Instagram è un social media in grande crescita. Tanto da attirare l’attenzione di un numero sempre maggiore di aziende, le quali ravvisano nel social delle fotografie il mezzo ideale per raggiungere un pubblico vasto e reputato essenziale per il proprio sviluppo.
Avere tanti seguaci e creare un congruo numero di interazioni, ormai, non è più un semplice vezzo di vip e utenti meno popolari. Con oltre un miliardo di utenti, dislocati in ogni parte del globo, Instagram rappresenta un universo ideale anche per le aziende.
Per riuscire a contattarli, però, è necessario dedicare molto tempo ad operazioni come l’apposizione di like, follow e messaggi. A volte questo tempo non c’è e occorre quindi individuare strumenti in grado di ovviare a questo limite.
Tra di essi ormai da anni in molti hanno individuato i bot, ovvero i programmi ideati da sviluppatori con il preciso obiettivo di dare vita ad un grande numero di azioni automatiche. I software prodotti allo scopo sono però oggetto di un intenso dibattito. Andiamo a vedere i motivi di questa discussione.
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I bot tradiscono lo spirito di Instagram
Il motivo che spinge molti a criticare l’utilizzo di programmi in grado di automatizzare le azioni tipiche di un social risiede proprio nel fatto che essi ne rappresentano un vero e proprio tradimento dello spirito originario.
La socializzazione, infatti, si fonda su un rapporto di fiducia tra utenti. I quali decidono di condividere contenuti ritenuti interessanti anche per gli altri. Se dall’altra parte non c’è una persona in carne e ossa, ma un bot, il principio di base non esiste più e si è praticamente vittime di un inganno.
Proprio per questo Instagram ha deciso di inaugurare una guerra volta a individuare i bot e bannare i profili che li utilizzano. Una vera e propria guerra in cui è incappato ad esempio Instagress, programma molto noto qualche anno fa e oggi scomparso dai radar di Internet, essendo incappato nell’algoritmo predisposto dal social all’uopo.
La risposta giusta può essere Gramista
Quello che è successo a Instagress rappresenta un vero e proprio campanello d’allarme, di cui tutti hanno dovuto tenere conto. A partire dagli sviluppatori, i quali rischiano di veder andare in fumo il loro lavoro in un lampo. Ma anche per gli utenti, soprattutto chi non può permettersi a livello di immagine di essere bollato come un imbroglione.
La risposta si è concretizzata in un vero e proprio rimescolamento delle carte, con l’arrivo di software non solo performanti, ma anche in grado di impedire l’individuazione da parte di Instagram.
Tra di essi un ruolo di spicco è stato conseguito da Gramista, bot il quale viene spesso citato tra i migliori in assoluto da parte degli esperti. Andiamo quindi a capire se la sua fama sia giustificata dai fatti, o meno.
Gramista: come iniziare
Per iniziare ad utilizzare Gramista, occorre soltanto collegarsi al suo sito e dare vita all’iscrizione, la quale risulta molto facile e semplice. Basta infatti compilare un modulo indicando il proprio nome e cognome, l’indirizzo di posta elettronica e scegliere la password da utilizzare per la connessione.
Una volta che sia stato espletato questo passo, quello successivo è rappresentato dalla connessione del proprio account con il profilo Instagram, altra operazione la quale esige un arco temporale abbastanza limitato per andare a buon fine.
A questo punto, si può iniziare un free trial di 12 ore. Proprio grazie al quale si potrà comprendere il funzionamento del programma, valutare le funzionalità offerte e sulla base di quanto visto decidere se sia il caso di proseguire oppure di rivolgersi ad altro strumento in grado di corrispondere meglio alle proprie aspettative.
Come funziona Gramista
Il funzionamento di Gramista è estremamente semplice. Una volta entrati nell’account si apre infatti il pannello di controllo, da cui è possibile mettere in campo tutti gli accorgimenti necessari per iniziare a collezionare like e followers, ovvero la strategia necessaria per raggiungere i propri obiettivi di crescita.
