Aumentare la propria popolarità su Instagram è diventato una sorta di punto d’onore per molti, tanto da dare vita ad una curiosa gara tra personaggi dello spettacolo e influencers.
Naturalmente le aziende non potevano farsi scappare un social media come Instagram, proprio in conseguenza dei numeri vantati, con gli utenti in costante aumento.
Hanno quindi iniziato ad investire con grande forza sul social, con l’evidente intento di sfruttare al meglio la lunga serie di vantaggi individuati.
Per chi persegue una strategia tesa ad incrementare la reputazione del proprio marchio, però, la qualità dei contenuti proposti deve andare di pari passo con la capacità di veicolarli al meglio.
Indice dei Contenuti
La necessità di fare grandi numeri consiglia l’uso di bot
Come abbiamo visto, quindi, Instagram è uno strumento ideale per le aziende, proprio per i numeri che può assicurare. A patto di riuscire a cogliere l’opportunità, ovvero di fidelizzare i potenziali clienti e spingerli ad interagire con i propri contenuti.
L’interazione, nel caso dei social media, è rappresentata in particolare dai like, dai follow e dai commenti, i quali dimostrano il coinvolgimento emotivo che un determinato contenuto è riuscito a suscitare. Quindi, il contenuto è importante.
Non meno importante, però, è la capacità di rendere virale quel contenuto, ovvero di allargare al massimo la sua potenziale platea. Quindi la domanda che si deve porre chi vuole veicolare al meglio un contenuto su Instagram, è la seguente: come posso fare per aumentare la mia platea, i miei followers, in breve tempo? Instato può essere la risposta.
La risposta fornita dai bot
Instagram ha alcune differenze di non poco conto rispetto a Facebook. Tra cui quella di rendere necessaria la profilazione degli utenti che si intende raggiungere. Può chiedere quindi molto tempo a chi necessiti di aumentare i propri followers, fattore il quale a volte può scerseggiare.
Proprio per questo è necessario cercare strumenti e strategie in grado di lavorare su grandi numeri senza costringere l’interessato a stare ore e ore su Instagram. La soluzione è stata individuata da molti nei cosiddetti bot. Si tratta di programmi che permettono di dare vita ad azioni automatizzate, in gran numero. In pratica i software utilizzati sono in grado di lavorare autonomamente e, soprattutto, conseguire risultati i quali richiederebbero un gran dispendio di tempo da parte degli interessati.
A questa categoria appartiene senz’altro Instato, un bot di cui si parla molto bene anche da parte degli esperti. Andiamo quindi a vedere le sue caratteristiche e a cercare di capire se faccia effettivamente al nostro caso. O se, al contrario, sia consigliabile pensare ad altro.
Cos’è Instato
Instato è un web-based-bot, ovvero un software di automazione approntato con il preciso intento di dare vita alle operazioni tipiche di un utente in carne e ossa, su Instagram. Può infatti dare vita ad una lunga serie di interazioni, come apporre il proprio like, il follow, un commento, oppure smettere ad un certo punto di seguire un altro profilo.
Soprattutto, però, è una applicazione cui è possibile accedere direttamente dalla rete. Una soluzione la quale si presenta molto vantaggiosa soprattutto perché esclude in partenza l’ipotesi di dover scaricare software e mantenere in funzione senza soluzione di continuità il proprio dispositivo, con quello che può conseguirne in termini di obsolescenza anticipata del personal computer e di costi in bolletta per l’eccessivo consumo di elettricità.
Va ricordato, infatti, che la soluzione alternativa è rappresentata dal download di software dello stesso genere. Scaricare questi programmi, però, costringe l’utente a mantenere perennemente acceso il proprio personal computer oppure ad utilizzare un servizio VPS.
Instato fa le cose che non può fare un utente normale
Quindi, Instato, dà vita alle stesse operazioni di un utente vero. A questo punto, la domanda che sorge logica è la seguente: allora perché dovrei adottarlo se le stesse cose posso farle io?
