Instagram è considerato il social in maggiore ascesa nel corso degli ultimi tempi. Il suo successo è sempre più evidente, rendendo praticamente obbligatorio esserne un utente. Necessità avvertita non solo dalle persone normali, del resto.
Basta dare una semplice occhiata ai report stilati al proposito per notare come una notevole percentuale di utenti di Instagram, attestata ben oltre la metà, sia solita seguire almeno un account aziendale. Inoltre, molti di loro affermano di aver appreso di un nuovo prodotto o servizio proprio su questo social network.
Si tratta in effetti di numeri molto importanti, in quanto Instagram continua a crescere con un ritmo impressionante. Tale da farne in questo momento un social praticamente irrinunciabile per il mondo delle imprese, almeno quelle che intendono crescere.
A promuovere uno sviluppo che sembra al momento irrefrenabile, è in particolare Instagram Stories, che ha letteralmente eclissato Snapchat per il numero di utenti attivi ogni giorno.
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Marketing e Instagram, un binomio molto proficuo
Si parla quindi di numeri impressionanti e che sono seguiti con estrema attenzione dagli esperti di marketing. Per un gran numero dei quali è ormai praticamente impensabile non aggiungere Instagram nelle proprie strategie.
Il messaggio che traspare da quanto detto, sembra quindi abbastanza chiaro: è praticamente impossibile ignorare Instagram, se si ha intenzione di promuovere il proprio brand. Un messaggio che in tanti hanno colto.
Come fare per aumentare il proprio pubblico?
Instagram è quindi un servizio irrinunciabile all’interno di una strategia tesa a valorizzare il proprio marchio. Anche le aziende, quindi, partecipano a pieno titolo alla vera e propria febbre da followers che sembra il tratto caratteristico in grado di accomunare chiunque decida di aprire un profilo sul social delle fotografie.
Il problema, per chi intenda aumentare a dismisura il proprio seguito, è però rappresentato dal modo di conseguire tale obiettivo. In particolare, per poterlo fare è necessario mettere in preventivo un grande dispendio di tempo. Quello necessario per attirare un utente dopo l’altro e spingerlo ad interagire coi contenuti proposti.
Tempo che, però, spesso manca, soprattutto se si intende far presto. Proprio per questo, nel corso degli ultimi anni hanno preso piede i cosiddetti bot Instagram. Di cosa si tratta esattamente?
I bot Instagram: cosa sono
I bot sono dei software ideati con il preciso scopo di automatizzare le azioni tipiche degli utenti di Instagram. Una categoria in cui rientrano ad esempio l’apposizione di like e commenti o la ricerca di followers e la loro eliminazione.
Sono programmi i quali permettono in pratica di dispiegare una massiccia strategia tesa ad aumentare a dismisura la propria platea. Riuscendovi però in tempi molto più brevi di quelli necessari ad una persona in carne e ossa. Una peculiarità che ha spinto molti utenti, tra cui aziende e influencer, ad optare per il loro utilizzo.
Jarvee può essere la risposta
I bot, quindi, sono la risposta individuata da molti per implementare la propria visibilità su Instagram. Se i contenuti sono fondamentali, infatti, non meno importante è riuscire a propagarli Occorre però sottolineare che, se sul mercato esistono molti programmi di questo genere, tra l’uno e l’altro ci sono delle differenze da valutare con molta attenzione, al fine di trovarne uno che faccia al proprio caso.
Tra quelli che si sono affermati con notevole forza negli ultimi tempi, c’è anche Jarvee. Andiamo quindi a vederlo più da vicino e cercare di capire se faccia effettivamente al nostro caso. O se, al contrario, sia meglio passare ad altro.
Come iscriversi a Jarvee
Il primo passo per poter utilizzare Jarveee, consiste naturalmente nell’iscriversi al servizio. Anche in questo caso il processo è molto semplice e consiste nello scegliere uno dei piani a pagamento (sono tre, che vedremo più avanti) riempire un modulo con il proprio indirizzo di posta elettronica e confermarlo. A questo punto, si può iniziare, scaricando il programma sul proprio computer.
