estetico

Certo, non aspettarti di rientrare completamente dell’investimento iniziale nel corso del primo esercizio. Ma, se avrai la pazienza e la costanza giusta, nell’arco di due o tre anni ti vedrai ripagato di ogni eventuale debito contratto.

Quale tipo di palestra scegliere 

Se sei un amante delle palestre sai perfettamente che esistono diverse tipologie di centri fitness. Alcuni sono più orientati nell’offrire macchinari per la sala pesi, mentre altri preferiscono dedicarsi ai corsi. Alcune sono specializzate in una particolare tipologia di allenamento (ad esempio: corpo libero o ginnastica militare) mentre altre propongono corsi live interattivi in cui i clienti seguono le indicazioni del personal trainer direttamente da un video. 

Come possiamo notare, quindi, ad ogni tipologia di palestra, corrisponde una determinata esigenza di ricerca dei locali ed, eventualmente, di attrezzature specifiche richieste. E, di conseguenza, prevede un flusso di clientela ben specifica a cui proporre i propri piani di abbonamento.

Prima di effettuare una scelta, quindi, ti consigliamo innanzitutto di cercare di orientarti verso il centro fitness che più corrisponde alle tue idee. In questo modo, sarà sicuramente più semplice creare un clima più accattivante per i vostri potenziali clienti. 

A tal proposito, tuttavia, ci teniamo a specificare che, generalmente, i marchi di franchising per le palestre tendono a proporre delle soluzioni che siano in grado di intercettare quanti più avventori possibili. Non stupirti, quindi, se le proposte che ti metteranno davanti siano rivolte per lo più ad una clientela di tipo generalista.

Quali sono i requisiti necessari 

Se vuoi entrare a far parte del mondo del franchising palestre è necessario capire innanzitutto quale sia il tipo di canale in cui focalizzarsi e, in secondo luogo, comprendere se si hanno tutti i requisiti necessari per far partire l’attività. A differenza di altri business, il settore del fitness richiede la presenza di figure professionali abbastanza specifiche. E’ indispensabile, quindi, che ci sia un responsabile provvisto di un attestato professionale.

D’obbligo precisare che, nel caso in cui sia necessaria la presenza del responsabile, non è indispensabile che questa figura corrisponda a quella del titolare dell’attività. Se, pertanto, non avete voglia (o tempo) di frequentare il corso apposito per ottenere il certificato idoneo, potete sempre proporre a qualcuno di svolgere questa mansione per voi come consulente esterno.

A tal proposito, ci teniamo a specificare che ogni area geografica gestisce la cosa in modo diverso. E’ proprio per questo motivo che potrebbe risultare molto utile contattare il CONI della tua zona al fine di conoscere la normativa a cui fare riferimento. In questo modo, alla riunione con il franchisor potrai arrivare ben preparato su tutto l’occorrente.

Come scegliere la location 

La scelta della location è determinante per avere successo. Qualsiasi tipo sia l’attività che vuoi avviare. Ma ancor di più se hai intenzione di aprire una palestra in franchising. Un locale che non sia localizzato in un’adeguata posizione potrebbe precludere la possibilità di fare dei buoni affari. Ma cerchiamo di capire di seguito il perchè.

Prima ancora di decidere quale sia il luogo migliore per la sede del tuo centro fitness è indispensabile studiare quali siano le abitudini degli abitanti del luogo. Se, ad esempio, volete aprire in una grande città come Milano, in cui la stragrande maggioranza delle persone si muove con i mezzi pubblici, devi dare maggiore importanza alla vicinanza alle fermate di autobus e metro. Al contrario, in una città dalle dimensioni più piccole, è più probabile che i potenziali clienti siano attirati dalla possibilità di avere un parcheggio gratuito nelle immediate vicinanze. E, se si può posteggiare davanti alla porta di ingresso anche meglio.

Passiamo poi alla questione relativa alla visibilità. Sembra logico, infatti, pensare che un’attività posizionata in un luogo che si vede bene dalla strada sia più attraente rispetto ad una in una posizione più nascosta. Eppure, se questo concetto sembra abbastanza palese, nella pratica si possono riscontrare delle difficoltà a farlo rispettare. Sempre più spesso, infatti, accade che locali dalle grandi dimensioni siano posizionati nelle zone industriali mentre nei centri storici gli spazi siano più angusti. E, si sa, non tutti frequentano le aree della città che ospitano solo industrie e grandi fabbricati.

Quello che ti possiamo consigliare è di prenderti tutto il tempo necessario per cercare quello che fa al caso tuo. Se necessario, chiedi aiuto alle agenzie immobiliari della zona e confronti con il brand con cui vuoi avviare il contratto di franchising. E’ meglio attendere un paio di mesi in più per l’avvio dei lavori ma con la location perfetta, piuttosto che scegliere per la prima opzione proposta e non esserne nemmeno così sicuri.