La risposta è da ricercare non nella qualità di queste azioni, bensì nella loro quantità. Instato, come tutti i bot Instagram, è infatti in grado di portarne avanti un numero molto più grande di quello che potrebbe collezionare un essere umano. Può farlo senza stancarsi e senza riposare, a meno che quest’ultimo comportamento non gli sia espressamente ordinato (come vedremo in seguito), al fine di non destare sospetti. Una differenza di non poco conto, come si può facilmente immaginare.
Come inscriversi a Instato
Come per tutti i bot Instagram, l’iscrizione al servizio è estremamente semplice e può essere espletata in un arco temporale molto ristretto. Basta in effetti collegarsi al sito e cliccare sul pulsante che invita a farlo per poter iniziare un trial gratuito di tre giorni.
Proprio questa è la prima caratteristica di rilievo del bot, ovvero la possibilità di saggiarne la effettiva validità nel corso di tre giorni. Al termine dei quali si può decidere se portare avanti il programma o lasciar perdere. Va specificato che non tutti i bot permettono questa prova. Quelli che non garantiscono il diritto di recesso andrebbero scartati in partenza.
Una volta che si sia cliccato sul pulsante verde in bella evidenza sulla pagina iniziale, comparirà un modulo da compilare coi propri dati. Basta quindi apporre nome, cognome, indirizzo di posta elettronica e password da usare (con relativa conferma).
Dopo aver compilato il modulo, non resta da fare altro che spuntare la casella “I’m not a robot” e cliccare su “Get started”, per dare inizio alla nostra avventura nel mondo di Instato. Una avventura nella quale, naturalmente, altro tassello molto importante è il collegamento tra il programma e il nostro account Instagram. Per ottenere il quale occorre fare clic su “New account” e, sul form che compare, indicare il nome utente del proprio profilo Istagram e la corrispondente password.
Anche in questo caso l’operazione comporta un impiego di tempo estremamente limitato, al termine del quale è tutto pronto per iniziare a catturare followers e incrementare la propria popolarità su Instagram.
Come configurare Instato
Una volta che il profilo Instagram è stato collegato, occorre passare allo step successivo. Ovvero alla configurazione dei parametri che dovranno guidare l’operato del bot. Per farlo, la procedura è la seguente:
- in “select actions” occorre scegliere le attività che si intende utilizzare. La scelta può essere fatta tra Auto Comment, Auto Follow, Auto Unfollow, Auto Like, Welcome DM (anche più di uno);
- in “choose the source” occorre invece indicare da dove prendere i follower che il bot andrà a seguire in automatico. La scelta riguarda in questo caso hashtag, luoghi (Places) o persone (People). Naturalmente si consiglia di precisare al meglio questa scelta, sulla base dei propri personali interessi. Se si intende valorizzare un marchio di bevande gassate sembra abbastanza azzardato indirizzare la propria azione su utenti salutisti o che dichiarino in qualche modo la propria avversione ad una pratica ritenuta deleteria;
- in “speed and pause” si deve precisare la velocità con cui devono essere portate avanti le azioni precedentemente opzionate. La velocità deve essere inizialmente non molto elevata. Perchè questo apparente controsenso? Proprio per non dare modo a Instagram di capire che si tratta di un bot. Anche la pausa deve essere impostata in maniera da corrispondere ai ritmi di una persona normale, i quali prevedono almeno qualche ora di sonno nel corso della notte. Conviene ricordarsi di questi due dati, proprio per evitare di incappare nelle ire di Istagram;
- su “Like your own feed“ conviene invece lasciare la spunta;
- in “unfollow settings” è possibile indicare nella sezione “whitelist” i profili che non devono rientrare nel campo di azione del bot. Si tratta in pratica di quelli che il programma non deve comunque smettere di seguire. Sono solitamente i profili con cui l’utente interagisce da tempo e non vuole smettere di frequentare;
- in “autocomment” è possibile indicare dei template i quali verranno utilizzati dal bot con il preciso fine di commentare le foto in maniera automatica;
- in “welcome direct messages” si possono scrivere dei messaggi generici che il programma invierà in maniera automatica via DM ogni volta che un nuovo profilo deciderà di seguire il proprio. Naturalmente si deve cercare di dare vita a messaggi in grado di risultare comunque appropriati, senza cioè dare l’impressione che si tratti di una procedura standard.