In tal senso occorre sottolineare che questo obbligo può rappresentare un neo non da poco. Occorrerebbe infatti lasciare acceso il proprio computer per tutto il periodo di funzionamento del bot, con due contropartite di non poco conto: logorio del dispositivo e conseguenze in bolletta, per il consumo di energia che ne deriverebbe.
Per bypassarli, gli esperti consigliano di acquistare un piano VPS e dei proxy privati. Una VPS (server virtuale privato) permette infatti di installare Jarvee in remoto con una connessione sempre attiva. Cosa vuol dire tutto ciò, in termini più semplici? Che sarà in pratica come avere un computer sempre accesso connesso in modo veloce e stabile al web. Un vantaggio di non poco conto, da valutare perciò con estrema attenzione.
Come funziona Jarvee
Come funziona Jarvee? In pratica utilizza le funzionalità che sono tipiche di ogni bot che si rispetti.
In questo novero vanno comprese le seguenti:
- Follow: permette di seguire i profili Instagram che si ritengono adatti ai propri particolari scopi e dare vita alle necessarie interazioni con loro;
- Follow Back: indica al programma di seguire in automatico gli utenti i quali avranno iniziato a seguirci;
- Unfollow: permette di togliere il follow alle persone che si era deciso di seguire in precedenza. In pratica è possibile decidere quando e a chi togliere il follow. Nel caso in cui un utente abbia iniziato a seguire il proprio profilo, rivelando la sua attività con un like ad ogni contenuto pubblicato, ad un certo punto si può prendere in considerazione l’idea di smettere di seguirlo, valutandolo in pratica come ormai fidelizzato;
- Like: consente di apporre il proprio “mi piace” ai post, primo passo per una eventuale interazione;
- Comment: permette di commentare i post con messaggi standard, i quali dovrebbero però essere configurati in maniera da non sembrare impersonali, in modo da evitare i sospetti di Instagram e impedire sanzioni;
- Contact: è lo strumento che permette di inviare messaggi già impostati agli utenti. Anche in questo caso va evitata la standardizzazione eccessiva, che potrebbe suonare come spam;
- Direct Messages: consente a sua volta la gestione dei messaggi privati direttamente dal software;
- Manage Comments: utile al fine di gestire direttamente dal programma i commenti sui post dei propri profili;
- Delete Posts: permette di programmare la cancellazione dei post i quali sono già stati pubblicati;
- Delete Comments: ha il compito di gestire e programmare la cancellazione dei commenti;
- Block Followers: in questo caso la funzionalità è creata con il preciso fine di andare a bloccare o rimuovere i follower inattivi, ritenendoli con tutta evidenza inutili ai propri fini;
- Repost: consente di ripostare i post di altri profili in maniera automatica;
- User And Hashtags: ha lo scopo di reperire e selezionare i migliori utenti e i migliori hashtag, ovvero quelli che si intende utilizzare con l’intento di aumentare la percentuale di follow back;
- Like Comments: consente di apporre in automatico il proprio like ai commenti presenti nei post pubblicati o in quelli dei profili target;
- Save Posts: una funzionalità la quale è a sua volta delegata al salvataggio dei post;
- Story Viewer: permette di vedere in automatico le storie dei propri following o degli utenti i quali ancora non sono seguiti;
- Full Browser Experience: funzione ideata con l’intento di simulare altre azioni, oltre a quelle tipiche di Instagram e rendere di conseguenza l’azione del bot sempre più simile a quella di un essere umano, depistando in conseguenza l’algoritmo del social;
- Mute Users: ha il compito di mettere in disparte gli utenti ritenuti non più utili per la propria strategia. Senza però procedere all’unfollow definitivo.
Perché utilizzare Jarvee?
Come si può notare, Jarvee ha un gran numero di funzionalità. Tanto da spingere l’utente a chiedersi: a cosa mi serve un bot, se queste operazioni posso farle io, senza correre alcun rischio di individuazione da parte dell’algoritmo di Instagram e rischiare provvedimenti più o meno drastici?
