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Il termine biologico
Prima di parlarvi del franchising di prodotti biologici e vegani è importante capire il significato di alcune parole.
Il termine biologico si è diffuso sempre di più negli ultimi anni e in sintesi si riferisce ai cibi prodotti tramite un’agricoltura o un allevamento che esclude l’utilizzo di sostanze chimiche come diserbanti, concimi e altro e anche trattamenti OGM (Organismi Geneticamente Modificati).
Il Regolamento Europeo n. 834/2007 regolamenta la produzione, l’etichettatura e il controllo del prodotto biologico definendone tutte le caratteristiche. Non tutti i terreni sono adatti a un’agricoltura biologica e bisogna seguire alcune tecniche e schemi per far sì che il campo non presenti parassiti o fonti di inquinamento e contaminazioni.
In un alimento completamente naturale è la salute a trarne vantaggio anche se questi prodotti sono un po’ più costosi rispetto agli altri ma vale sicuramente la pena di acquistarli perché si ha la certezza che siano salutari.
Il significato di vegano
Insieme all’evoluzione biologica si è diffuso il veganesimo. Una moda? Una filosofia? Uno stile di vita?
Potremmo definirlo in molti modi ma sicuramente è una scelta etica e salutare che elimina i cibi di origine animale e i derivati. I vegani si differenziano dai vegetariani proprio per il fatto che non mangiano neanche uova, latte, latticini e altri alimenti che contengono qualsiasi derivazione animale, come ad esempio il caglio.
I vegani hanno un menù monotono e con carenze nutrizionali? Assolutamente no, anche se devono assumere importanti valori nutrizionali per l’organismo come la vitamina B12 e Omega 3 tramite integratori. Per il resto, le ricette vegane sono diventate molto varie e creative che includono verdure, ortaggi, frutta, cereali e legumi.
Cos’è il glutine?
Si sente spesso parlare di glutine e intolleranza e soprattutto vi sarà capitato di leggere sui prodotti alimentari la dicitura “senza glutine” o “gluten free“. Sapete cos’è il glutine?
Il glutine è un complesso proteico che si trova maggiormente nei cereali ed è insolubile in ambiente acquoso. Le componenti delle sue proteine sono la prolammina, che si trova nel frumento e la glutenina, che si trova nell’orzo, frumento, farro e segale.
Il glutine serve a dare elasticità e coesione a un impasto e questo vuol dire che maggiore è il contenuto di glutine migliore è la qualità del prodotto. Durante la digestione intestinale però alcune persone potrebbero avere difficoltà ad assorbire questa proteina avendo delle reazioni infiammatorie riscontrando la patologia della celiachia.
Una persona intollerante al glutine e quindi celiaca deve fare molta attenzione ai cibi che ingerisce e ultimamente sempre più persone sviluppano questa intolleranza.
I cibi senza glutine sono spesso accostati a quelli biologici, vegani o vegetariani perché sono considerati alimenti salutari ma in realtà non c’è una connessione specifica.
Alimentazione sana e benefici
Cosa si intende per alimentazione sana? Vi siete mai chiesti da dove arrivano i prodotti che acquistate e se sono conservati secondo le norme alimentari? Perché oggi le persone si pongono molte domande sul cibo e cambiano il loro modo di nutrirsi? Perché si diventa vegani o vegetariani?
Sono importanti le domande così come le risposte. Le persone si ammalano sempre di più e spesso ogni malessere parte dall’alimentazione e dal fattore psicologico.
“Mangiare male vuol dire pensare male” e di conseguenza ci si ammala. Si può seguire uno stile di vita sano anche continuando a mangiare la carne con moderazione e magari prevalentemente pollo e tacchino oppure eliminarla completamente. Ognuno fa la sua scelta di vita e ognuno deve gestire le proprie intolleranze.
Il filosofo Feuerbach diceva: “Siamo ciò che mangiamo” e Ippocrate affermava: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo“.
Non vogliamo assolutamente dare consigli medici perché non ne abbiamo le competenze ma sicuramente mangiare con più attenzione migliorerà il vostro benessere fisico e mentale.
Nutrirsi solo di “cibi vivi” quindi non morti e rifornirsi dalle aziende che coltivano questi alimenti nel modo più naturale possibile, seguendo quindi il processo biologico, potrebbe essere la scelta migliore per la propria salute.
Com’è il business dei prodotti biologici e vegani?
Il mercato italiano dei prodotti biologici vale più di 2 miliardi di euro all’anno e ha una crescita veloce con prezzi superiori del 20% in confronto agli altri prodotti non biologici.