Per concludere il processo, il quale permetterà a Instato di iniziare la sua ricerca di profili da conquistare a vantaggio dell’utente, non resta che cliccare sul pulsante “save changes“.
Quali sono le funzionalità offerte da Instato
Abbiamo quindi visto come settare Instato per permettergli di esplicare la sua azione al meglio. Si tratta naturalmente di un passaggio fondamentale, da effettuare con molto scrupolo.
Ora, invece, andiamo a vedere quali sono le funzionalità proposte dal bot e come dovrebbero essere sfruttate.
Conviene in effetti conoscere al meglio le proposte in tal senso, in quanto precisandole al meglio si possono avere risultati adeguati alle proprie aspettative. Soprattutto, si possono conseguire in tempi minori rispetto a quelli che possono conseguire da un uso malaccorto del programma.
Autofollow
La prima funzionalità offerta da Instato è l’autofollow, ovvero la scelta dei profili che si intende seguire. Lo si può attivare nel menù a sinistra (AF), quindi fare clic sull’account da dove si verrà indirizzati automaticamente alla pagina di follow-up automatico.
Per precisarli, si possono utilizzare tre parametri:
- hashtag, che impone al programma di seguire i proprietari di contenuti i quali abbiano in descrizione un determinato argomento;
- places, la cui indicazione è quella di seguire coloro che nei loro post hanno indicato un determinato luogo, ad esempio Roma o Firenze;
- people, ovvero le persone. Se ad esempio si vuole interagire con un profilo che vanta molti follower interessati all’acquisto di contenuti musicali, campo in cui si opera, si può seguire un cantante o un gruppo famoso, i cui profili sono spesso visitati da un gran numero di utenti.
Altro parametro molto importante in questa ottica, è quello relativo alla velocità con cui deve essere portato avanti il piano di crescita. All’inizio conviene lasciarlo su auto, per aumentarlo gradualmente con il tempo. In tal modo sembra che a fare il lavoro sia effettivamente un utente reale e non un bot. Infine occorre precisare lo stato, nella casella Status, mettendolo su Active per farlo funzionare.
Autounfollow
La seconda funzionalità di cui può disporre chi fa ricorso a Instato è l’autounfollow, ovvero quella che impone al bot di smettere ad un certo punto di seguire alcuni follower, sulla base di un determinato principio. In pratica li si elimina ritenendoli non più funzionali per la propria strategia. Per attivarlo occorre selezionarlo sulla sinistra, dove si trova il bottone AU.
In questo caso, le funzioni da prendere in considerazione sono:
- “Don’t unfollow my followers“: nel caso in essa viene attivata il programma continuerà seguire i follower accumulati;
- “Source”, che permette di operare una scelta sulla sorgente. Si può scegliere tra chi è stato aggiunto con il bot, oppure tutti i propri follower, indipendentemente da come sono stati aggiunti alla coda.
Anche in questo caso è possibile stabilire dei parametri di base.
Ovvero la velocità e lo stato, come mettere in pausa, oltre che salvare gli utenti che si desidera comunque seguire tramite la Whitelist.
Auto Repost
Il repost è una pratica abbastanza controversa. Se su Facebook si può in pratica condividere senza eccessivi problemi, su Instagram il discorso è molto diverso. Le condizioni d’uso del social imporrebbero ad un utente che vuole condividere un certo contenuto di accordarsi con il suo vero autore. I bot bypassano l’iter in questione e offrono una funzione in grado di praticare in maniera massiccia l’auto repost.
La funzione può essere attivata anch’essa dalla barra posta sulla sinistra, facendo clic sul pulsante in verde, per poi premere sull’account in modo da essere indirizzati alla pagina di ripubblicazione automatica. Proprio essa consente di ricondividere il contenuto di altri profili, sempre sulla base di parametri come:
- hashtag, il quale indica la necessità di seguire i contenuti che abbiano come oggetto un argomento connesso ai propri interessi;
- places, che spinge il programma a condividere i post indicanti un determinato luogo, anch’esso legato alla propria attività o interesse;
- people, quindi le persone che si ritengono funzionali al proprio piano di crescita, magari perché hanno un gran numero di seguaci.
Per quanto concerne le modalità da impostare, sono le stesse di Follow e Unfollow, ovvero la velocità e lo stato.