La risposta è abbastanza semplice: il software di automatizzazione fa in modo che queste operazioni diventino massive, ovvero raggiungano un numero molto alto di profili in un arco di tempo ristretto. Cosa che sarebbe praticamente impossibile fare ove le operazioni fossero portate avanti da un essere umano.
In pratica un bot come Jarvee consente nell’arco di una sola giornata di collezionare centinaia di persone, pubblicare un gran numero di messaggi, dare vita ad interazioni per le quali servirebbe molto più tempo se a farle fosse un utente vero. Rendendo di fatto impossibile conseguire gli stessi risultati.
Aggiungere più contenuti al proprio profilo con lo strumento Repost
Ora che abbiamo visto tutte le funzionalità che Jarvee mette a disposizione dei propri utenti e perché sia utile servirsene, andiamo a vedere come alcune di esse siano estremamente preziose, ma troppo spesso sottovalutate.
La prima di esse è il Repost, che permette di cerca contenuti postati da Instagrammer caratterizzati da un numero di follower comparabile al nostro, per poi ripubblicarli sul profilo. Perché questa funzione si rivela molto utile? Per due buoni motivi:
- consente in primo luogo di usufruire di buoni contenuti in grado di coinvolgere il proprio pubblico;
- è un atto considerato molto positivamente nella comunità di Instagram. Il suo dispiegamento spinge in effetti una buona parte delle persone di cui si rilanciano i post a restituire il favore, provvedendo a ripubblicare alcuni dei propri contenuti nei loro feed. In tal modo diventa possibile raggiungere un nuovo pubblico e far lievitare l’account in maniera più veloce.
Per farlo, si deve naturalmente provvedere a configurare le impostazioni del Repost. Il processo prevede i seguenti passi:
- nella sezione Tools bisogna scegliere l’account Instagram che si intende far crescere tramite l’utilizzazione di questo metodo;
- fare clic sulla scheda Repost;
- optare per Settings al fine di ripubblicare i contenuti su Instagram e il numero di minuti di attesa tra una pubblicazione e l’altra, oltre al numero di repository che si desidera avere per operazione. Solitamente si consiglia di iniziare con un ritmo lento, tra le 2 e l 5 operazioni giornaliere, per poi accelerare senza scossoni l’attività.
A questo punto restano da selezionare le ore per il proprio repost e il tipo di post (immagini o video), oltre a scegliere di eliminare il repost dopo un determinato numero di ore. Proprio questo genere di operazioni, che si svolgono in un arco temporale limitato sono considerate ottimali dagli esperti. Il motivo che li spinge a farlo è la loro proprietà di assicurare risultati eccellenti.
Sempre a detta degli esperti , se si intende ottimizzare questo metodo, è consigliabile informare le persone di cui si sta ripubblicando un post. Specificando inoltre l’intervallo con cui lo si sta facendo, di modo che possano restituire il favore.
Occorre anche sottolineare che il post da condividere deve essere abbastanza recente. E, ancora, sarebbe preferibile condividere solo quelli i quali abbiano già avuto interazioni come like o commenti. E’anche possibile optare per un elenco di parole chiave tese ad escludere i post che le contengono.
Come scegliere le fonti per il Repost
Una volta che siano state decise le impostazioni, è arrivato il momento di scegliere le fonti. Operazione per la quale occorre andare alla sottoscheda Sources in modo da scegliere un metodo per la ricerca dei post da condividere.
I metodi che possono essere utilizzati in questa fase sono i seguenti:
- aggiungere un elenco di parole chiave e ripubblicare in base alle stesse;
- aggiungere un elenco di account (i nomi utente validi vanno aggiunti uno per riga) e ripubblicare dal loro contenuto;
- ripubblicare dai propri follower o da quelli di determinati account Instagram;
- scegliere di ripubblicare i post più o meno popolari;
- scegliere come target post specifici, aggiungendo il loro URL uno per volta.