Nella schermata di apertura l’elemento centrale è rappresentato dal proprio account, posto alla destra, in bella evidenza. Basta cliccare sul segno di spunta per vedere aprirsi un riquadro in cui è possibile vedere quello che il bot sta facendo. Le attività sono naturalmente quelle comuni a tutti i bot di questo genere, ovvero l’apposizione di like e follow/unfollow, oltre che dei commenti.
In fondo al riquadro, è possibile dare vita a tre operazioni:
- acquistare un pacchetto o quelli di cui si ritiene aver bisogno per cogliere i propri obiettivi;
- rimuovere l’account, se si ritiene di aver esaurito il proprio compito;
- andare a monitorare le impostazioni.
Naturalmente, per chi deve predisporre un piano di crescita strutturato per acquisire like e followers, la parte realmente interessante è proprio la terza. Andiamo quindi a vederla più da vicino.
Come impostare Gramista
Come agire sulle impostazioni per poter conseguire i propri obiettivi di crescita? In effetti il funzionamento del bot è molto semplice ed intuitivo. Per capirlo meglio, è però il caso di vagliare tutte le funzioni proposte, cercando di individuare quelle le quali necessitano in effetti di maggiore attenzione.
In pratica esse fanno riferimento a tre sezioni:
- General & Activities (Generale e attività), ovvero Your automation, Smart Mode, Boost e Activity Timezone;
- Targeting Options (Opzioni di targeting), in cui sono racchiusi Gender Targeting, Hashtags, Username e Locations;
- Exceptions (Eccezioni), che vede la presenza di Hashtags Blacklist e Username Blacklist.
Your automation
La prima funzione da impostare è Your Automation, quella la quale va in pratica ad incidere direttamente sulla ricerca di like e followers. In questo caso basta soltanto decidere la velocità, in quanto sarà il bot a portare avanti il lavoro in maniera del tutto autonoma.
Naturalmente, proprio per quanto riguarda la velocità occorre fare un discorso che vale praticamente per tutti i programmi di questo genere: è preferibile partire con un ritmo normale e poi incrementarlo in seguito. In tal modo il lavoro portato avanti assomiglierà di più a quello di un utente in carne e ossa.
La ratio di questo comportamento è dovuta proprio al fatto che Instagram ormai da tempo ha deciso di contrastare le attività automatiche, reputate alla stregua di un tradimento dello spirito dei social. Per individuarle utilizza quindi algoritmi che sono in grado di individuare i comportamenti anomali.
E’ del tutto logico che profili i quali lavorino subito su grandi numeri e senza riposarsi mai siano da associare ai bot. Meglio evitare quindi comportamenti sospetti.
Smart Mode
In questo caso si tratta di una funzionalità che si attiva in automatico. Il suo scopo è di garantire che i cicli di Follower/UnFollower siano automatici e che nessuno dei seguaci già acquisiti sia perso.
Anche in questo caso sono previsti degli accorgimenti tesi a impedire l’individuazione dell’attività automatica a Instagram. In particolare il programma può decidere di seguire fino a 50 account in più delle normali dimensioni del ciclo, il quale ne prevede 1000 per volta.
Boost
Per chi abbia intenzione di dare vita ad un deciso incremento dell’attività del proprio account facendolo interagire con più utenti, questa funzione è in grado di attirare più visualizzazioni e like del solito. Può essere associato alla pubblicazione di una foto e proprio per la performance che riesce ad assicurare può essere utilizzato soltanto una volta al giorno.
Per poterlo fare è però necessario acquistare una licenza, all’interno dei pacchetti predisposti da Gramista. Una limitazione che vale anche nel periodo di prova.
Activity Timezone
Si tratta in pratica del fuso orario della zona che si intende coprire e la sua utilità è evidente. Se, ad esempio, si intende coprire la zona di Roma, si sceglierà il suo fuso orario in modo da far lavorare il bot quando presumibilmente gli utenti sono interessati ad interagire, ovvero durante il giorno, e metterlo in riposo in contemporanea con il periodo del sonno degli stessi, ovvero nel corso della notte. In tal modo si eviterà di allertare l’algoritmo di Instagram.
Gender Targeting
In questa sezione si può indicare il genere dei profili con cui si intende stabilire l’interazione.