Auto DM
Quella dei DM automatizzati da inviare ai nuovi follower è considerata un’altra sezione estremamente importante. Il motivo è facile da comprendere: riuscire a stabilire una corrente di simpatia sin dal primo approccio può rappresentare in effetti una strategia vincente.
In questo caso occorre fare ricorso alla voce “Messages” per poterlo fare. Il consiglio che possiamo dare in questo caso è di utilizzare messaggi che sia pur validi per tutti, ovvero standardizzati, riescano a trasmettere un certo calore umano. In caso contrario si rischia l’effetto opposto precludendosi la strada.
Auto Comment
Per auto comment si intende quello che il bot lascia in automatico sui post che incrocia sul suo cammino in base ai filtri configurati. Anche in questo caso la funzione può essere attivata dalla barra posta a sinistra del video, per poi fare clic sull’account al fine di essere indirizzati verso la pagina dei commenti automatici.
Una volta precisato il target tra hashtag, luoghi e persone, e precisati velocità e stato si può senz’altro passare al template che si intende usare. Anche in questo caso bisogna elaborarne uno che riesca ad essere valido per ogni caso, ma anche in grado di suscitare empatia nella controparte. Una caratteristica preziosa, ma spesso sottovalutata dagli utenti dei bot.
Auto Like
Infine la funzionalità Auto Like, per la quale vale lo stesso discorso fatto per le altre sezioni. La si può attivare dalla barra a sinistra e poi scegliere l’account da configurare per precisare il suo comportamento.
Occorre però riservare particolare attenzione alla velocità, che deve aumentare in maniera graduale, partendo da livelli non molto elevati. Un accorgimento necessario proprio per non indurre il sospetto che si tratti di un bot.
Per camuffare meglio l’attività del programma anche il riposo deve essere attentamente pianificato. In particolare, bisogna farlo corrispondere ad abitudini umane, ovvero facendolo coincidere con le ore notturne.
Quanto costa Instato?
Una volta esaminate le funzionalità messe a disposizione dal programma, si può passare alla questione relativa ai costi. I quali sono in effetti abbastanza variegati, con tre pacchetti proposti agli utenti:
- Personal, al costo mensile di 29.95 dollari, il quale consente di gestire un solo account;
- Team, che comporta un esborso mensile di 49,95 dollari, in cambio dei quali viene offerta la possibilità di gestire sino a 5 account e di utilizzare lo Spyntax Support, per gli auto commenti e DM;
- Agency, per il quale il costo si innalza sino a 99,95 dollari mensili, con la possibilità di portare i profili gestibili a 15.
Come si può notare si tratta di prezzi abbastanza difformi, con pacchetti invece abbastanza simili. Un vero e proprio controsenso, in quanto non si riesce ad una prima occhiata a valutare bene le reali differenze e, di conseguenza, la convenienza nella scelta dell’uno rispetto agli altri, se non sulla base degli account da poter gestire. Un controsenso che sarebbe il caso di sanare.
Pro e contro di Instato
Quali sono i pro e i contro di Instato? Prima di decidere se adottarlo o meno occorre valutare bene gli uni e gli altri. Non di rado, infatti, si acquista un prodotto senza fare una valutazione pur così importante, per ritrovarsi puntualmente delusi.
Per quanto riguarda i primi, sicuramente c’è da mettere in rilievo la notevole facilità di utilizzo, conseguenza di una dashboard molto semplice e intuitiva. La linearità dei processi segna un notevole divario rispetto ad altri programmi e fa segnare un primo punto di vantaggio a favore di Instato. Cui vanno ad aggiungersi la possibilità di fare l’upload di foto e stories dal proprio personal computer, la presenza di tutte le funzionalità che servono realmente e le prestazioni in termini di followers assicurati.
Sul piatto dei contro va invece posto il costo abbastanza elevato dei pacchetti non di base, che è in effetti più alto rispetto a quello della concorrenza. Senza peraltro fornire funzionalità di rilievo in grado di giustificare tali prezzi.
Conviene adottare Instato?
Ora che abbiamo visto cos’è Instato, il suo funzionamento, i pro e i contro, e il suo prezzo, occorre cercare di capire meglio un ultimo aspetto. Ovvero quello collegato alla reale convenienza di usarlo.