L’importanza del principio di reciprocità
I social media, come è ormai noto, si fondano sul principio della reciprocità. Il quale si potrebbe declinare nel senso che ogni favore fatto, come può essere considerato un like, dovrebbe essere restituito.
Un principio che non è seguito forse da tutti, ma comunque da una buona parte degli utenti di un determinato social network. Instagram, naturalmente, non fa eccezione: se si seguono altre persone, è molto probabile che una buona parte delle stesse farà la stessa cosa nei nostri confronti.
Come ottenere più follower su Instagram usando il Follow
In conseguenza di questo assunto, una buona strategia per far crescere rapidamente la propria popolarità consiste nel cercare persone le quali abbiano le stesse preferenze e accordare loro il proprio Follow. Un certo numero di quelle scelte ricambieranno il favore, mentre altre non lo faranno. Queste ultime dopo qualche giorno possono tranquillamente essere scartate, non essendo funzionali alla propria strategia.
Farlo manualmente, può portare via un quantitativo di tempo molto elevato. La giusta scorciatoia può essere rappresentata dalle funzioni messe a disposizione da Jarvee, ovvero Follow e Unfollow. E’ proprio il gruppo di lavoro del bot a segnalare che, in base alle statistiche disponibili, su Instagram esistono più possibilità che una persona decida di seguirne un’altra nel caso in cui, dopo aver siglato il proprio Follow nei suoi confronti, si appone il like alle sue ultime 5 foto pubblicate, o se si procede al loro commento.
Per operare in tal senso, si deve procedere nel seguente modo:
- recarsi nella sezione Tools e fare clic sulla scheda Follow;
- cliccare sulla sottoscheda Settings in modo da poter affinare la ricerca;
- iniziare definendo l’impostazione del tempo di attesa tra ciascuna operazione di follow e il numero di persone da seguire durante ogni operazione. Nel caso in cui si sia ai passi iniziali, si consiglia di iniziare in maniera abbastanza lenta, ad esempio seguendo tra le 8 e le 20 persone per volta, un valore che poi potrà essere elevato in maniera graduale. In tal modo non si darà all’algoritmo di Instagram l’appiglio per poter individuare il bot;
- a questo punto ci si può assicurare di seguire le persone con una foto del profilo, o quelle che vantano un numero minimo di post e una biografia. Un modus operandi giustificato dal fatto che in caso non si utilizzino questi accorgimenti ci si potrebbe ritrovare a seguire account inattivi o addirittura spam. Si tratta non solo di una perdita di tempo, ma anche di una lesione al proprio profilo;
- al fine di evitare passi falsi in tal senso, si può anche impostare un elenco di parole chiave grazie alle quali si potranno ignorare le persone che le riportino all’interno della loro biografia o nel nome utente;
- ora è possibile impostare lo strumento in modo da aiutarlo a cercare le persone le quali hanno pubblicato negli ultimi 30 giorni (in tal modo si taglieranno fuori gli utenti inattivi) ed evitare gli utenti privati;
- impostare il Follow in modo che possa riscontrare il gradimento degli ultimi post e lasciare un commento sull’ultimo di quelli scelti. Per aumentare in maniera esponenziale la possibilità che l’utente con cui si cerca di stabilire una relazione faccia la stessa cosa, si consiglia non solo di utilizzare la sintassi di spin, ma anche di evitare la standardizzazione dei commenti. L’utilizzo della creatività serve in effetti proprio ad evitare che essi possano essere interpretati come spam.
Una volta fissate le impostazioni, occorre scegliere le fonti. Per farlo è necessario accedere alla scheda Follow Sources, ove si potrà selezionare un metodo teso alla ricerca delle persone da seguire. In pratica è possibile impostare la ricerca per parole chiave oppure follower o di account che abbiano interessi analoghi ai nostri. E’ anche possibile aggiungere gli account che si desidera seguire uno dopo l’altro. O, ancora seguire le persone che interagiscono con i post di determinati account o in base al luogo in cui risiedono.