Si può infatti scegliere tra uomini e donne, anche se in effetti gli stessi sviluppatori di Gramista provvedono ad avvertire che a volte può essere difficile stabilire l’appartenenza di un profilo all’uno o all’altro genere. In alcuni casi, infatti, gli utenti utilizzano username i quali rendono complicato capire se si tratti di uomini o donne.
Hashtags
Altra chiave di ricerca è quella per hashtag, ovvero argomenti in grado di richiamare molti utenti. Chi cerca like e followers, solitamente è mosso da un intento specifico. Nel caso di una azienda che commercializza vini, può quindi essere prezioso stabilire contatti con altri profili utilizzando come chiave di ricerca gli hashtag dedicati alle bevande di questo genere, piuttosto che quelli in cui l’argomento di discussione è magari il mondo della moda.
Va peraltro ricordato come sia consigliabile aggiungere hashtag i quali abbiano decine di migliaia di followers. Se ad esempio ci si vuole rivolgere ad utenti che amano i vini toscani, si può fare una ricerca con l’hashtag #vinitoscani;
Username
Altra necessità da tenere nel debito conto è poi quella riguardante la grande utilità di stabilire una interlocuzione con profili molto popolari, quelli che vantano grandi numeri in termini di seguito. Escludendo al contempo quelli che invece hanno un seguito ristretto. Si pensi ad esempio ad un Kanye West, oppure una influencer nel settore della moda come Chiara Ferragni.
Per poter attivare l’interazione con questi profili, si può impostare questa sezione, che offre in effetti la possibilità di avere grandi ritorni in termini di risultati.
Locations
Anche delimitare la ricerca di profili per zone geografiche può aiutare non poco nella profilazione degli utenti che possono interessare.
Se una azienda vende prodotti avendo come punto di riferimento Firenze, si può delimitare la ricerca ai profili della Toscana o, al limite, dell’Italia. Mentre se vende mediante un e-commerce, può anche allargare a dismisura il proprio raggio di azione. Non procedere utilizzando questo criterio di buon senso può portare fuori strada il bot, obbligandolo a fare un lavoro il quale può infine risultare inutile ai propri fini.
Hashtags Blacklist
Quando i bot portano avanti la loro azione, sono soliti dare vita non solo ad una strategia tesa a calamitare utenti, ma anche a dismetterli una volta che ritengano inutile continuare a seguirli. Può però accadere che nel corso di questa azione vengano esclusi profili che invece si intende continuare a seguire o magari appartenenti a propri conoscenti.
Per evitare che ciò possa accadere, si può ricorrere ad una funzione come hashtags blacklist. Proprio ad essa, infatti, è affidato il compito di impedire agli script di interagire con qualsiasi supporto che è stato taggato con un determinato hashtag.
Username Blacklist
Anche Username Blacklist è una funzione strutturata in maniera da aiutare a precisare chi non deve essere escluso dai propri contatti.
In questo caso, invece che sulla base di un hashtag, l’azione sarà portata avanti basandosi sui nomi. Quelli che saranno indicati nella blacklist, non saranno oggetto di azione da parte del bot.
Come utilizzare le funzioni per il proprio piano di crescita
Abbiamo quindi visto le funzioni proposte da Gramista al fine di dare vita ad un piano di crescita in grado di rendere sempre più popolare il proprio profilo. Naturalmente, occorre però procedere alla selezione di un piano a pagamento, per poter sfruttare gli strumenti disponibili. In pratica, occorre acquistare un pacchetto, sulla base delle proprie necessità. Proprio questa parte rappresenta una delle peculiarità più interessanti di Gramista. Andiamo a vedere perché.
Quanto costa Gramista
Uno dei maggiori punti di forza di Gramista risiede proprio nella politica dei prezzi che è stata adottata. La quale è imperniata sulla massima flessibilità ed aperta ad ogni tipo di tasca. Basti pensare che è addirittura possibile limitare gli acquisti ad una sola giornata, rendendo quindi possibile testare il prodotto a costi effettivamente irrisori, o quasi.
I piani che sono stati messi in preventivo per chi abbia necessità limitate, sono in pratica tre:
- quello per un solo giorno, al costo di 1,79 dollari;
- per tre giorni, previa corresponsione di 4,99 dollari;
- per una settimana, con l’esborso di 10,99 dollari.