Quali caratteristiche devono avere i locali 

Come abbiamo potuto vedere nel paragrafo precedente, la location è sicuramente un punto di forza per la buona riuscita del tuo business. Non devi dimenticare, tuttavia, che anche la struttura interna dei locali può fare di gran lunga la differenza.

La composizione degli ambienti deve essere commisurata alla tipologia di centro fitness che hai intenzione di aprire. Questo significa che, ad esempio, se vuoi strutturare il tutto come un enorme sala pesi, è giusto che ti concentri sulla ricerca di un grande open space. In questo modo, eviterai di dover fare i conti con le dimensioni dei macchinari e lo spazio di manovra che gli serve attorno. D’altro canto, se la tua idea è quella di proporre molti corsi ai clienti, sarà opportuno orientarsi sulla disponibilità di sale dalle medie dimensioni. O, in alternativa, trovare una soluzione che ti permetta di alzare dei divisori per creare delle stanze.

Ti consigliamo, inoltre, di propendere per soluzioni immobiliari che ti permettano di avere la possibilità di accendere il climatizzatore in estate e di avere il riscaldamento in inverno. Non dimenticare, infatti, che una buona percentuale di affezionati alle palestre decide di cambiare luogo per l’allenamento perchè in estate fa troppo caldo e rischia di svenire. O, al contrario, perchè in inverno fa troppo freddo negli spogliatoi o nell’area docce. 

La formazione

La formazione è alla base dei buoni affari. In ogni azienda, infatti, il personale che lavora all’interno deve essere formato adeguatamente. In questo modo potrà proporre in autonomia tutti i servizi proposti all’interno dei locali. Ma anche aiutare i clienti a migliorare la propria esperienza di allenamento.

Non si deve assolutamente dimenticare che uno staff deve agire in sincrono per funzionare bene. Dovrai occuparti, quindi, di insegnare quale sia la tua filosofia di lavoro e il tuo concetto di fitness. E’ proprio questo il primo passo per avere dei dipendenti che agiscano nell’interesse dell’azienda.

Di fondamentale importanza sono, quindi, i corsi di aggiornamento da far svolgere ai propri subordinati, qualsiasi sia la mansione essi ricoprano. Dalla donna delle pulizie all’addetta alla reception, dal personal trainer all’addetta all’area spa. Tutti devono essere a conoscenza di eventuali nuovi servizi, delle nuove normative e di eventuali decisioni aziendali. In questo modo potranno organizzare il loro lavoro al meglio.

Altro aspetto davvero molto utile quando si ha a che fare con uno staff eterogeneo è quello di stilare un regolamento interno che preveda delle norme ben prestabilite che chiunque deve seguire. Alcune cose che potrai dare per scontato, per qualcun’altro potrebbe non esserlo. Onde evitare discussioni in un secondo momento, è meglio attrezzarsi con una serie di norme interne da fornire ad ogni dipendente al momento dell’assunzione. Ne sono un esempio le regole sulle pettinature delle donne e la barba degli uomini, il divieto di fumare sigarette indossando la divisa, l’igiene e la pulizia.

I dipendenti e i personal trainer 

I dipendenti e i personal trainer sono due figure indispensabili per la buona riuscita della tua attività. A differenza di altri professionisti che, magari, operano dietro le quinte, loro rappresentano in primis l’immagine dell’azienda. E, proprio per questo motivo è fondamentale selezionarli con estrema attenzione.

Quando parliamo di dipendenti, ci riferiamo a coloro che lavorano all’interno dei locali della palestra svolgendo diverse mansioni, come rispondere al telefono, presentare i nuovi corsi, occuparsi delle iscrizioni e risolvere le problematiche di qualsiasi genere dei clienti. Sono coloro che lavorano in prima linea con chi frequenta la palestra. E’ proprio per questo motivo che devono rispecchiare il più possibile quello che è il vostro modo di essere. Perché sono anche gli stessi che ti permetteranno di gestire l’attività adottando la tua filosofia anche quando tu non ci sei. 

I personal trainer, invece, sono delle figure adeguatamente istruite (e dotate di apposito attestato), che si occupano di seguire gli avventori con schede di allenamento create ad hoc. Generalmente lavorano con la partita iva e pattuiscono con la palestra una quota a cliente. Sono professionisti nel loro ambito e ti possono portare un buon giro di clienti (che pagheranno a voi il loro abbonamento per potersi allenare nei vostri spazi). 