In tal senso, occorre partire da un presupposto: sarebbe in effetti meglio non utilizzare i bot Instagram. Il motivo sta proprio nel fatto che si tratta di uno strumento il quale va a tradire lo spirito che dovrebbe caratterizzare i social media, ovvero la condivisione e la fiducia negli altri utenti.
Instagram è in effetti una comunità e un aggregato di questo genere dovrebbe avere alla sua base il massimo rispetto tra coloro che ne fanno parte. Se si utilizza un programma di automazione, in pratica si tradisce questo spirito, ingannando l’utente che pensa di interagire con un altro essere umano.
L’importanza di un piano misto con Instato
Quando si sceglie un bot come Instato, occorre partire da una premessa ben precisa: non bisogna affidarsi completamente ad esso. Per non dare luogo ad un comportamento discutibile sul piano etico, e cercare al contempo di dare vita ad una strategia in grado comunque di far crescere la propria popolarità in un arco di tempo abbastanza ravvicinato, la soluzione ideale va ravvisata in un piano di sviluppo misto.
Con tale termine si indica un piano il quale metta insieme l’azione dell’utente reale e del bot. Non molti, però lo fanno, preferendo affidarsi completamente all’azione meccanizzata e proprio questo è il motivo che ha spinto Instagram a stringere sempre di più le maglie della sua azione di contrasto ai bot. Un’azione portata avanti dagli algoritmi cui è affidato il compito di valutare i comportamenti degli utenti e i quali si sono notevolmente affinati nel corso degli anni.
Abbiamo già ricordato il caso Instagress, che non è certo stato il solo. Molti bot, infatti, scompaiono da un giorno all’altro. Segno evidente che sono stati individuati e resi praticamente obsoleti.
Una realtà tale da costringere gli sviluppatori a cercare di ovviare a propria volta con software sempre più difficili da individuare, in quanto cercano di imitare, spesso riuscendoci alla perfezione, i comportamenti umani.
In questo quadro, possiamo quindi dire che adottare Instato può sicuramente convenire, proprio per la sua capacità di sfuggire all’attività di sorveglianza di Instagram e di consentire una facile gestione delle operazioni. La vera questione è però capire se possa convenire rispetto alle alternative presenti sul mercato, che sono tante.
Quali sono i concorrenti di Instato?
Quando si parla di bot Instagram si entra in un settore molto particolare. In cui la competizione è molto forte e vede la concorrenza mutare in continuazione, proprio in considerazione del fatto che il social aggiorna continuamente i propri metodi di contrasto alle azioni meccanizzate. Una attività la quale costringe di conseguenza gli sviluppatori ad aggiornare le applicazioni.
In un quadro così problematico, si può dire che al momento la concorrenza per Instato sia costituita da una serie di software che hanno dimostrato caratteristiche tali da conseguire un nutrito stuolo di utenti. Tra di essi, occorre scuramente ricordare:
- Viky, un bot il quale si è segnalato soprattutto in Italia, proprio grazie al suo supporto nella nostra lingua. Cui aggiunge una notevole semplicità di utilizzo e la presenza di tutte le funzioni realmente indispensabili per cercare di regalare agli utenti le prestazioni che si attendono. Proprio Viky, per effetto di una politica dei prezzi incentrata su cinque pacchetti che vanno da un minimo di 14,95 ad un massimo di 89,95 dollari mensili, si propone come la diretta alternativa a Instato;
- Ninchi, altra proposta molto popolare nel nostro Paese. Anche in questo caso a fare la differenza è il fatto di proporre il supporto in italiano. Evitando in tal modo di dover perdere tempo nel cercare di tradurre le varie indicazioni. In questo caso, però, a complicare il tutto c’è una maggiore difficoltà di utilizzo. Un limite in effetti di non poco conto. Proprio esso, infatti, può infine allontanare quella fetta di utenti che guarda con estremo fastidio ad ogni possibile complicazione;