A questi piani, vanno poi aggiunti i pacchetti mensili, destinati a chi sia invece intenzionato a dare luogo ad una strategia di medio o lungo termine al fine di aumentare la propria popolarità su Instagram. Una proposta naturalmente più interessante per le aziende o gli influencer.
Anche in questo caso, le proposte di Gramista sono tre:
- il piano a trenta giorni, al costo di 39,99 dollari;
- per sessanta giorni, in cambio dei quali occorre versare 64,99 dollari;
- per novanta giorni, pacchetto che comporta un esborso di 89,99 dollari.
Come si può notare, i prezzi sono abbastanza elevati per i pacchetti mensili, ma per chi non abbia intenzione di sobbarcarsi un impegno gravoso sul piano finanziario sono proposti piani limitati a pochi giorni. Una politica estremamente accorta, tale da non chiudere la strada a nessuno. Destinata quindi a riflettersi sulle fortune commerciali del software.
Il supporto garantito da Gramista
Quando si inizia ad utilizzare un bot Instagram, una delle condizioni più importanti è la presenza di un adeguato supporto. Meglio ancora se il servizio di assistenza viene offerto nella propria lingua, in modo da evitare la noia di dover tradurre, con la possibilità di incappare in qualche equivoco.
La domanda che occorre porsi, quindi, è la seguente: il supporto di Gramista funziona? La domanda deve essere in questo caso articolata. Il servizio sicuramente funziona, ma mancando la live chat necessita di un tempo maggiore (tra uno e due giorni) per poter avere risposte alle proprie esigenze. Si può infatti utilizzare solo l’e-mail, con quello che può conseguirne in termini di tempo. Un aspetto sul quale il gruppo di lavoro di Gramista dovrebbe lavorare, in modo da accorciare i tempi.
Come usare Gramista per ottenere risultati di rilievo
Gramista è un semplice strumento. Come tale, deve essere utilizzato al meglio, per consentire reali risultati. E per poter essere utilizzato al suo top, occorre conoscere bene l’algoritmo utilizzato da Instagram, con il quale occorre fare i conti.
Quali sono le caratteristiche dell’ultimo algoritmo utilizzato dal social? In pratica esso è stato strutturato in modo da tenere in conto una serie di fattori ben precisi. Tra di essi occorre ricordare senz’altro:
- la qualità dei contenuti. Nonostante le avvertenze degli esperti, si tratta di un dato il quale continua ad essere oggetto di una pericolosa sottovalutazione sui social media. Ci si concentra troppo sulla necessità di catturare followers, senza tenere conto del fatto che per poi poterli mantenere è necessario proporre loro contenuti in grado di interessarli e spingerli ad una reale interazione. Invece è necessario proporre storie appassionanti, emozioni reali in grado di suscitare empatia. Non farlo può essere pagato a caro prezzo in tempi molto rapidi, in quanto l’algoritmo di Instagram premia chi propone contenuti di qualità. L’investire nella creazione di contenuti emozionali è in grado di fare la differenza, spingendo i propri seguaci a tornare sul proprio profilo, sperando di trovare motivi di interesse;
- il livello di interazione. Stabilire un reale contatto con altri utenti è in fondo il vero tratto distintivo del mondo social. I bot partono in questo senso effettivamente svantaggiati, per ovvi motivi. La loro interazione rischia di risultare fredda, di non riuscire a stabilire un reale rapporto di complicità. Proprio per questo motivo uno dei consigli dati dagli esperti è quello di dare vita a piani misti. Ovvero a mixare l’utilizzo dei bot per dare vita ad azioni di massa a interventi in prima persona, tesi a stabilire una corrente di simpatia coi followers. Delegare tutto al bot può alla lunga rivelarsi controproducente;
- pubblicare con una certa frequenza. In tal senso non esiste una regola fissa. Si può pubblicare tanto per un certo periodo, ma poi farne trascorrere uno lungo senza farlo può spingere il pubblico conquistato in precedenza ad allontanarsi. Un comportamento il quale rende in pratica inutile il lavoro di fidelizzazione svolto in precedenza. Si consiglia quindi di pubblicare con una certa frequenza, cercando di eliminare pause troppo prolungate;
- occorre fare in modo che il bot lavori come se si trattasse di un vero e proprio essere umano. Il quale è impossibilitato a non osservare un certo numero di ore di riposo. Inoltre si deve avere l’accortezza di usare una certa gradualità. Non si dovrebbe mai partire al massimo della velocità consentita dal bot, ma anzi con quella minima, per poi accelerare, ma senza farsi travolgere dalla foga. Non tenere in conto questo dato può esporre al rischio di una individuazione e delle ormai famigerate sanzioni di Instagram. Che possono partire dall’interdizione temporanea, sino ad arrivare al bando vero e proprio. Per una azienda, in particolare, le sanzioni possono essere estremamente deleterie sul piano dell’immagine.