I servizi 

Una palestra fornisce, generalmente, diversi servizi. In questo modo si riesce a rintracciare un range di clientela più ampio. Ma quali sono le offerte che si possono proporre? Ne elenchiamo di seguito alcuni:

  • corsi con istruttore: molte persone vanno in palestra solo se vengono seguite. Via libera, quindi, a corsi di aerobica, pilates e yoga. Ma anche pugilato e mma. 
  • sala pesi: una buona fetta di chi si allena preferisce andare in palestra per sfogarsi dallo stress quotidiano. Sì ad una sala pesi ben fornita in cui poter mettere in moto tutti i muscoli del corpo;
  • sauna: è un plus dei centri fitness
  • piscina: è un punto in più se volete ampliare a 360 gradi l’offerta dei corsi;
  • area beauty: particolarmente apprezzata da donne e uomini che, così, in un solo posto possono rimettersi in forma e curare la propria bellezza esteriore;
  • lettini e docce abbronzanti



Le 5 palestre in franchising più famose

Dopo aver fatto un focus tutti gli aspetti che riguardano il mondo del fitness più in generale, andiamo ora ad approfondire nello specifico quelle che sono le caratteristiche e i requisiti che vengono richiesto dai brand più famosi per aprire una palestra in franchising.

Virgin Active

La Virgin Active è una società del gruppo Virgin, che lavora attivamente nell’ambito del fitness e del wellness dal 1999. E’ approdata nel nostro paese nel 2004 ma ha riscosso fin da subito un ottimo successo grazie alla sua filosofia di “villaggio fitness”

La proposta del brand, infatti, è quella di creare attorno alla palestra un concept all inclusive che sia in grado di inglobare allenamento, benessere, salute e divertimento. All’interno dei suoi spazi vengono offerti corsi, centro benessere, percorso spa, bar e ristorante.

Dettagli del contratto:

  • investimento: su misura
  • location: dai 4000 mq
  • Pro: molto conosciuta, consente di attrarre molti clienti. Contro: richiede un investimento iniziale importante e un discreto numero di dipendenti da assumere

Mcfit

E’ un’azienda nata in Germania nel 1997 con l’obiettivo di proporre una palestra con dei costi di abbonamento alla portata di chiunque. Negli ultimi anni è riuscita ad ottenere consensi in tutta Europa, dove è presente con più di 240 sedi.

Dettagli del contratto:

  • investimento: può variare in base alla metratura e arrivare anche a 2 milioni di euro;
  • location: dai 1300 mq 
  • Pro: molto conosciuta, garantisce una buona affluenza di clienti solo per il suo nome. Contro: investimento molto alto

Fit and Go

Fit and Go è una realtà nata una trentina di anni fa da un gruppo di persone esperte del settore fitness e di medici che avevano come scopo quello di proporre alla propria clientela tecniche mediche ed estetiche a cui prima poteva accedere solo una cerchia ristretta di clientela. 

La formula che propone questo brand è quella di accostare ad un allenamento classico nuove pratiche in campo medico, come l’elettromiostimolazione (applicare elettrodi nel corpo per stimolare le contrazioni muscolari) o il sistema Criofit (trattamento del fisico ad una bassissima temperatura). 

Ogni seduta di allenamento è creata ad hoc e può durare anche solo 20 minuti.

Dettagli del contratto:

  • investimento: a partire da 29.900 euro
  • location: da 70 a 90 mq con vetrine che si affacciano in strada
  • Pro: investimento ridotto e spazi ristretti. Contro: le sedute hanno un prezzo per la clientela superiore alla media

Fit UP

Fit Up è un marchio che ha l’obiettivo di aprire in tutto il territorio nazionale dei centri fitness che vogliono accostare la necessità di rimettersi in forma con quella di poter socializzare. La sua filosofia è quella di curarsi del benessere della singola persona a 360 gradi, permettendole sia di allenarsi, che di migliorare la propria percezione psico-fisica.

Questa azienda propone una formula in grado di attirare diverse tipologie di clientela. Anche grazie agli orari delle sue filiali che propongono delle aperture tutti i giorni h24

Dettagli del contratto:

  • investimento: dai 100.000 euro;
  • location: da 700 a 1300 mq, che possono essere dislocati anche su più piani
  • Pro: è possibile ottenere la palestra “chiavi in mano” e macchinari di ultima generazione. Contro: investimento importante.

Mrs Sporty

Mrs Sporty è una realtà che conta moltissime filiali dislocate nel territorio nazionale ed europeo. Il suo successo è dipeso da un know how specializzato, un sistema di gestione che funziona alla grande e una grande esperienza maturata nel settore fitness.

Questo brand è dedicato a tutti coloro che vogliono aprire una palestra dedicata alle donne, ricca di corsi e di attività create su misura per loro. 

Dettagli del contratto:

  • investimento: dai 40.000 euro;
  • Pro: macchinari di ultima generazione. Contro: si attrae più difficilmente una clientela maschile

 

photocredit: ©fitup.it; ©Mcfit.com; ©virginactive.au

 

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