I prodotti biologici e vegani negli ultimi dieci anni hanno visto un boom di vendite notevole e ve ne sarete resi conto andando in qualsiasi supermercato dove vi è un’ampia scelta di acquisto. Ma anche nel settore della ristorazione molte sono state le aperture che puntano ai piatti biologici, vegani e anche senza glutine.
Per stare al passo con i cambiamenti bisogna essere pronti ad evolversi. Per questo motivo anche i menù dei ristoranti offrono ricette diverse in grado di soddisfare le esigenze di tutti.
Un cuoco e un cameriere devono fare molta attenzione alle richieste dei clienti perché un’intolleranza, ad esempio, può portare la persona ad uno shock anafilattico e, in casi estremi, potrebbe perdere la vita.
Il business c’è ed è in crescita anche perché chi non è vegano o non è attento particolarmente ai prodotti bio può essere interessato ugualmente ad acquistare questo tipo di prodotti o assaggiare piatti vegani.
Iter burocratico per aprire un’attività imprenditoriale
Per aprire un franchising di prodotti biologici e vegani occorre innanzitutto seguire una procedura burocratica:
- apertura della Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate;
- iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio;
- iscrizione all’Inps;
- iscrizione all’Inail per i dipendenti;
- apertura di un conto corrente bancario;
- dichiarazione d’inizio attività al Comune (SCIA);
- richiedere il permesso di esporre l’insegna;
- abilitazione al commercio alimentare tramite l’ottenimento dell’attestato SAB o di un diploma alberghiero o avendo un’esperienza di 2 anni in un negozio alimentare o ristorante;
- abilitazione HACCP in casi specifici;
- ottenere il nulla osta sanitario dell’ASL;
L’attestato SAB è un’abilitazione che si ottiene frequentando un corso, di solito alla Confcommercio, riservato agli imprenditori che esercitano il commercio e la somministrazione di alimenti e bevande.
L’abilitazione HACCP è invece orientata verso i ristoranti o comunque verso le persone che producono e sono a contatto diretto con l’alimento, che potrebbe essere l’imprenditore stesso o un cuoco e altri dipendenti.
Ai costi dell’iter burocratico vanno aggiunti quelli di affitto, ristrutturazione e spese utenze del locale e dell’investimento per affiliarsi a un franchising. Per queste operazioni possono aiutarvi un commercialista e nel caso di creazione societaria c’è bisogno anche di un notaio.
Cos’è il franchising e cosa offre?
Il franchising è un’affiliazione commerciale che prevede una formula di collaborazione tra un’azienda affermata, chiamata franchisor e un’altra azienda che ne usufruisce i servizi e i beni lavorando in proprio ma vendendo il brand e i prodotti della casa madre e seguendo la filosofia dell’affiliante.
Un affiliato deve seguire le disposizioni e le istruzioni del franchisor per poter sviluppare un business vincente in sinergia. Affidarsi a un azienda con esperienza diminuisce il rischio d’impresa.
Cosa offre un franchising?
- Consulenza pre e post vendita
- Formazione
- Esclusiva di zona
- Assistenza costante
- Visibilità nazionale
- Know how
- Fornitura e prodotti di qualità
- Arredo
- Strumenti di marketing e pubblicità
Alcune aziende in franchising richiedono fee d’ingresso (una tantum) e royalty (percentuale mensile sui fatturati).
Migliori aziende di franchising di prodotti biologici e vegani
MELAVERDE BIO
Il marchio MelaVerdeBio offre una formula di franchising, nata nel 2015, per la vendita di prodotti biologici, vegani e senza glutine di altissima qualità. Oltre al settore alimentare presenta anche prodotti di cosmetica ovviamente bio e vegani e integratori.
Richieste:
- superficie del punto vendita: 40 mq;
- ubicazione: zona di passaggio con parcheggio;
- bacino d’utenza: minimo 10.000 abitanti;
- personale nel negozio: minimo 2
L’investimento massimo è di 25.000 euro e non sono richieste royalty. L’azienda offre facilitazioni di pagamento.
NATURA SI
L’azienda NaturaSi è nata nel 1992 a Verona con lo scopo di promuovere e sostenere gli agricoltori che iniziavano a coltivare in modo sano e quindi biologico. Nel 1995 apre il primo negozio in franchising a Brescia.
Richieste:
- superficie di vendita: tra i 250 e 500 mq;
- bacino d’utenza: minimo 50.000 abitanti;
- ubicazione: zone ad alto traffico con parcheggio.