I pro e i contro di Gramista
Se si intende acquistare un prodotto, occorre conoscerne nel dettaglio pregi e difetti. Per poi rapportarli al prezzo e capire se il rapporto tra i due fattori sia elevato o meno.
Nel caso di Gramista il primo vantaggio è da ricercare nella grande semplicità di concezione. Una prerogativa tale da farne un prodotto adatto a chiunque. Anche a chi non abbia particolari competenze informatiche o familiarità con strumenti di questo genere.
La seconda caratteristica positiva è da ricercare nel fatto che si tratta di un bot concepito per ricoprire praticamente qualsiasi esigenza. Se si ha bisogno di un intervento limitato si può aderire ad uno dei pacchetti giornalieri, limitando al massimo la spesa. Se invece si necessita di un assistente continuo, si può optare per i pacchetti mensili, che prevedono naturalmente un impegno di spesa maggiore. Una versatilità la quale non viene spesso contemplata da altri bot, i quali si rivolgono a ben determinate nicchie.
Va inoltre segnalato come non sia necessario scaricare programmi o sottoporsi ad altri procedimenti di carattere tecnico. Un vantaggio non da poco per coloro che si sentono sempre in soggezione di fronte a processi tecnologici più complessi. Che si somma alla mancata necessità di tenere sempre acceso il proprio dispositivo durante l’utilizzo del bot.
Tra i contro va sicuramente menzionata l’assenza di funzionalità più performanti, anche se in effetti quelle che servono per poter ottenere risultati soddisfacenti ci sono tutte o quasi.
Inoltre il supporto non presenta la possibilità di interloquire in chat, limitando la comunicazione alla posta elettronica, con conseguente dilatazione dei tempi necessari. Un difetto non da poco, soprattutto per chi magari ha deciso di aderire all’acquisto di un pacchetto giornaliero e deve perciò operare in tempi ristretti.
Conviene adottare Gramista?
Alla luce di quanto abbiamo detto sinora, conviene adottare Gramista? La risposta può senz’altro essere considerata positiva. A renderla tale è innanzitutto la considerazione che questo programma si adatta effettivamente a tutte le esigenze. Se si vuole ad esempio dare vita ad un intervento limitato, in grado di aumentare il proprio seguito e poi procedere per proprio conto, si può infatti sottoscrivere uno dei pacchetti giornalieri, con un esborso molto limitato. Mentre se si necessita di un piano più corposo, tale da raggiungere una audience notevole, si può invece fare ricorso ai pacchetti mensili.
Se è vero che il bot non presenta funzionalità particolari, è però necessario ricordare che a volte la complessità non è sinonimo di prestazioni più elevate. Gramista offre comunque l’autolike, l’auto follow/unfollow e i messaggi automatizzati, ovvero tutto ciò che serve realmente per dare vita ad un piano di sviluppo adeguato. Senza indugiare in eccessivi fronzoli che a volte sono usati alla stregua di uno specchietto per le allodole.
Se Gramista conviene, resta però a questo punto da capire quanto effettivamente convenga ove rapportato ai suoi diretti concorrenti, ovvero agli altri bot Instagram, che sono veramente molti. Andiamo a vedere quelli più in vista.
Quali sono i concorrenti di Gramista?