- SocialCaptain, programma il quale fonda la sua forza sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Grazie ad essa riesce infatti a dispiegare una azione molto precisa e tale da garantire risultati effettivamente notevoli. Tra le altre caratteristiche che gli stanno consegnando un largo successo, va ricordata anche la grafica, la quale è in grado di assicurare un’ottima User Experience. Anche in questo caso il supporto in italiano rappresenta una dote di non poco conto per gli utenti del nostro Paese. Un parziale difetto è da ravvisare nel fatto che per poter avere a propria disposizione un pacchetto effettivamente performante, con la presenza dell’intelligenza artificiale, occorre sottoscrivere il pacchetto Turbo, che comporta l’esborso di 99 dollari al mese;
- Jarvee, altro bot che propone prezzi non proprio popolari. Un limite il quale viene compensato con standard prestazionali effettivamente elevati, in grado quindi di ripagare lo sforzo economico affrontato. In questo caso, però, si rende necessario scaricare il programma e tenere sempre in funzione il proprio personal computer. Con quello che può derivarne in termini di consumi e obsolescenza del dispositivo. Resta quindi da capire se questi difetti siano effettivamente ricompensati dai risultati che il bot è in grado di garantire ai suoi utenti;
- FollowPlanner, programma di automazione il quale presenta molti dei principali vantaggi prospettati dall’utilizzo di un bot. I quali sono offerti a tariffe che sono praticamente alla portata di tutti. Una politica dei prezzi la quale ha consentito al prodotto di posizionarsi al meglio in un segmento estremamente effervescente, che impone a tutti di lavorare per un costante potenziamento degli strumenti offerti alla propria clientela. Come fa appunto FollowPlanner, riuscendo a proporsi come una alternativa di livello, ma low cost. Caratteristica che ne sta favorendo una notevole diffusione;
- Instazood, per il quale sembra attagliarsi alla perfezione la vecchia definizione di “last, but not least”. Anzi, si tratta di uno dei prodotti che godono della migliore reputazione in assoluto, conquistata grazie ad una eccellente miscela tra funzionalità di livello, notevole semplicità nella concezione e prezzi popolari. Un mix il quale ha permesso al prodotto di diventare un vero e proprio standard di settore. Di cui è praticamente impossibile ignorare la concorrenza.
E’ legale l’utilizzo di bot Instagram?
Più di un utente si chiederà a questo punto se è legale l’utilizzo di un programma in grado di presentarsi per un essere umano. Il campo va sgombrato da ogni equivoco. Una operazione di questo genere non infrange alcuna legge, ma ha un limite notevole. Colpisce cioè la regola base dei social media, fondati sul rapporto tra esseri umani.
Proprio per questo Instagram (e anche altri network) ha deciso di dare vita ad una strategia di contrasto a questa pratica. Adottando algoritmi che sono in grado di rilevare l’azione di bot al posto delle persone in carne e ossa. I quali, peraltro, vengono affinati nel corso del tempo, proprio per renderli più performanti.
L’azione dell’algoritmo di Instagram ha avuto più di una vittima illustre, a partire da Instagress. Questo bot, molto popolare anni fa, è stato praticamente costretto a lasciare il campo a programmi capaci di non farsi individuare, grazie a funzionalità le quali sono in grado di simulare al meglio il comportamento umano. Velocizzandolo notevolmente e permettendo quindi di raggiungere un gran numero di utenti in tempi ristretti.
Instato: come utilizzarlo al meglio, senza incappare nei controlli del social
Instagram non tollera l’utilizzo dei bot, per i motivi che abbiamo già spiegato. Ha quindi messo in atto una strategia tesa a individuare chi lo fa e un sistema sanzionatorio che prevede una gradualità: i contravventori possono quindi essere bloccati per un certo periodo, oppure essere addirittura banditi da Instagram ove le violazioni vengano reiterate.
Lo strumento individuato per contrastare i bot è un particolare algoritmo in grado di stabilire se le interazioni, ovvero l’apposizione di like, follow e commenti sia naturale oppure portata avanti in maniera meccanizzata.
Proprio per questo chi vuole comunque utilizzare i software di automazione, a partire da Instato, deve essere a sua volta in grado di mettere in sicurezza il proprio investimento. Per farlo deve dare luogo ad una serie di accorgimenti tali da confondere le acque ed evitare le sanzioni di Instagram.