L’investimento parte da 150.000 euro.
NATUR PLUS
Se volete aprire un’erboristeria specializzata l’azienda Natur Plus offre una formula di franchising proponendo prodotti biologici, vegani e senza glutine di cosmetica, alimenti, make up, piante officinali, integratori, oggettistica ed erbe. Un’accurata selezione dei migliori produttori in Italia determina la qualità dei prodotti.
Richieste:
- bacino d’utenza: oltre i 7.000 abitanti;
- ubicazione: zone di passaggio, centrali e centri commerciali;
- superficie del punto vendita: da 25 a 70 mq;
- personale nel negozio: una o due persone.
L’investimento parte da 22.000 euro e include anche una fee d’ingresso di 1.000 euro + iva. È previsto un canone di affiliazione mensile pari a 80 euro + iva e una prima fornitura di 9.000 euro + iva non inclusa nell’investimento. Non è richiesta nessuna royalty.
BIOPLANET
I negozi BioPlanet sono un universo di prodotti biologici, vegani e per celiaci. Dai prodotti alimentari fino alla cosmetica, il format del franchising offre 2.000 articoli da vendere e una continua formazione.
Richieste:
- superficie negozio: tra 100 e 200mq;
- bacino d’utenza: minimo 30.000 abitanti;
- ubicazione: zone ad alto traffico con parcheggio;
- personale del negozio: da 2 a 3 persone.
L’investimento parte da 39.000 euro.
Possibili fatturati del franchising di prodotti biologici e vegani
Quanto può fatturare un negozio di franchising di prodotti biologici e vegani? Possiamo valutare un cifra minima di 200.000 euro annuali per un guadagno mensile minimo di 10.000 euro per un investimento medio di 50.000 euro.
Avendo poco personale nel vostro negozio i costi fissi, oltre a uno stipendio o al massimo due oltre voi, sono dell’affitto, le spese utenze, la fornitura dei prodotti e qualche altra spesa. Ricordate che anche se i prodotti che vendete sono più costosi le persone per la loro salute sono disposti a spendere soldi. Vedrete che avrete la stessa affluenza degli altri supermercati.
Come potete notare, rientrerete nel vostro investimento entro qualche mese.
L’evoluzione nutrizionale e alimentare
Analizzando vari aspetti dell’evoluzione nutrizionale e alimentare scopriamo che il cambiamento psicologico delle persone è avvenuto per un eccessivo malessere interiore ed esteriore. Cambiando abitudini e alimentazione anche le aziende si sono dovute adattare proponendo prodotti adatti ad ogni esigenza.
Eliminare la carne dalle proprie ricette per qualcuno è una necessità mentre per altri è un valore morale verso gli animali. Con cereali, frutta e verdura possiamo vivere benissimo e meglio, ma per chi è un amante della carne non è facile farne a meno ma questo vale anche per altre cose.
Anche la dieta è diventata uno stile di vita e forse una moda, spesso “fai da te” e molto pericolosa, imposta come una sfida da vincere e questo è un fatto positivo solo se è un medico competente a suggerirvi il giusto percorso per la perdita di peso.
Mangiare prodotti biologici, senza glutine o vegani è solo l’inizio di piccoli passi che diventeranno giganti. Fare attenzione a ciò che si mangia e pretendere di avere informazioni sulla produzione, conservazione e provenienza di un alimento è una forma di miglioramento verso se stessi e gli altri.
Essere imprenditori nel franchising dei prodotti biologici e vegani cosa vuol dire?
Cosa vuol dire aprire un franchising di prodotti biologici e vegani? Molto spesso quando volete fare qualcosa di diverso e impegnarvi in una nuova avventura i dubbi vi assalgono velocemente e la paura avanza improvvisamente per bloccarvi ma l’unico rischio che può accadere nelle novità è quello di “scivolare, cadere, capire, imparare e rialzarsi“.
Se non conoscete bene il settore biologico e vegano non vuol dire che non potete avviare un business in questo settore, anzi, è proprio il franchising che vi aiuterà a diventare esperti e sicuri nel vostro lavoro. Quindi perché non tentare?
Consigli
Il settore biologico e vegano non solo vi porterà guadagni ma anche soddisfazioni personali perché vendere questi prodotti vuol dire contribuire a un cambiamento che punta al benessere delle persone.
Alcuni dicono che il futuro sarà sempre più biologico e vegano e date le premesse hanno sicuramente ragione.