Prima di decidere se Gramista fa al nostro caso, sarebbe senz’altro utile operare un raffronto con la concorrenza. Il motivo è da ricercare nel fatto che il settore è in effetti uno di quelli in cui gli sviluppatori danno vita ad una competizione serrata, con un quadro di fondo che muta di continuo, proprio in considerazione del fatto che Instagram propone algoritmi sempre più rifiniti. Chi non si adegua è in pratica fuori dal mercato. Considerazione che spinge gli sviluppatori a operare modifiche in corso d’opera che possono influire non poco sul risultato finale.
Ad oggi, le migliori applicazioni con cui deve confrontarsi Gramista, possono essere considerate le seguenti:
- Instato, anch’esso caratterizzato da notevole facilità di utilizzo e da una politica dei prezzi molto diversificata, la quale tiene in conto la presenza di disparate esigenze. Gratificato di una notevole reputazione, questo bot è riuscito a garantirsi un seguito notevole proprio per la capacità di garantire prestazioni in grado di ripagare lo sforzo economico che richiede nei pacchetti non di base. Un seguito che, peraltro, continua ad aumentare;
- Ninchi, una proposta la quale è ormai molto popolare nel nostro Paese. Il motivo del feeling con gli utenti italiani è da ricercare proprio nel fatto che il bot propone un supporto nella nostra lingua. Non obbliga quindi a dover tradurre dall’inglese, con il rischio di non riuscire a capire qualcosa o ad equivocare. Tra i punti di forza il fatto di non dover procedere ad alcun download sul proprio personal computer e a tenere quindi acceso il dispositivo. Si tratta di un vantaggio non proprio secondario, considerato che in tal modo non è necessario consumare quantità di energia elettrica tali da andare a pesare sulla bolletta. Inoltre si evita una accelerazione della sua obsolescenza. Tra i lati negativi, occorre invece mettere in risalto una certa difficoltà di utilizzo, tale da spingere all’abbandono gli utenti i quali non sono particolarmente provvisti di competenze informatiche;
- SocialCaptain, bot il quale si propone di offrire risposte di livello alla sua utenza grazie all’accorta utilizzazione dell’intelligenza artificiale. In tal modo è in grado di dispiegare una azione mirata e capace di assicurare risultati di notevole rilievo. A questa peculiarità affianca poi una grafica gradevole e semplice, accattivante per chi non ama i programmi ridondanti e il supporto in italiano. Se il livello prestazionale è effettivamente elevato, va però segnalato come per poter avere a propria disposizione l’intelligenza artificiale sia necessario sottoscrivere un pacchetto, denominato Turbo, per il quale occorre versare 99 dollari al mese. Un livello di spesa quindi adatto per le aziende o per chi abbia necessità di reperire like e followers per esigenze commerciali;
- Jarvee, bot il quale è in grado di garantire ritorni di non poco conto. A fronte però di una spesa non proprio contenuta, tale da dover essere attentamente vagliata prima di optare per la sua adozione. A questo primo difetto, ne affianca poi un altro anch’esso in grado di allontanare non pochi utenti: è infatti necessario scaricarlo sul proprio personal computer. Il quale dovrà poi essere tenuto acceso lungo tutta la durata del programma. Proprio in considerazione di questi difetti, Jarvee sembra un prodotto concepito per le aziende le quali intendano rafforzare il proprio presidio su Instagram, ma non certo per chi abbia esigenze di minor portata;
- FollowPlanner, programma di automazione il quale offre una politica dei prezzi molto popolare. Tale da evidenziare l’intento di proporsi come punto di riferimento per il maggior numero possibile di utenti alla ricerca di strumenti in grado di implementare la proprio popolarità su Instagram. Va detto che il contenimento dei prezzi non va a scapito del livello prestazionale del bot. FollowPlanner, in effetti, presenta tutte le funzionalità necessarie per procurare like e followers ai propri utenti. Per effetto di questa scelta, il programma è riuscita a calamitare un notevole numero di clienti, presentandosi alla stregua di una alternativa low cost di buon livello;