Va anche precisato che se è possibile sfruttare tutti questi metodi di ricerca in contemporanea, sarebbe meglio iniziare con quelli ritenuti più utili per poi provare con gli altri. In tal modo è anche possibile capire meglio il funzionamento del bot, senza mettere troppa carne sul fuoco. A questo punto è tutto pronto per mettere in azione lo strumento Follow e attendere i primi risultati.
Quanto costa Jarvee?
Ora che abbiamo spiegato come funziona Jarvee, occorre naturalmente cercare di capirne anche la convenienza in termini di costi. A tal proposito, possiamo dire che i pacchetti a pagamento proposti sono tre:
- Starter, il quale prevede un costo di 29,95 dollari al mese, in cambio dei quali si ottiene la possibilità di gestire fino a 10 profili Instagram;
- Professional, il cui costo sale a 69,95 dollari mensili, il quale offre a sua volta la possibilità di gestire sino a 70 profili;
- Premium, che viene a sua volta proposto a 99,95 euro al mese, permettendo la gestione sino a 150 profili.
Si tratta di una politica abbastanza saggia, in quanto rende Jarvee adatto pressoché a tutte le tasche. Inoltre va sottolineata la possibilità di usufruire di 5 giorni di prova gratuita, per effetto della quale sarà possibile rendersi conto della sua effettiva validità. Un vantaggio non proprio da sottovalutare.
Conviene utilizzare Jarvee?
Naturalmente, una volta verificati i costi, il successivo step è rappresentato da una domanda molto semplice: conviene utilizzare Jarvee? Domanda secca cui, però, si deve dare una risposta articolata.
Per farlo, occorre partire da una premessa: occorre evitare i profili fake. Non solo non servono a nulla, in quanto facilmente riconoscibili, ma sono anche deleteri. Lo sono in quanto vanno a danneggiare il profilo di chi li utilizza.
Per capire meglio il concetto, occorre ricordare che Instagram penalizza chi ha profili fake nei propri contatti e premia l’interazione reale, con i profili veri. Addirittura, il social può decidere che un profilo è del tutto inutile alla crescita del social proprio perché utilizza metodi così apertamente scorretti. Quando opta per questa ipotesi estrema è praticamente una sorta di damnatio memoriae, in quanto non renderà più visibili ad alcuno i contenuti pubblicati dall’utente incriminato.
Acquistare quindi pacchetti di profili è da evitare assolutamente. Mentre chi vuole incrementare la popolarità del proprio profilo in tempi rapidi può farlo proprio utilizzando Jarvee e le strategie in grado di aiutarlo a funzionare al meglio. Secondo chi lo ha utilizzato, un uso accorto del programma è in grado di far collezionare anche 10mila followers al mese. Considerato il costo del pacchetto di base, può essere considerata una buona contropartita anche per una azienda la quale inizia a farsi conoscere sul web.
E’ etico usare un bot? Ma soprattutto: è legale?
Giunti a questo punto, occorre anche sottolineare come da un punto di vista etico utilizzare un software per automatizzare le interazioni su Instagram non sia propriamente una bella cosa. Il motivo è facilmente comprensibile: in tal modo si infrange il rapporto fiduciario tra utenti che è la base dei social network.
Proprio per questo motivo molti esperti consigliano di dare vita ad una strategia mista. In pratica la si realizza affidando gran parte delle operazioni al bot e riservandone alcune per sé stessi. Siamo pur sempre in un campo minato, trattandosi comunque di un tradimento. Quello verso la buona fede delle controparti.
Va comunque anche detto che l’utilizzo di Jarvee o di altro bot è assolutamente legale, non andando ad infrangere alcuna legge. Allo stesso tempo è oggetto di una azione di contrasto da parte di Instagram che è sempre più forte. A portarla avanti è uno speciale algoritmo, il quale è concepito proprio per individuare le attività sospette. Una volta che un profilo sia considerato ostile alla politica del social, si provvede alle conseguenti sanzioni. Le quali possono andare dalla sospensione temporanea a quella definitiva. In entrambi i casi per una azienda si tratta di un danno di immagine che può rivelarsi assolutamente devastante. Quindi da evitare ad ogni costo. Ecco perché prima di passare all’utilizzo di un bot sarebbe il caso di pensarci a fondo.