In particolare, si consiglia di portare avanti queste operazioni:
- rispettare il principio di gradualità sin dall’inizio. Se si hanno pochi followers, non si può passare in pochi giorni a migliaia di seguaci, prerogativa che è tipica di chi ha un nome già noto, ad esempio un influencer oppure un musicista. Agli altri occorre ricordare che una persona normale deve sudare per aumentare la sua platea. Nel caso in cui si utilizzi un bot lo si deve parametrare per dare vita ad una crescita sostenuta e costante, ma non certo debordante;
- bisogna monitorare in maniera continua le impostazioni, con un occhio di riguardo ai limiti imposti da Instagram, varcati i quali si entra in zona pericolo. Quando si impostano i filtri, infatti, si può dare vita ad un errore tale da spingere il social a bloccare il profilo. Meglio controllare per evitare problemi in tal senso;
- i commenti e i DM automatici sono una funzione molto preziosa nell’ambito di un piano di crescita, in quanto ad essi è affidato il compito di promuovere l’interazione tra utenti. Proprio per questo occorre predisporli in maniera che possano essere generici al punto giusto da poter essere utilizzati per molte interazioni, senza però scadere nella banalità, tanto da spingere le controparti a sospettare l’utilizzo di un bot;
- le statistiche rappresentano un altro strumento molto importante nella predisposizione di una strategia tesa ad aumentare il proprio seguito su Instagram. Un attento monitoraggio in tal senso può infatti aiutare a capire ciò che funziona tra i parametri impostati. Ma, soprattutto, ciò che invece non sta dando i risultati sperati. I primi vanno con tutta evidenza conservati, i secondi corretti. Non farlo può rallentare il dispiegarsi della tela immaginata.
Le opinioni su Instato
Dobbiamo confessare di ritrovarci abbastanza in difficoltà in questo caso. Se le recensioni che abbiamo rintracciato sul web parlano bene di Instato, le opinioni degli utenti sono invece di segno completamente opposto. Con molti di loro che addirittura additano il programma alla stregua di una vera e propria truffa. Un giudizio talmente tranciante da destare non pochi dubbi, in un senso o nell’altro.
Resta a questo punto da capire a cosa sia dovuta questa percezione, poiché non di rado abbiamo appurato come in effetti giudizi così negativi arrivino da chi non è stato in grado per personali carenze di utilizzare un prodotto acquistato.
Anche se così fosse, però, si potrebbe pensare che Instato, a differenza di quanto affermato nelle recensioni, sia tutt’altro che di facile utilizzo. Nell’uno o nell’altro caso, il bot non ne esce comunque molto bene.
Conclusioni
Instagram è un social in grande crescita. Soprattutto, è il network più amato dai giovani, in quanto meno ridondante rispetto a Facebook e più orientato sulla vita di tutti i giorni. Chi lo frequenta vuole raccontare sé stesso, tramite contenuti di qualità e non polemizzare in maniera sterile come ormai accade praticamente a tempo pieno su Facebook.
Questa caratteristica di Instagram è stata notata anche dalle aziende, che guardano con sempre maggior attenzione al social delle foto. Si calcola che l’85% dei grandi brand mondiali investano in campagne pubblicitarie, ravvisandovi il modo migliore per ricordare la loro presenza e valorizzare il proprio marchio.
Proprio per questo è importante posizionarsi su Instagram, cercando in particolare di ampliare al massimo la propria platea. Le interazioni, però, possono portare via molto tempo, che nella società odierna rappresenta un valore senza peraltro garantire la crescita desiderata, almeno in tempi brevi.
Proprio questo motivo in molti hanno scelto la via dei bot, programmi i quali sono in grado di fare in automatico un numero industriale di interazioni. Un comportamento che, però Instagram avversa, nel nome di quel principio di socialità che viene ad essere tradito quando al posto di un essere umano c’è una macchina.
Chi vuole comunque utilizzare i bot può scegliere tra un gran numero di proposte, in cui spicca Instato, software il quale viene spesso presentato come uno dei migliori in assoluto. Tra le sue doti la semplicità di utilizzo e la completezza in termini di funzionalità, una miscela che sta conquistando molti utenti alla ricerca di strumenti effettivamente performanti.