- Viky, altro bot che gode di grande considerazione nel nostro Paese. Una notorietà derivante in particolare dal proporre il supporto nella nostra lingua, ma non solo. Il mix approntato dal suo gruppo di sviluppo prevede poi la presenza delle funzionalità le quali possono rivelarsi effettivamente in grado di regalare ottimi risultati ai propri utenti. Di cui è peraltro possibile avvalersi in un ambiente User friendly, ovvero estremamente intuitivo e, di conseguenza, in grado di agevolare al massimo il lavoro. Anche la politica dei prezzi adottata sembra essere la migliore possibile, con un paniere formato da cinque pacchetti con prezzi che oscillano tra i 14,95 e gli 89,95 dollari al mese. Pacchetti i quali, naturalmente, si differenziano per le funzionalità che offrono. Rivelandosi in definitiva in grado di coprire tutte le esigenze possibili;
- Instazood, considerato da molti esperti il vero e proprio standard di settore, il convitato di pietra con cui tutti i concorrenti devono prima o poi misurarsi per capire il proprio effettivo livello. La sua reputazione è altissima ed è stata resa tale da un mix notevole. In cui trovano posto la semplicità di utilizzo, il numero di funzionalità di livello offerte agli utenti e prezzi popolari. Un pacchetto il quale ha calamitato intorno a Instazood una comunità di clienti pronti a giurare sulla propria soddisfazione di utenti;
- Instasprint, altra proposta la quale si sta facendo rapidamente largo in un panorama variegato grazie a prestazioni di rilievo e prezzi contenuti. In particolare questo bot ha la capacità di individuare i profili reali, escludendo i programmi automatizzati, e di interagire quindi solo con utenti in carne e ossa. Oltre alla capacità di sfuggire alle insidie degli algoritmi messi approntati da Instagram per stroncare i software di automazione. Una miscela che sta riscuotendo molti favori tra gli utenti di Instagram.
Le opinioni su Gramista
Come abbiamo ricordato all’inizio, Gramista è molto considerato dagli esperti. Basta in effetti fare un giro di ricognizione sul web per notare come il programma goda di una notevole reputazione. Se viene messo in rilievo il fatto che le funzionalità proposte siano in pratica solo quelle di base, sull’altro piatto della bilancia va però messa la grande semplicità di utilizzo. Facilitata anche da una interfaccia abbastanza minimale e senza fronzoli. Nella quale l’utente è subito in grado di orientarsi per riuscire a dare vita al proprio piano di crescita.
L’altro fattore che ha garantito l’affermazione di Gramista è rappresentato da una politica dei prezzi molto oculata. In pratica il bot è alla portata di tutti. Sia di chi necessita di un intervento limitato, sia di chi invece ha necessità più profonde e durature. Una decisione estremamente avveduta, la quale ha fatto di Gramista una delle soluzioni più ricercate in assoluto da chi intende affermare la sua presenza su Instagram.
Conclusioni
La corsa al like e ai followers impazza ormai da tempo su Instagram. Se per molti è una sorta di vezzo, per altri si tratta invece di una necessità commerciale. Per chi ha una azienda oppure un e-commerce, avere un saldo presidio sul social delle fotografie è quasi un obbligo. Anche perché i vantaggi sono evidenti, se rapportati alla spesa.
Riuscire a collezionare grandi numeri su Instagram, però, se è possibile può anche rivelarsi dispendioso in termini di tempo. Tempo che spesso manca, costringendo gli interessati a cercare possibile strade alternative, magari low cost.
In questa ottica si propongono i cosiddetti bot Instagram, ovvero i software in grado di automatizzare le azioni. Chi vuole collezionare in rapido tempo followers non deve fare altro che adottarne uno e valutare i risultati. Avendo magari l’accortezza di scegliere tra quelli che vantano una adeguata reputazione.
Un lotto in cui ormai da tempo si segnala Gramista. Bot semplice nella concezione, versatile, ma allo stesso tempo efficiente, il quale si è saputo avvantaggiare di una politica dei prezzi estremamente accorta. Aperta in pratica a tutti. Sia a coloro che hanno necessità limitate, che a chi invece vuole dare vita ad una campagna di largo raggio.
Prima di adottarlo, si consiglia però di partire da un esame delle proprie esigenze e rapportarle agli strumenti proposti da Gramista. Solo in tal modo sarà possibile capire se il bot sia la migliore risposta possibile o se sia invece il caso di passare oltre.