Quali sono i concorrenti di Jarvee?
Abbiamo quindi visto più da vicino Jarvee e quello che permette di fare. Siamo perciò a buon punto per cercare di capire se il bot sia quello ideale per le nostre esigenze o se, invece, sia il caso di puntare su altri programmi.
Va infatti ricordato che il settore è in grande movimento da tempo. Una necessità dettata proprio dalla continua opera di contrasto portata avanti nel corso degli ultimi anni da Instagram. Sotto i colpi del suo ormai famigerato algoritmo sono caduti molti bot che pure avevano avuto notevole fortuna sino a quel momento. Non solo Instagress, che pure è il nome più famoso in tal senso.
Proprio la lotta del social media contro i bot ha avuto come conseguenza da un lato l’uscita di scena di molti programmi che non sono riusciti ad adeguarsi, dall’altro il salto di qualità operato da altri che si sono dimostrati in grado di reggere alla sfida.
Alla luce di quanto abbiamo appena ricordato, quali sono i programmi di automatizzazione per Instagram con cui deve confrontarsi Jarvee? In questo momento, i migliori bot in circolazione possono essere considerati i seguenti:
- Ninchi, una proposta che è riuscita ad affermarsi in maniera notevole proprio nel nostro Paese. A consentirglielo è stata una caratteristica molto importante, il fatto cioè di garantire il supporto in italiano. Un fattore fondamentale per utenti i quali molto spesso riscontrano difficoltà nell’utilizzare i bot o non riescono ad ottenere risultati adeguati proprio perché non riescono a sfruttarne tutte le funzionalità. Le quali, nel caso di Ninchi non sono poche, andandosi a mixare con altre preziose caratteristiche. La prima delle quali rappresentata dal fatto che non è necessario scaricare il programma sul proprio dispositivo e quindi tenerlo acceso per l’intera durata dello stesso. In tal modo non si sovraccarica il personal computer, evitando di affrettarne il logorio. Inoltre non si scontano conseguenze a livello di bolletta per l’energia necessaria a tal fine. Va poi ricordato come Ninchi non esiga la password di Instagram per funzionare. Va però sottolineato come sull’altro piatto della bilancia occorra mettere una certa difficoltà di utilizzo. Un difetto il quale può infine spingere al forfait quegli utenti non particolarmente provvisti di competenze informatiche;
- Instato, il quale invece si caratterizza per la notevole facilità di utilizzo. Una dote tale da farne il vero e proprio beniamino di chi non ama le eccessive complicazioni. Altra caratteristica che ha permesso a Instato di affermarsi in maniera notevole nel corso degli ultimi tempi è una politica dei prezzi estremamente accorta. Basata in particolare sull’esistenza di esigenze diverse, anche a livello puramente economico. Di cui il bot tiene conto, proponendo pacchetti in grado di andare incontro ad un gran numero di esigenze, in termini di operatività. Anche nel caso dei pacchetti meno economici, comunque, Instato è in grado di garantire prestazioni tali da ripagare lo sforzo sostenuto;
- Instazood, il quale ha saputo ritagliarsi una posizione di preminenza, tanto da essere considerato da molti esperti il vero e proprio standard di settore, con il quale tutti gli altri devono fare i conti. Uno standard molto elevato reso possibile dall’incontro di funzionalità di ottimo livello, semplicità nella concezione e prezzi abbastanza popolari. Grazie ai livelli di operatività assicurati è possibile calamitare un gran numero di followers senza alcuna necessità di svenarsi. Il mix messo in pratica ha così garantito a Instazood una reputazione che è praticamente impossibile scalfire. Anche se in molti continuano a provarci;
- SocialCaptain, altro bot il quale è riuscito a radunare intorno a sé migliaia di utenti. A permettere la grande crescita registrata nel corso del tempo è stato in particolare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. In pratica grazie ad essa il programma non ha bisogno di input esterni per aggiornare il suo funzionamento, ma si adatta alla situazione che trova sul campo, giorno dopo giorno. I risultati che è possibile ottenere in tal modo sono di conseguenza molto elevati. Tali da giustificare quello che può essere considerato il punto debole di SocialCaptain, ovvero i prezzi abbastanza elevati. La sottoscrizione del pacchetto Turbo, grazie al quale è possibile disporre dell’intelligenza artificiale, comporta infatti un esborso di 99 dollari al mese. Facendone di conseguenza uno strumento adatto alle aziende le quali intendano crescere su Instagram, in modo da sfruttarne le potenzialità commerciali;
- Gramista, altro bot che fa della semplicità il suo maggiore punto di forza. Tanto da rivelarsi perfetto per chi non ha grandi competenze tecniche. Una peculiarità cui aggiunge una straordinaria versatilità, per effetto della quale, in pratica, tutti possono trovare una risposta alle proprie esigenze. Sia chi necessita di interventi limitati, sia coloro che invece vogliono uno strumento potente per implementare i propri followers. A rendere possibile tutto ciò sono i pacchetti predisposti all’uopo. I quali partono da pochi euro per l’uso giornaliero e vanno in progressione con quelli mensili, adatti ad esempio alle aziende. Altro vantaggio è poi assicurato dalla possibilità di lavorare in remoto, senza dover procedere ad alcun download. Tra i limiti vanno invece segnalati la mancanza di funzioni realmente in grado di scavare la differenza con la concorrenza e l’impossibilità di stabilire un contatto tramite chat. In tal modo le comunicazioni tese a risolvere eventuali problemi rischiano di diventare eccessivamente farraginose;
- FollowPlanner, altro bot che è riuscito a farsi largo in una concorrenza così folta grazie ad una politica dei prezzi fatta apposta per attirare un gran numero di utenti. I pacchetti proposti vanno da un minimo di 9 ad un massimo di 32 euro. In tal modo permettono anche a chi non intende sottoporsi ad un salasso di utilizzare il programma di automazione. Il quale, da un punto di vista tecnico, si presenta con una interfaccia razionale e priva di fronzoli. Aiutando in tal modo anche l’utente non esperto ad orientarsi tra gli strumenti proposti. Tra i quali possono essere ravvisati quelli fondamentali per conseguire gli obiettivi prefissati. Mentre se c’è un punto debole di FollowPlanner è proprio la mancanza di funzionalità in grado di fargli fare un vero e proprio salto di qualità. Anche in tal modo, comunque, il bot riesce a conseguire il suo reale intento, quello di aumentare la platea su Instagram dei propri fruitori. Calamitando in tal modo un notevole pubblico e recensioni che ne mettono in rilievo i livelli di operatività;
- Instasprint, software di automazione su cloud che ha una caratteristica fondamentale: individua profili reali e interagisce esclusivamente con essi. Si tratta di una peculiarità in grado di fare la differenza, alla luce del fatto che Instagram penalizza i profili che acquistano pacchetti di utenti fake. Altri vantaggi prospettati dal suo utilizzo sono poi quelli legati a buone prestazioni, alla capacità di sfuggire al radar degli algoritmi predisposti dai social per contrastare i bot e i prezzi tutto sommato contenuti. Per effetto di questo mix Instasprint ha dato luogo ad una notevole crescita, radunando un notevole numero di utenti intenzionati a crescere su Instagram. I quali promettono di aumentare ulteriormente;
- Viky, nome che non può assolutamente mancare in questa lista. Il bot, infatti, gode di crescente popolarità nel nostro Paese. La sua reputazione fa leva in particolare sul fatto di proporre un prezioso supporto in italiano. Non è quindi necessario scervellarsi nel tradurre le indicazioni con il rischio di equivocare e limitare il suo livello di operatività. Va poi sottolineata la presenza di un’interfaccia semplice nella concezione. La quale permette ai suoi utenti di capire in breve il funzionamento del programma e utilizzarlo quindi al meglio. Le funzionalità in grado di aiutare il piano di crescita ci sono praticamente tutte, anche nei pacchetti meno costosi e proprio la politica dei prezzi praticata da Viky sembra molto accorta. Si va infatti da un minimo di 14,95 ad un massimo di 89,95 dollari al mese. Una differenziazione tale da favorire sia chi ha necessità limitate che le aziende intenzionate ad affermare il proprio marchio online.
Jarvee: pro e contro
Quali sono i pro e contro di Jarvee? Nella prima categoria occorre sicuramente ricordare il fatto di proporre tariffe diversificate, le quali permettono anche a chi desidera contenere i costi di accedere al suo utilizzo.
Altro pro da citare è la presenza di tutte le funzionalità necessarie per avere riscontri positivi. Non manca in effetti nulla per dare vita ad un piano di crescita in grado di ripagare lo sforzo economico sostenuto.
Se questi sono i principali vantaggi che lo caratterizzano, Jarvee deve però essere valutato anche per alcuni difetti di non poco conto.
Il primo di essi deriva dalla necessità di scaricarlo e mantenere acceso il proprio computer durante l’utilizzo del programma. Modalità la quale aumenta il grado di logorio del proprio personal computer e si riflette sui costi dell’energia elettrica.
Oltre a proporre una ulteriore problematica: Jarvee gira solo su Windows. In alternativa si può puntare su un server privato virtuale, aumentando però i costi.
Va poi sottolineata la presenza di un’interfaccia abbastanza disordinata, tale da poter provocare in breve tempo un notevole livello di frustrazione nell’utente.
Un vero peccato, considerato come in effetti da un punto di vista prestazionale il bot sia in grado di segnare la differenza con la concorrenza.
Le opinioni su Jarvee
Dopo aver visto come funziona e altri aspetti fondamentali, l’ultimo aspetto da prendere in considerazione è quello della reputazione. Come è visto Jarvee sul web?
Da un rapido giro di orizzonte, possiamo affermare che il bot gode di grande considerazione. Molti lo indicano come il migliore in assoluto, proprio per le performance che riesce ad assicurare ai suoi utenti.
Non manca naturalmente chi ne mette in rilievo la necessità di doverlo scaricare o la frustrazione che può derivare dalle complicazioni proposte dall’interfaccia. L’atteggiamento prevalente, però, è quello tendente a considerare molto maggiori i vantaggi assicurati dall’utilizzo di Jarvee, rispetto ai difetti.
Conclusioni
Per le aziende Instagram è uno strumento sempre più prezioso. Chi intende aumentare la propria visibilità sul web difficilmente può rinunciare ad platea che ammonta ormai ad oltre un miliardo di utenti.
Molto spesso, però, chi decide di sbarcare sul social delle fotografie ha anche la necessità di vedere arrivare i risultati sperati in un arco di tempo limitato. Per ovvi motivi il tempo è considerato alla stregua di una risorsa preziosa, da non dissipare. E’ quindi necessario collezionare tanti followers e rapidamente.
Per farlo, ormai da tempo si usano i bot. Si tratta di programmi che sono in grado di dare vita ad un gran numero di interazioni, le quali risultarebbero impossibili per un essere umano. Un comportamento che, però, è ritenuto da Instagram non etico, andandone a violare le condizioni d’utilizzo. Chi viene colto in flagrante rischia sanzioni parziali o definitive. Tali quindi da compromettere la reputazione del reo.
Proprio per questo è necessario scegliere bene il bot da utilizzare come partner nella propria strategia. Una risposta adeguata può essere rappresentata da Jarvee, software sempre più utilizzato da chi cerca prodotti di livello.
Il motivo della sua crescente fortuna è da ravvisare proprio nella capacità di sfuggire al radar dell’algoritmo di Instagram. Un pregio che sta diventando sempre più decisivo, con un gran numero di concorrenti i quali sono praticamente stati espulsi dal mercato per l’incapacità di adeguarsi in tal senso. Ecco perché Jarvee è da tenere in considerazione da parte di chi vuole affermare la sua popolarità sul social.